Giulio Fabrizio Tomasi
Quick Facts
Biography
Giulio Fabrizio Tomasi (Palermo, 12 aprile 1813 – Firenze, 1885) è stato un nobile italiano.
Biografia
Giulio Fabrizio Tomasi, appartanente alla famiglia Tomasi di Lampedusa, bisnonno di Giuseppe Tomasi di Lampedusa e figura storica ai cui lo scrittore si ispiro' per il personaggio di Principe Fabrizio Salina, protagonista del romanzo Il Gattopardo.
Di lui sappiamo relativamente poco, e la sua figura storica è ricostruibile principalmente da quanto riferito dallo stesso scrittore e da quanto rimane della sua biblioteca, oggi in parte conservata a Palermo, presso l'archivio privato della famiglia Lanza Tomasi.
Giulio Tomasi nacque a Palermo il 12 aprile 1813, erede di quella che era allora un'importante famiglia dell'aristocrazia siciliana: dal padre, Giuseppe Tomasi e Colonna, eredita nel 1831 il titolo di Principe di Lampedusa e di Duca di Palma. Fu anche Grande di Spagna e sedette fra i Pari del Regno di Sicilia fino al 1848. Dalla madre, Carolina Wochinger, di origini tedesche, eredita invece una certa attitudine teutonica al rigore intellettuale e allo scientismo illuminista settecentesco.
Personaggio difficilmente catalogabile, Giulio Tomasi fu certamente un aristocratico dotato di una cultura e di una curiosità intellettuale superiori alla media, come dimostra la sua ricca biblioteca, dove troviamo testi di astronomia, matematica, geometria, meccanica e fisica, fra i quali preziosi esemplari della Meccanica Analitica di Joseph-Louis Lagrange e uno dei primissimi volumi stampati del celebre "Kosmos" di Alexander von Humboldt. Totalmente autodidatta, Giulio Tomasi fu un astronomo dilettante, ma che riuscì ad ottenere "sufficienti riconoscimenti pubblici e gustosissime gioie private" (Il Gattopardo, pag. 25) come ne ebbe a ricordare il pronipote scrittore.
Sappiamo che nel 1853 fondò il proprio osservatorio astronomico, in una villa nella Piana dei Colli, a nord di Palermo. Conosciuta come Villa Lampedusa era all'epoca più noto come "Osservatorio ai Colli del Principe di Lampedusa". Alla sua morte, avvenuta a Firenze nel 1885, l'Osservatorio ai Colli fu frazionato fra gli eredi e la strumentazione astronomica venduta.