Salvatore Annacondia
Quick Facts
Biography
Salvatore Annacondia (Trani, 31 ottobre 1957) è un mafioso italiano.
Vita criminale
Salvatore Annacondia è stato a capo della più sanguinosa organizzazione criminale del nord barese che ha seminato paura e morte negli anni '80 e inizi del '90. Dal crollo della prima Repubblica, "Manamozz" (così era chiamato dato che aveva perso l'uso di una mano nella pesca a strascico) cominciò a pentirsi ed a svelare i segreti della malavita barese e nazionale.
Negli anni '80-'90 è stato uno dei più importanti boss della malavita del nord barese, e ha operato principalmente nei comuni della Provincia di Barletta-Andria-Trani, tra cui Trani, Bisceglie e Barletta.
Non aderì alla Sacra corona unita di Giuseppe Rogoli, ma entrò nel gruppo mafioso di Cosa Nostra siciliana, formando un presunto ramo mafioso..
Secondo le investigazioni Annacondia è stato uno degli esecutori dell'omicidio di Antonio Modeo boss della Sacra corona unita, che sarebbe stato organizzato anche dai fratelli dello stesso Modeo. È stato processato a Bari nel 1990.
Si pentì perché intristito dal fatto che da quando suo figlio capì che era un criminale e avrebbe potuto morire come suo zio inizio a deperirsi tale da dover andare in diverse cliniche per curarsi.
A giugno 2018 durante il processo 'ndrangheta stragista in cui si sta accertando un presunto coinvolgimento della mafia calabresi nelle stragi di Cosa Nostra negli anni '90 depone affermando che: "La 'Ndrangheta calabrese è la mamma di tutti, abbracciava tutti i gruppi in Italia: Camorra, Cosa nostra e pugliesi. Non c'era gruppo che non avesse contatti con la Calabria". Parla poi della situazione criminale ai tempi a Milano: "A Milano tutti facevano capo alla famiglia De Stefano di Reggio Calabria facente capo a Tegano, non c’era foglia che si muoveva senza il consenso dei Tegano".