Camillo Pucci
Quick Facts
Biography
Camillo Pucci (Sarzana, 16 agosto 1802 – La Spezia, 16 aprile 1869) è stato un pittore italiano.
Biografia
Camillo Pucci nasce il 16 agosto 1802 a Sarzana, dal patrizio Giuseppe Vincenzo Pucci e Nicoletta Botti. Apprese i primi rudimenti pittorici dal sarzanese Comastri. Indi si trasferisce a Firenze dove si iscrive all'Accademia e consegue vari premi e attestazioni. Da Firenze riportò a Sarzana alcuni lavori, fra i quali un San Francesco Saverio che battezza un'indiana, quadro che poi fu posto nella chiesa dei Bianchi a Fosdinovo.
Dopo Firenze il Pucci nel 1829 si recò a Roma. Per cinque anni si perfezionò ed eseguì lavori. Tra i quadri del periodo troviamo: Colombo che mostra agli amici le catene da lui un giorno portate, il martirio di Sant'Eutichiano papa Lunense (per la cattedrale di Sarzana), Andrea Doria ottuagenario che riceve le insegne della Repubblica di Genova dalle mani del Doge per una spedizione in Corsica (di commissione regia, molto apprezzato da S. M. Carlo Alberto fu collocato nel Palazzo Reale di Genova). Nel 1837 Pucci ebbe modo, grazie all'interessamento del Marchese Carlo Emanuele Alfieri di Sostegno, di compiere un viaggio artistico attraverso l'Italia del nord, studiando così i capolavori della scuola parmigiana, lombarda, veneziana e bolognese.
Alla fine del 1838 egli ottenne la commissione degli affreschi per il Santuario della Madonna dell'Orto a Chiavari. Si trattava di due grandi cappelle con figure di due terzi oltre il naturale. Nei compartimenti laterali della prima cappella egli dipinse i quattro Profeti, mentre in quello centrale la Natività. Nell'analogo compartimento della cappella opposta dipinse la Visitazione di Santa Elisabetta, mentre in quelli laterali la Purezza, la Rassegnazione, la fiducia in Dio e la Misericordia. Il lavoro fu svolto fra l'agosto del 1839 e il maggio del 1840, ma un incendio avvenuto poco dopo vanificò gli sforzi del pittore.
Tornato a Firenze il Pucci riprese allora a dipingere quadri. Nel 1842 condusse a termine un quadro rappresentante il Beato Amedeo IX di Savoia che distribuisce l'elemosina ai poveri (di commissione regia, venne collocato nel Palazzo Reale di Torino). Della stessa epoca sono anche un quadro rappresentante Colombo incatenato per mandarlo prigioniero in Spagna, e uno rappresentante il Tasso alle porte di Torino. Nel 1844 il Pucci terminò il suo terzo quadro di regia commissione: San Francesco d’Assisi che dona alla Contessa Beatrice di Savoia, in presenza della corte, una manica del proprio abito. L'anno successivo egli dipinse, sempre a Firenze, un quadro commissionatogli ancora una volta dal Re Carlo Alberto rappresentante Manfredo Marchese di Susa che ministra ai poverelli e pellegrini a mensa nel Giovedì Santo dell'anno 1021 (fu collocato anch'esso nel Palazzo Reale di Torino). La Regina Maria Cristina gli commissiona nel 1845 un quadro rappresentate Nicolò V, fondatore della Biblioteca Vaticana, che affida a due sommi letterati la traduzione dei classici greci. Del 1850 è il quadro, ancora di regia commissione, rappresentante le Stimmate di San Francesco, collocato nella cappella sinistra della chiesa di Pollenzo.
Camillo Pucci ebbe una speciale attitudine verso i ritratti. I suoi quadri hanno infatti il pregio di rendere il morale, lo spirito e l'anima della persona ritratta sulla tela. Egli dipinse il ritratto della Marchesa Egle Ollandini, nata Gabriac, e una serie di quattro ritratti per la famiglia Zannelli di Veppo: il Conte Leonardo Zannelli, sua moglie la Contessa Eleonora nata Del Medico, il figlio Antonio e la figlia piccola Adele.
Dipinse anche per la famiglia genovese del Brignole Sale, ritraendo la figlia minore di Antonio Brignole Sale, Luisa.
Tra i quadri del Pucci destinati alle chiese troviamo: l'Istituzione dell'Eucarestia, commissionatogli sempre dalla famiglia Zannelli, che fu collocato nella chiesa parrocchiale di Veppo; una Madonna per la cappella gentilizia dei Pucci a Castelnuovo Magra; la presentazione di Maria Vergine per la chiesa parrocchiale di Lerici; la Madonna della Salute per Ameglia. Tutti questi lavori furono eseguiti nel decennio compreso fra il 1857 e il 1867. Nel 1864 morì la sua moglie Daria Lavy, figlia del celebre incisore Amedeo Lavy, che aveva sposato nel 1851. Nel 1865 egli fu tra i fondatori della Cassa di Risparmio di Sarzana. Nel 1866 fondò la Società Agraria, fu presidente della Società di Mutuo Soccorso fra gli operai. Fece parte del Consiglio Municipale e della Giunta e eseguì svariati incarichi per conto del municipio sarzanese. Morì il 16 aprile 1869. Dopo i solenni funerali la sua salma fu trasportata a Torino, per essere sepolta a fianco della moglie Daria, presso la tomba della famiglia Lavy.
Onorificenze
Per i suoi meriti nella vita pubblica nel 1862 fu insignito della Croce di Cavaliere dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro, e nel 1869 il governo lo nominò anche Cavaliere dell'Ordine della Corona d'Italia.
Cavaliere dei Santi Maurizio e Lazzaro | |
Cavaliere della Corona d'Italia | |
Bibliografia
- Pucci Camillo, Lettere di Camillo Pucci pittore, sulle Accademie di Belle Arti, in Italia dedicato al Signore Marchese Roberto Taparelli d'Azeglio, Firenze, 1847.
- Pucci Camillo, Sullo stato e sulle tendenze attuali delle Belle-Arti in Italia, in “Rivista contemporanea”, vol. 5, 1855-56.
- Grosso Orlando, Mostra dei pittori liguri dell'Ottocento, Genova, 1938.
- AA. VV., La pittura a Genova e in Liguria, Ed. Sagep, Genova, 1998, 2 voll.
- Beringheli G., Dizionario degli artisti liguri, De Ferrari Ed., Genova, 2002.
- Donati Piero, Pittura in provincia della Spezia dal medioevo alla metà dell'Ottocento. Società Editrice Buonaparte, Sarzana, 2002.
Collegamenti esterni
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