Guglielmo Raimondo Moncada Carroz
Quick Facts
Biography
Guglielmo Raimondo Moncada Carroz | |
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Marchese di Malta e Gozo | |
In carica | 1410-1448 |
Investitura | 31 maggio 1410 |
Predecessore | Guglielmo Raimondo III Moncada |
Morte | Palermo, 1448 |
Dinastia | Moncada |
Padre | Guglielmo Raimondo III Moncada |
Madre | Stefania Carroz Lauria |
Religione | Cattolicesimo |
Guglielmo Raimondo Moncada Carroz | |
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Morte | Palermo, 1448 |
Cause della morte | naturali |
Religione | Cattolicesimo |
Dati militari | |
Reparto | cavalleria |
Anni di servizio | 1400 ca. - 1423 |
Grado | cavaliere |
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Guglielmo Raimondo Moncada Carroz (... – Palermo, 1448) è stato un nobile, politico e militare italiano del XV secolo.
Biografia
Nacque da Guglielmo Raimondo, marchese di Malta e Gozo e dalla di lui seconda moglie Stefania Carroz Lauria. Prima di morire, nel 1395, il padre per testamento lo designò Marchese di Malta e Gozo, ma per effetto della sentenza di fellonia per il quale fu condannato l'anno seguente, che determinò la confisca dei suoi beni e feudi, del titolo non poté di fatto averne possesso.
Alla morte del padre, si spostò in Catalogna assieme alla madre. Il re Martino I di Sicilia restituì buona parte dei beni confiscati al defunto marchese Guglielmo Raimondo agli eredi, e con privilegio del 31 maggio 1410, ricevette investitura ufficiale del titolo di Marchese di Malta e Gozo. Intraprese la carriera militare, e fu al servizio di re Alfonso V d'Aragona, che seguì a Napoli, dove nel 1421 fu accolto dalla Regina Giovanna che lo aveva adottato. Ma a seguito del tradimento della Sovrana ai danni del Re Alfonso, il Moncada combatté contro gli Angioini, e nel 1423 nella battaglia di Castel Capuano, fece da scudo col proprio corpo al monarca aragonese, e riportò numerose ferite. Per questo gesto, in segno di gratitudine il Re lo creò Gran siniscalco del Regno di Sicilia, e nel 1424 gli assegnò annuali rendite sopra le Regie entrate di Calascibetta e di Castrogiovanni.
Nel 1439, il Sovrano lo creò viceré di Napoli, in un periodo in cui continue erano le guerre tra Angioini e Aragonesi, carica che ricoprì fino al 1442. Dal 1444 fu ambasciatore in Francia, dove fu inviato per trattare il matrimonio del Duca di Calabria, e dal 1447 ambasciatore presso lo Stato Pontificio, dove nuovo capo della Chiesa era stato eletto papa Niccolò V.
Sposato con una nobildonna di nome Isabella, di cui è ignoto il casato di appartenenza, da questa unione non ebbe eredi, e morì a Palermo nel 1448.
Bibliografia
- G. A. della Lengueglia, Ritratti della prosapia et heroi Moncadi nella Sicilia, vol. 2, Valenza, Sacco, 1657.
- F. M. Emanuele Gaetani, marchese di Villabianca, Della Sicilia nobile, vol. 1, Palermo, Stamperia de' Santi Apostoli, 1754.
- V. Spreti, Enciclopedia storico-nobiliare italiana, vol. 5, Bologna, Forni, 1981.