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Italy
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Giuseppe Avenanti
Italian soldier

Giuseppe Avenanti

The basics

Quick Facts

Intro
Italian soldier
Places
Work field
Gender
Male
Place of birth
Arcevia, Province of Ancona, Marche, Italy
Place of death
Kopanky, Kalush Raion, Ivano-Frankivsk Oblast, Ukraine
Age
44 years
Awards
Gold Medal of Military Valour
 
The details (from wikipedia)

Biography

Giuseppe Avenanti (Arcevia, 9 agosto 1898 – Kopanki, 20 gennaio 1943) è stato un militare e prefetto italiano, decorato con la medaglia d'oro al valor militare alla memoria nel corso della seconda guerra mondiale.

Biografia

Nacque ad Arcevia nel 1898, figlio di Victor Hugo e Palmira Possanzini. Conseguito il diploma di ragioniere, nel marzo 1917 viene arruolato nel Regio Esercito per combattere nel corso della prima guerra mondiale come sottotenente di complemento nel 93º Reggimento fanteria "Messina" prima, e nel 158º Reggimento fanteria "Liguria" poi. Lasciato il fronte nel marzo 1918 per grave malattia, dopo lunghi periodi trascorsi in luoghi di cura e in licenza di convalescenza, nel giugno del 1929 fu collocato in congedo assoluto con il grado di tenente. Promosso capitano nel 1932 e maggiore per meriti eccezionali nel 1936, ricoprì anche importanti incarichi politici.

Iscritto al Partito Nazionale Fascista dall’ottobre 1920, fu squadrista, ebbe il brevetto per la Marcia su Roma e la Sciarpa Littorio.Comandante di Squadra d'azione, fu console generale della Milizia Volontaria Sicurezza Nazionale fuori quadro dal maggio del 1937. Segretario del Fascio di Arcevia, Vice Segretario Federale e Segretario Federale di Ancona (febbraio 1925-luglio 1926). Componente del Triumvirato reggente la Federazione di Ancona (settembre - dicembre 1926). Segretario Federale di Ancona (dicembre 1926-gennaio 1928), Zara (marzo 1928-luglio 1930) e di Gorizia (luglio 1930-gennaio 1934).Nominato prefetto di 2ª classe il 20 gennaio 1934 e prefetto di 1ª classe il 21 agosto 1939, fu prefetto di Potenza (gennaio 1934-giugno 1937), Foggia (luglio 1937-agosto 1939), La Spezia (agosto 1939 - ottobre 1941).

Nell'ottobre del 1941 venne richiamato in servizio attivo a domanda. Destinato al 1º Reggimento alpini mobilitato, e promosso tenente colonnello, prestò prima servizio presso il comando del reggimento e poi, dal giugno 1942, gli venne affidato il comando del battaglione alpini "Ceva". Un mese dopo partiva per il fronte russo. Cadde in combattimento a Kopanki il 20 gennaio 1943, nel tentativo di contrastare l'avanzata dei carri armati nemici, e fu successivamente insignito della medaglia d'oro al valor militare alla memoria.

Onorificenze

Medaglia d'oro al valor militare
«Volontario di guerra, comandante di battaglione alpino, dava prova costante di indomito coraggio, di purissima fede, di elette virtù militari. Sempre primo in ogni più rischiosa impresa si spingeva, in una arditissima azione dì pattuglia, entro le linee avversarie per rendersi conto della reale situazione in vista di prossime azioni. Durante un combattimento decisivo per le sorti della divisione contro preponderanti forze appoggiate da mezzi corazzati, trascinava il suo magnifico reparto in ripetuti e violentissimi assalti che si protraevano per oltre sei ore. Ferito una prima volta, dopo sommaria medicazione, raggiungeva il suo posto di comando, là dove più ferveva la lotta. Aggravatasi la minaccia nemica per l’intervento di altri carri armati si slanciava, alla testa di volontari, con eroismo degno delle più nobili tradizioni, fra la massiccia formazione scompaginandone il movimento. Nell’impari lotta cadeva mortalmente ferito. Rifiutando ogni soccorso incitava i suoi alpini a perdurare nello sforzo, chiudendo così nella visione del rinnovato attacco la sua vita tutta consacrata in ogni pensiero ed azione al dovere ed alla Patria. Kopanki (Fronte russo), 20 gennaio 1943
— Decreto del Presidente della Repubblica 20 dicembre 1948.
Grande ufficiale dell'Ordine della Corona d'Italia
Commendatore dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro
avanzamento per merito di guerra
«Combattente della Grande Guerra. Squadrista della primissima ora, ferito epr la causa fascista, in molteplici incarichi ininterrottamente disimpegnati, in condizioni particolarmente difficili, ha dimostrato avvedutezza di organizzatore e spirito battagliero. Prefetto del Regno
— Regio Decreto 20 febbraio 1932.

Bibliografia

  • Andrea Bianchi e Mariolina Cattaneo, I quaderni dell'Associazione Nazionale Alpini. Il Labaro, Associazione Nazionale Alpini, 2011, ISBN 978-88-902153-1-5.
  • Giulio Bedeschi, Centomila gavette di ghiaccio, Milano, Ugo Mursia, 1994, ISBN 88-425-1746-1.
  • Alberto Cifelli, I prefetti del Regno del Ventennio fascista (PDF), Roma, SSAI, 1999,p. 430.
  • Gruppo Medaglie d'Oro al Valore Militare, Le medaglie d'oro al valor militare volume secondo (1942-1959), Roma, Tipografia regionale, 1965,p. 430.
  • Giovanni Messe, La guerra al fronte russo, Milano, Ugo Mursia Editore, 2005, ISBN 88-425-3348-3.
  • Mario Rigoni Stern, Il sergente nella neve, Torino, Einaudi Ragazzi, 2001, ISBN 88-7926-359-5.
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