Antonio Rastrelli
Quick Facts
Biography
Antonio Rastrelli (Portici, 15 ottobre 1927) è un politico italiano.
Biografia
Laureato in Giurisprudenza, avvocato amministrativista e dirigente d'azienda. Vedovo, padre di cinque figli, è fratello di padre Massimo Rastrelli, gesuita nato a Portici nel 1929, paladino della lotta contro l'usura ed attuale presidente della Consulta Nazionale Antiusura. Il padre, Carlo, è stato con Aurelio Padovani tra i fondatori del fascismo napoletano, Console Generale della Milizia fascista (M.V.S.N.), Commissario Prefettizio della città de L'Aquila durante la R.S.I. e, nel secondo dopoguerra, vicesindaco di Napoli nella giunta Lauro.
Attività politica
Iniziò a fare politica nel 1948, quando si iscrisse al Movimento Sociale Italiano, di cui presto divenne un dirigente a Napoli. Fu a lungo anche dirigente sindacale della Cisnal. Per anni consigliere provinciale e Capogruppo del M.S.I. al Consiglio Comunale di Napoli, venne eletto per la prima volta senatore nel 1979. Fu rieletto nel 1983 e nel 1987, e nel 1992, restando in Senato fino al 1994. Ha fatto parte della Commissione stragi. Vice capogruppo del MSI al Senato dal 9 luglio 1987 al 22 aprile 1992. Durante la segreteria nazionale di Pino Rauti, è stato segretario amministrativo nazionale del MSI-DN.
Dopo il passaggio dal M.S.I. ad Alleanza Nazionale, nel 1994, fu eletto alla Camera nel collegio Napoli-Vomero, e fu nominato Sottosegretario al Tesoro del primo governo Berlusconi.
Nel gennaio 1995 aderì alla svolta di Fiuggi di AN e si candidò per l'elezione diretta alla presidenza della Regione Campania e, sostenuto da una coalizione di centrodestra, riuscì a vincere con il 47,86%, superando il candidato del centrosinistra Giovanni Vacca che ebbe il 39,30%, e dimettendosi da deputato. Nel 1999 la maggioranza da lui formata quattro anni prima fu però decimata da svariati episodi di trasformismo che portarono ad un "ribaltone" politico in consiglio regionale. In seguito ad esso Rastrelli fu costretto alle dimissioni, e il suo posto fu preso da Andrea Losco, esponente mastelliano. Alle elezioni regionali del 2000 si candidò per un nuovo mandato alla presidenza della Campania, ma venne sconfitto dal candidato del centrosinistra Antonio Bassolino (Rastrelli ottenne il 41,4% dei voti), divenendo consigliere regionale. In entrambe le elezioni, Rastrelli registrò un numero di preferenze individuali nettamente superiore rispetto all'insieme delle liste presentate a suo sostegno. Nel 2001 si dimise dal Consiglio regionale della Campania, in quanto eletto, all'unanimità dal Parlamento e su indicazione del Presidente della Repubblica Ciampi, membro laico del Consiglio di presidenza della giustizia amministrativa, carica ricoperta fino al 2006.
Nel novembre del 2007 ufficializzò il suo passaggio alla nuova formazione politica La Destra, guidata da Francesco Storace. Dopo anni di silenzio è tornato a parlare del futuro di Napoli il 16 aprile 2011, in occasione della presentazione del decalogo per i candidati a Sindaco, organizzata dalla Fondazione Valenzi.
Note
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