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Italy
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Alceste Mainardis

Alceste Mainardis

The basics

Quick Facts

Places
Gender
Male
Place of birth
Amaro, Friuli, Province of Udine, Friuli–Venezia Giulia, Italy
Place of death
Amaro, Friuli, Province of Udine, Friuli–Venezia Giulia, Italy
Age
77 years
The details (from wikipedia)

Biography

Alceste Mainardis (Amaro, 27 novembre 1908 – Amaro, 2 maggio 1986) è stato un militare italiano, comandante del battaglione Val Fella, maggiore degli Alpini e scrittore.

Biografia

Secondogenito di una famiglia di origini contadine fu maestro elementare e successivamente direttore didattico a Moggio Udinese, Ampezzo e Paluzza. Fu il primo sindaco di Amaro dopo la liberazione. Si impegnò in varie associazioni con compiti di primo piano e fu amministratore della Cooperativa Carnica. Partecipò come ufficiale degli Alpini alla guerra d'Etiopia e al secondo conflitto mondiale. In Grecia, al comando della 270ª Compagnia della Bgt. “Val Fella” sul Golico (fronte greco) l'8 marzo del 1941 venne ferito: il suo comportamento gli valse la medaglia di bronzo al V.M. “sul campo”. Una medaglia d'argento al V.M. “sul campo” se l'era guadagnata in Albania durante i fatti d'arme di Ciafa Martes, Ciafa Calibarit, M. Fagiakugit avvenuti tra il 22 novembre ed il 7 dicembre 1940. Di questa esperienza scriverà il libro “Sul ponte di Perati, bandiera nera...” che rievoca l'esperienza di combattente in Albania dal novembre 1940 al marzo 1941.

Nel 1979 vinse il primo premio con l'opera “Carnia Fidelis” fra il gruppo “Scrittori di montagna”. Lavoro memorialistico, autobiografia che spazia dalla prima guerra mondiale al terremoto del 1976, ricco di spunti originali ed aneddoti curiosi (si rimanda alla recensione completa di Alfio Englaro di Paluzza responsabile cultura di Cjarnie Online) Nel 1979 viene istituito, per sua volontà, il “Premio Fedeltà alla montagna Carnica” con la finalità di conferire un premio ai valligiani che dimostrino particolare attaccamento alle strutture sociali dell'ambiente in cui vivono, alla terra, all'economia agricolo-pastorizia affinché la Carnia non si spopoli.

Particolarmente sensibile ai problemi della gente di montagna ed in particolare quelli del lavoro agricolo considerato di primaria importanza per l'importanza per la sopravvivenza della stessa, del montanaro e del suo ambiente nel 1986, alla sua scomparsa, gli viene intitolato il Premio. Instancabile nel recepire nuove conoscenze viaggiò, dopo il suo collocamento in quiescenza, incontrando comunità locali e di emigranti friulani e italiani in tutto il mondo. Il terremoto del 1976 che distrusse il Friuli demolì anche la piccola chiesa “Maine” ad Amaro (UD) lasciando in piedi solo l'altare. Dopo quattro anni dal tragico evento il Gruppo A.N.A. del paese, su proposta dei capogruppo Mainardis, si assume l'onere della ricostruzione della chiesetta. Il 14 settembre 1980, in occasione del 50º anniversario del Gruppo venne posta la prima pietra del sacro edificio. Nel luglio 1985 venne consacrata ed inaugurata la chiesetta che anche oggi è luogo di incontro annuale degli Alpini di Amaro e ritrovo con i vari Gruppi della regione e di quelli delle province di Como e Parma che hanno collaborato alla sua ricostruzione.

Cariche

Ufficiale degli Alpini nella guerra d'Etiopia e comandante della 270ª Compagnia della brigata Val Fella. Capogruppo (e successivamente “socio perpetuo”) del gruppo di Amaro dell'A.N.A., Presidente della Sezione Carnica dell' A.N.A. dal 1973 al 1986. Il 18/07/1975 riceve il diploma di benemerenza di prima classe per otto lustri di lodevole servizio nelle scuole elementari.

Onorificenze

Medaglia d'argento al valor militare - nastrino per uniforme ordinariaMedaglia d'argento al valor militare
«Tenente, 8°alpini, 270ª compagnia, battaglione "Val Fella" Comandante di compagnia, distaccata in prossimità delle posizioni nemiche, con abili, audaci puntate, teneva in scacco, per vari giorni, forze avversarie numericamente molto superiori. Scontratosi con una compagnia nemica la attaccava con estrema decisione ed irruenza, volgendola in fuga ed infliggendole numerose perdite. Successivamente con ardita azione di sorpresa attaccava di notte un accampamento nemico, disperdeva il reparto che l'occupava catturando due prigionieri e numerose armi automatiche. Costante esempio di sereno valore, di saldissima fede, e di ardente spirito aggressivo.»
— Ciafa Martes, Ciaffa Calibarit e M. Fagiakugit, - Albania, 22 novembre - 7 dicembre 1940
Medaglia di bronzo al valor militare - nastrino per uniforme ordinariaMedaglia di bronzo al valor militare
«Tenente, 1°alpini "Valle", battaglione "Val Fella" Valoroso e capace comandante di compagnia alpini, nel corso di aspro combattimento, guidava con slancio i suoi uomini alla conquista di importante e munita posizione avversaria. Ferito una prima volta incurante del dolore persisteva tenacemente nella lotta, fino a quando nuovamente colpito era costretto a cedere il comando.»
— Monte Golico, (fronte greco) - 8 marzo 1941

4Armata1GM.png Medaglia di benemerenza per otto lustri d'insegnamento elementare Medaglia d'oro, classe unica.

Opere

  • Sul ponte di Perati, bandiera nera..., storia di una compagnia alpina friulana nella guerra di Grecia, Trieste, Stabilimento tipografico nazionale, 1974, IT/ICCU/SBL/0315335 .
  • Sul ponte di Perati bandiera nera…, di Alceste Mainardis, 2ª edizione, Udine, Aviani & Aviani editori, 2015, ISBN 978-88-7772-202-7.
  • Carnia Fidelis, Reana del Rojale, Chiandetti editore, 1981, IT/ICCU/SBL/0315335 .

Note

Voci correlate

  • Sul ponte di Perati
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