Francesco III de Ventimiglia
Quick Facts
Biography
Francesco Ventimiglia d'Aragona | |
---|---|
Principe di Castelbuono Marchese di Geraci | |
In carica | 1620-1648 |
Predecessore | Giuseppe Ventimiglia Ventimiglia |
Successore | Giovanni Ventimiglia Spadafora |
Altri titoli | Barone di Raulica e di Bordonaro Sottano, Signore di Tusa, di Gangi, di Pollina e di San Mauro |
Nascita | 1580 |
Morte | 1648 |
Dinastia | Ventimiglia di Geraci |
Padre | Giuseppe Ventimiglia Ventimiglia |
Madre | Bianca Antonia d'Aragona de Luna |
Coniugi | Maria Balsamo Tagliavia d'Aragona Maria Spadafora Crisafi Giovanna Branciforte Lanza Dorotea del Carretto Ventimiglia |
Figli | Giovanni (II)
|
Religione | Cattolicesimo |
Francesco Ventimiglia d'Aragona, principe di Castelbuono (1580 – 1648), è stato un nobile, politico e militare italiano.
Biografia
Nacque intorno al 1580 da Giuseppe, II principe di Castelbuono, e da Bianca Antonia d'Aragona de Luna dei duchi di Montalto. Al padre, morto nel 1620, succedette nei titoli di Principe di Castelbuono, di Marchese di Geraci e degli altri, il quale li aveva a sua volta ereditati dal cugino il principe-marchese Giovanni III Ventimiglia, morto senza eredi legittimi.
Fra il 1620 e il 1621 il Principe di Castelbuono fu al centro di una lite giurisdizionale con il Santo Uffizio, per aver ingiuriato e condannato a quattro tratti di corda, Francesco Schimbenti Moncada, familiare del Santo Uffizio. Nel 1629, il teologo Antonino Diana dedicò al Principe Francesco il terzo volume delle sue Resolutiones morales.
Nel 1632, vendette la baronia di Regiovanni a Francesco Grifeo, principe di Gangi. Occupò le cariche di deputato del Regno di Sicilia (1645; 1648), di generale della cavalleria del servigio militare, di vicario generale del Val Demone, e dal 1645 di tutto il Regno.
Nel 1637, respinse l'attacco di un contingente di pirati musulmani proveniente da Biserta, venuti per saccheggiare la fertile pianura di Palermo. Dieci anni più tardi, in Sicilia scoppiarono le rivolte antispagnole: il 20 maggio 1647, a Palermo, il popolo assalì il palazzo del viceré Pedro Fajardo, III marchese dei Vélez, gli uffici e le carceri cittadine, e desiderorso di liberarsi dalla dominazione spagnola, offrì al Ventimiglia la Corona del Regno di Sicilia, ma il medesimo rifiutò il trono. Tra gli ideatori della rivolta contro il re Filippo IV di Spagna, figurava anche uno dei suoi figli, Giuseppe, che nel 1648 venne catturato e giustiziato dopo la dura repressione del viceré Giovanni d'Austria.
Morto nel 1648, nel corso della sua vita contrasse quattro matrimoni, con:
- Maria Balsamo Tagliavia d'Aragona, figlia diPietro, principe di Roccafiorita, da cui non ebbe figli;
- Maria Spadafora Crisafi, figlia di Michele, principe di Maletto, da cui ebbe quattro figli;
- Giovanna Branciforte Lanza, figlia di Giuseppe, conte di Raccuja, da cui non ebbe figli;
- Dorotea del Carretto Ventimiglia, figlia di Girolamo, conte di Racalmuto, da cui ebbe una figlia.
Ebbe anche un figlio naturale, di nome Giovanni, che nel 1652 venne arrestato ed esiliato per incitazione alla rivolta.
Bibliografia
- F. M. Emanuele e Gaetani, marchese di Villabianca, Della Sicilia nobile, vol. 2, Palermo, Stamperia de' Santi Apostoli, 1757,p. 30.
- V. Spreti, Enciclopedia storico-nobiliare italiana, vol. 6, Bologna, Forni, 1981,p. 587.