Bruno Lichene
Quick Facts
Biography
Bruno Lichene, soprannominato "Milan" (Altare, 1925 – Vesime, 12 febbraio 1945), è stato un partigiano italiano, medaglia d'oro al valor militare alla memoria.
Biografia
Lavorava come elettricista alle Officine "Scarpa e Magnani" di Savona allorché decise di arruolarsi in Aeronautica. Pochi mesi di servizio e l'annuncio dell'armistizio. Il ragazzo divenne così tra i primi partigiani della Liguria. Per la sua determinazione fu nominato presto comandante di nucleo, poi di squadra e infine ispettore di Brigate "Garibaldi" facenti capo alla Divisione "Fumagalli". A Bruno Lichene fu intitolata, dopo il suo sacrificio, la Brigata partigiana "Valle Uzzone" della "Fumagalli".
Ad Altare a Bruno Lichene hanno intitolato una piazza; una via lo ricorda a Savona.
È fra i soli nove partigiani partigiani operanti nel savonese decorati con la medaglia d'oro. Oltre a lui figurano: Augusto Bazzino, Renato Boragine, Giovanni Chiarlone, Roberto Di Ferro, Domenico Lanza, Ermanno Maciocio, Sandro Pertini e Pietro Pajetta.
Onorificenze
«Giovane diciannovenne, animato da alta e pura fede patriottica, si arruolava nelle file partigiane. Durante un breve, ma intenso periodo di attività operativa, svolto in situazioni particolarmente difficili per clima, per terreno e per superiorità di forze nemiche, forniva luminose prove di dedizione al dovere, di iniziativa e di cosciente eroismo. Nel corso di un duro combattimento, ferito a morte da scheggia di mortaio, rifiutava ogni soccorso e chiedeva anzi di venir messo nuovamente al posto di tiratore presso la sua mitragliatrice. Scaricava, a fuoco mirato e per l'ultima volta, la sua arma contro il nemico avanzante, animando la vittoriosa resistenza dei compagni e chiudendo nobilmente la giovane vita al servizio della Patria.» — Zona di Asti (Gaiona), settembre 1944; Vesine, 12 dicembre 1944. |
Bibliografia
- Questo testo proviene in parte, o integralmente, dalla relativa voce del progetto Donne e Uomini della Resistenza, opera dell'Associazione Nazionale Partigiani d'Italia, pubblicata sotto licenza Creative Commons CC-BY-3.0 IT