Enrico Tullio Liebman
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Biography
Enrico Tullio Liebman (Leopoli, 14 gennaio 1903 – Milano, 8 settembre 1986) è stato un giurista e docente italiano.
Biografia
Nacque a Leopoli, allora parte dell'impero austro-ungarico, da famiglia triestina. Il padre, Roberto Liebman, alto funzionario delle Assicurazioni Generali, irredentista, allo scoppio della prima guerra mondiale si arruolò nell'esercito italiano e morì nel 1918 per l'esplosione di una bomba lanciata da un aereo austriaco sulla stazione di Mestre, lasciando moglie e tre figli. La famiglia si era nel frattempo trasferita a Roma, dove Liebman completò i propri studi, laureandosi in Giurisprudenza con Giuseppe Chiovenda.
Collaboratore, negli anni universitari, di Critica Sociale, una volta laureatosi iniziò la carriera universitaria sotto la guida dello stesso Chiovenda e di Piero Calamandrei.
Fu dapprima professore a Sassari, ove ebbe come collega un altro illustre allievo di Giuseppe Chiovenda: Antonio Segni, che nel 1930 fu chiamato dall'ateneo turritano quale titolare della cattedra di Diritto commerciale; insegnò poi all'Università degli Studi di Modena e all'Università degli Studi di Parma.
Nell'estate del 1938, poco prima dell'emanazione delle cosiddette leggi razziali emigrò in America del Sud, prima a Montevideo (Uruguay), poi in Argentina, successivamente a Rio de Janeiro e infine a San Paolo (Brasile), dove fu titolare di una cattedra di Diritto processuale civile presso la Facoltà di Giurisprudenza di quell'Università e dove ritrovò Tullio Ascarelli, antico compagno di studi romani, anch'egli emigrato per sfuggire alle persecuzioni razziali antiebraiche.
È considerato il fondatore della "Scuola processualistica di São Paulo" e, grazie all'opera del suo principale allievo, Alfredo Buzaid, futuro Ministro della Giustizia e Presidente del Supremo Tribunale Federale, O codigo Buzaid è il nome che, nella letteratura specialistica, viene attribuito al Codice di procedura civile brasiliano del 1973 che ha seguito la teoria eccletica della azione e sofferto molte altri influenze della dottrina italiana di Liebman.
Rientrato in Italia dopo la caduta del fascismo, fu titolare della cattedra di Diritto processuale civile nelle Università degli Studi di Pavia, Torino e Milano.
Autore di numerosi scritti in materia giuridica e direttore della Rivista di diritto processuale, fondata da Giuseppe Chiovenda, Piero Calamandrei e Francesco Carnelutti, è morto a Milano l'8 settembre 1986.
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