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Antonio Benci
Italian writer, translator and historian

Antonio Benci

The basics

Quick Facts

Intro
Italian writer, translator and historian
Places
Gender
Male
Place of birth
Santa Luce, Italy
Place of death
Livorno, Italy
Age
59 years
The details (from wikipedia)

Biography

Antonio Benci (Santa Luce, 30 marzo 1783 – Livorno, 25 gennaio 1843) è stato uno scrittore, traduttore, storico ed editore italiano.

Biografia

Nato nel 1783 a Santa Luce, compì i primi studi nella vicina Pisa dove s'iscrisse, senza giungere alla laurea, alla locale facoltà di giurisprudenza. Nel periodo universitario, frequentò pure i corsi di astronomia, matematica, logica e metafisica.

Ancora giovane, dilapidò il patrimonio che gli proveniva dalla floride condizioni economiche della famiglia di origine, fino a vedersi a costretto a cercare un'occupazione. Diede lezioni private, fu precettore, segretario e copista. Dal 1811 al 1821, a Napoli, ebbe l'incarico dal duca Caracciolo di San Teodoro, di provvedere all'educazione del figlio. Il soggiorno napoletano gli consentì, inoltre, di frequentare la società colta della città partenopea e migliorare la sua stessa preparazione culturale. Dal 1823 viaggiò molto: fu in Svizzera, Germania, Belgio, Francia, conoscendo e stringendo relazioni con importanti intellettuali europei quali il pedagogista svizzero Pestalozzi, il presbitero e politico francese l'abate Grégoire, lo scrittore Stendhal.

Nel 1821 era sorta a Firenze, per iniziativa di Giovan Pietro Vieusseux e di Gino Capponi, la rivista mensile Antologia, destinata ad avere un ruolo importante tra gli intellettuali italiani del periodo. Benci, che già aveva collaborato con un periodico fiorentino, iniziò a scrivere lettere e articoli di vario genere per la nuova rivista: letterari, pedagogici, storici e di arte.

Le conseguenze in Toscana dei moti del 1830-1831, che nati in Francia si erano poi diffusi in altri paesi europei e negli stati italiani, colpirono anche gli intellettuali che collaboravano con l'Antologia e Benci fu costretto nel 1831 ad andare in esilio a Bastia in Corsica. Trasferitosi nel 1834 a Marsiglia, poté poi tornare in Italia e stabilirsi definitivamente a Livorno, ove, sino alla morte nel 1843, continuò ad occuparsi di letteratura.

Buon conoscitore della lingua e della letteratura tedesca, tradusse in italiano, oltre ad alcuni articoli, principalmente la Storia della guerra de' Trent'anni di Schiller, pubblicata a Firenze nel 1822.Oltre al Trattato dei numeri (1814) e alla Guida ai santuari del Casentino (1834), Benci, che pur ricevette qualche apprezzamento da Francesco Domenico Guerrazzi che lo giudicò «scrittore forbitissimo della patria favella», e da Niccolò Tommaseo che lo definì «critico onesto», scrisse anche qualche romanzo di scarsa rilevanza, e alcuni drammi, mai stampati, che andarono in scena con modesto successo negli anni 1827-29 e i cui manoscritti sono conservati nella Biblioteca Nazionale di Firenze. La Biblioteca Marucelliana conserva scritti autobiografici del periodo 1783-1811.

Recentemente è stato pubblicato il suo romanzo Piero d'Orezza, ambientato durante la lotta per l'indipendenza della Corsica guidata da Pasquale Paoli. Il romanzo, composto tra il 1831 e il 1843, è chiaramente da leggere in chiave risorgimentale e romantica (anche se l'autore si considerava più un classicista).La sua idea di unità italiana era ispirata al Mazzini e guardava al modello Svizzero. Fu amico di Alessandro Manzoni, Giuseppe Mazzini, Johann Wolfgang von Goethe e molti altri uomini illustri europei e d'Italia.

Opere pubblicate

  • Elogio di Lorenzo Pignotti scritto da Antonio Benci, stampato dopo il 1812.
  • Trattato de numeri o Corso elementare d'aritmetica e d'algebra, 2 voll., Napoli, Tipografia di Angelo Trani, 1814.
  • Lettere di Antonio Benci intorno alle cose notabili del Casentino e della valle Tiberina..., Firenze, Tipografia di Luigi Pezzati, 1821.
  • Lettere di Antonio Benci a Pietro Vieusseux relative al suo viaggio nella Svizzera e lungo le rive del Reno, 1823-24.
  • Intorno al libro delle Dicerie, a' volgarizzamenti della storia di Troia, articolo estratto dall'Antologia, fascicolo n. 54, 1825.
  • Lettere di Antonio Benci al suo amico Enrico Mayer, 1826.
  • Guida ai santuari del Casentino ed ai luoghi principali della Valle tiberina toscana..., Firenze, Tipografia L. Pezzati, 1834.
  • Piero d'Orezza, a cura di Giancarlo Bertoncini, Lecce, Manni editore, 2006. ISBN 88-8176-752-X

Citazioni

«Ivi [in Svizzera] si può dir veramente che il vincolo sociale è stretto tra gli uomini dell'industria, mantenuto dalla morale, e riaffermato dalle leggi», citazione da Antonio Benci, Intorno all'educazione italiana per rispetto al popolo», articolo pubblicato sull'Antologia.

Bibliografia

  • Luigi Piccioni, BENCI, Antonio, in Enciclopedia Italiana, vol. 6, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1930.Modifica su Wikidata
  • Giulia Camerani Marri, BENCI, Antonio, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 8, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1966.

Voci correlate

  • Antologia
  • Guerra dei trent'anni
  • Moti del 1830-1831
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