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Italy
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The basics

Quick Facts

Places
Gender
Male
Birth
Death
Age
80 years
The details (from wikipedia)

Biography

Trussardo da Calepio
Trussardo Calepio
Nascita1375-1385
MorteCastelli Calepio, 1455
Dati militari
Paese servitoRepubblica di Venezia
voci di militari presenti su Wikipedia

Trussardo da Calepio (1375-1385 – 1453-1455) è stato un militare italiano.

Biografia

Trussardo da Calepio nacque tra il 1375 e il 1385 da Nicolino (1355-1452) dei conti Calepio. Sposò Caterina de Bucellenis (1370–1457) dalla quale ebbe un solo figlio legittimo: Nicolino (1395–1484) che ereditò tutti i suoi beni, e due figli naturali: Marco (1395-1453) e Giacomo che divenne frate agostiniano prendendo il nome di Ambrogio. Questi pubblicò il primo dizionario di latino che prenderà il suo nome: Calepino. Oltre al castrum di Calepio, abitava la casa in via Porta dipinta vicino la Chiesa di San Michele al Pozzo Bianco.

Nel XV secolo il territorio bergamasco fu molto conteso. Le famiglie guelfe dei Rivola, Colleoni e Calepio favorevoli alla repubblica veneziana, si trovarono contrapposte a quelle dei Suardi ghibellini, che erano alleate con i Visconti di Milano. Nel 1419 le truppe viscontee ritornarono ad occupare il territorio con l’appoggio dei Suardi. Nel 1423 le famiglia guelfe chiesero alla repubblica veneziana che i territori della bergamasca fossero accolti e concessero il passaggio del ponte sull’Oglio aprendo all’esercito veneziano la strada verso Bergamo. Filippo Maria Visconti, considerato questo un tradimento, fece catturare i fautori del fatto. Tra questi Stefano Calepio che fu condotto e ucciso sulla rocca. Trussardo si salvò e il 28 febbraio 1426, gli fu concesso dalla città di Brescia a cui chiese aiuto, un sussidio di 10 fiorini al mese. I Visconti fecero prigionieri Onofrio e Bartolomeo che portati a Milano subito una terribile esecuzione.

Stemma dei Calepio

Nel 1433 fu firmata la Pace di Ferrara e la Repubblica di Venezia per la fedeltà, concessero a Trussardo il privilegio sul castrum.Ma le truppe milanesi tornarono a insidiare i territori della Val Calepio. Inutilmente il conte difese il castello per molti giorni, che fu riconquistato dal Piccinino il 25 settembre 1437 condottiero a servizio di Milano. La difesa del territorio fu però premiata dal doge Francesco Foscari il 15 ottobre 1437 con l'infeudazione della valle. Il Piccinino riprenderà il territorio nel febbraio del 1428.

Il conte fece lavori di ampliamento al castello la cui costruzione risalirebbe all'anno Mille con la costruzione anche della chiesa di San Maurizio. Il Trussardo dichiarò però di avere un introito dai guadagni della valle di soli 200 ducati, cosa che gli causò molte cause con Venezia,sempre vinte dal Calepio e dagli eredi che dichiaravano di aver poco guadagno dal territorio in quanto sempre attraversato da guerre e quindi di difficile contivazione.

Il diritto sul castello e sul territorio concessi dal doge al Trussardo, non furono cosa gradita dal cugino Marco figlio di quell'Onofrio ucciso dai Visconti a Milano. Per zittire il nipote e i suoi fratelli, il conte si obbligò pagare a loro, ogni due anni, la cifra di 2.000 fiorini d'oro. Questo è confermato da una lettera dal doge Foscari del 16 dicembre 1437. Nel 1448 dovette invece cedere alcune proprietà sul territorio ai nipoti Cristoforo e Federichino mantennedo tutti i diritti però sul castello e sulla località cittadina.

Non si conosce la data della sua morte ma lo era sicurante nel 1455 come risulta da un atto firmato dal figlio Nicolino filius qd. Trussardi. Il suo nome si ripeté nella dinastia della famiglia bergamasca con il nipote Trussardo da Calepio II che ebbe un ruolo nell'amministrazione cittadina e fu tra i nembri della Congregazione della Misericordia Maggiore.

Bibliografia

  • Giuseppe Ronchetti, Genealogie di varie famiglie bergamasche, 1291.
  • Vittorio Spreti,, Enciclopedia storico-nobiliare italiana,, II, Milano, 1928-32,p. 245.

Voci correlate

  • Calepio (famiglia)
  • Castello di Calepio
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