Ciro Menotti
Quick Facts
Biography
Ciro Menotti | |
---|---|
Nascita | Roma, 1919 |
Morte | fronte russo, 24 dicembre 1942 |
Dati militari | |
Paese servito | |
Forza armata | Regio Esercito |
Corpo | Alpini |
Unità | Battaglione "Vicenza", 9º Reggimento, 3ª Divisione alpina "Julia" |
Reparto | 61ª Compagnia |
Anni di servizio | 1941-1942 |
Grado | Sottotenente di complemento |
Guerre | Seconda guerra mondiale |
Campagne | Campagna di Russia |
Battaglie | Seconda battaglia difensiva del Don |
Decorazioni | vedi qui |
dati tratti da I quaderni dell'Associazione Nazionale Alpini. Il Labaro | |
voci di militari presenti su Wikipedia | |
Ciro Menotti (Roma, 1919 – fronte russo, 24 dicembre 1942) è stato un militare italiano.Sottotenente di complemento del Corpo degli alpini, fu insignito della Medaglia d'oro al valor militare alla memoria per il coraggio dimostrato in combattimento durante la Seconda battaglia difensiva del Don.
Biografia
Nacque a Roma nel 1919 discendente dalla famiglia del patriota Ciro si iscrisse alla facoltà di scienze politiche dell'Università di Roma, ma nel marzo 1941 rinunciò al beneficio del rinvio del servizio militare per arruolarsi volontario nel Regio Esercito. Dopo aver frequentato la Scuola Centrale Militare di alpinismo e il corso Allievi Ufficiali di complemento ad Avellino entrò nel corpo degli alpini come sottotenente di complemento, assegnato al 9° Reggimento della 3ª Divisione alpina "Julia". In seno alla 61ª Compagnia del Battaglione "Vicenza", nell'agosto 1942 partì per il fronte russo.
Cadde in combattimento il 24 dicembre 1942 ad ovest di quota 205,6, durante l'Operazione Piccolo Saturno, mentre andava al contrattacco delle forze nemiche. Inizialmente ferito al ventre rifiutò i soccorsi fino a che non fu nuovamente colpito a morte. Gli fu assegnata la Medaglia d'oro al valor militare, massima onorificenza italiana. Il Gruppo alpini di Fiorano (provincia di Modena) porta il suo nome.
Onorificenze
«Volontario di guerra comandante di un plotone fucilieri. Impegnato col suo reparto contro le forze preponderanti di fanteria nemica, portava con supremo ardire i suoi alpini all’attacco. Impugnando un fucile automatico si spinge tra i nemici e ne scompiglia le file. Colpito al ventre da una pallottola ha la forza di continuare imperterrito il combattimento. Rifiuta ogni soccorso e giunge fino alle linee avversarie dove una pallottola in fronte lo fulmina mentre il reparto, sull’esempio del valoroso comandante, balza nelle trincee nemiche. Fronte russo Ovest di quota 205,6, 24 dicembre 1942.» — |
Bibliografia
- Andrea Bianchi e Mariolina Cattaneo, I quaderni dell'Associazione Nazionale Alpini. Il Labaro, Associazione Nazionale Alpini, 2011, ISBN 978-88-902153-1-5.
- Andrea Bianchi, I quaderni dell'Associazione Nazionale Alpini. Il Medagliere, Associazione Nazionale Alpini, 2012, ISBN 978-88-902153-2-2.
- Giulio Bedeschi, Centomila gavette di ghiaccio, Milano, Ugo Mursia, 1994, ISBN 88-425-1746-1.
- Giovanni Messe, La guerra al fronte russo, Milano, Ugo Mursia Editore, 2005, ISBN 88-425-3348-3.
- Mario Rigoni Stern, Il sergente nella neve, Torino, Einaudi Ragazzi, 2001, ISBN 88-7926-359-5.