peoplepill id: roberto-pasini
RP
Italy
22 views today
22 views this week
The basics

Quick Facts

From
Gender
Male
Birth
Age
66 years
The details (from wikipedia)

Biography

Roberto Pasini (Bologna, 18 febbraio 1958) è uno storico dell'arte, critico d'arte e scrittore italiano.

Biografia

Roberto Pasini si forma nella Bologna degli anni settanta, teatro della contestazione e delle rivendicazioni del Movimento studentesco, che culmina con il Convegno del 23-25 settembre 1977, dove migliaia di giovani provenienti da tutta Europa si diedero appuntamento per ascoltare il Verbo della sinistra rivoluzionaria da alcune delle più importanti figure della cultura europea degli anni settanta: Gilles Deleuze, Felix Guattari, Franca Rame, Dario Fo e Bifo. Proprio in quell'anno Pasini si iscrive alla Facoltà di Lettere (indirizzo classico) dell’Università felsinea. Frequenta le lezioni di Luciano Anceschi e di Renato Barilli, con il quale si laurea nel 1982 discutendo la tesi Concetti greci nell'arte contemporanea, e del quale è stato a lungo assistente e collaboratore. Il padre Giacomo - poeta, narratore e tra i principali collezionisti d’arte della città - e la madre Franca - che rivelerà in tarda età la sua vena narrativa - sono inseriti nell'intellighenzia bolognese, e frequentano importanti protagonisti della scena culturale locale e internazionale tra cui spiccano le figure di Renato Zangheri, sindaco di Bologna, e Francesco Arcangeli (entrambi sodali del padre) e Maurizio Scaparro, che gli fa da padrino, già collega del padre alla Remington Rand Italia, e trasferitosi poi a Roma per dedicarsi interamente al teatro. Pasini dunque cresce e vive in un ambiente fortemente intriso di arte e creatività che presto lo porterà a cimentarsi sia sul versante artistico, sia in quello letterario, con interessi aperti al teatro e al cinema. A ventuno anni pubblica il suo primo libro, Spermalinconia, che viene notato da Luca Goldoni, il quale ne parla favorevolmente sul Corriere della Sera, e costituisce l’espressione di uno sperimentalismo intraverbale inserito nel clima della Neoavanguardia, ma con una particolare attenzione a Le città invisibili di Italo Calvino, suo autore d’elezione. Gli anni ottanta portano il nuovo vento del Postmoderno, che per la letteratura italiana assume subito le sembianze de Il nome della rosa, uscito proprio nel 1980. Pasini riconosce nella figura di Umberto Eco un intellettuale a tutto tondo e la possibilità di essere sia studiosi sia scrittori, possibilità negata in passato da corporativismi di parte. Decide così di dedicarsi all'esplorazione di queste due vie. A Bologna in quegli anni è presente anche Pier Vittorio Tondelli e il suo libro Altri libertini, che esce nello stesso anno de Il nome della rosa, rappresenta l’altra faccia della medaglia postmoderna. Negli anni ottanta e novanta Pasini, molto attento alla letteratura americana, da Miller a Selby, innanzitutto, arrivando a Carver e infine a Auster, intensifica la sua partecipazione in campo narrativo e frequenta l’ambiente milanese - dove stringe amicizia con Del Giudice e i poeti di Gruppo 93 (soprattutto con Biagio Cepollaro) - e quello romano, dove conosce critici come Filippo Bettini.

Il suo parallelo impegno di critico d’arte si concretizza in mostre sui protagonisti della pittura bolognese come Sergio Romiti, Sergio Vacchi e Andrea Raccagni e nella collaborazione alle riviste Flash Art, Terzoocchio, Questarte, a cui si aggiunge la collaborazione alla terza pagina e all'inserto culturale del Carlino. Ha ventisette anni quando viene chiamato a collaborare alla grande rassegna d'arte Anniottanta, svoltasi nell'estate del 1985 presso diverse città emiliane: Bologna, Imola, Ravenna, Rimini. Pasini cura la sezione dei Nuovi-nuovi e degli Anacronisti alla Galleria d’arte moderna di Bologna: mostra che verrà poi celebrata come la più importante del decennio per quanto riguarda le tematiche del Postmoderno. La ricerca artistica lo vede impegnato anche e soprattutto nella saggistica:nel 1989 si susseguono un volume monografico su Giorgio Morandi e L’informe nell'arte contemporanea, studio sul concetto di “informe”, a cui seguono fra il 1990 e il 1994 le indagini a livello internazionale, con frequenti soggiorni in Francia e negli Stati Uniti, per dare vita al libro L’Informale. Stati Uniti Europa Italia, edito nel 1995 da CLUEB (fanno seguito diverse riedizioni nei decenni seguenti), unico testo che tratti a livello globale la pittura di segno e di materia degli anni quaranta e cinquanta. Due anni dopo delinea il profilo complessivo dell’Informale italiano nella doppia mostra a Parma e a Hong Kong L’Informale italiano. Pittura di segno e di materia negli anni Cinquanta.

Sempre nel 1997 il Comune di Bologna gli affida il progetto di dare vita a una manifestazione artistica che si collochi a metà, anche geograficamente, tra la Biennale di Venezia e la Quadriennale di Roma. Nasce così la Triennale di Bologna, che con l'edizione di cui è direttore artistico fa il punto sugli ultimi tre decenni di ricerca partendo dalla città petroniana: Linee della ricerca artistica 1965-1995. Bologna. Nel frattempo, pur non avendo dato alle stampe nessun nuovo libro sul versante narrativo, lavora da molti anni alla creazione del personaggio Otrebor, che ne sarebbe diventato l’alter ego letterario in una saga, sull'esempio cinematografico di Antoine Doinel, eroe di uno dei suoi registi di riferimento, François Truffaut (I quattrocento colpi, L’amore a Vent'anni, Baci rubati, Non drammatizziamo...è solo questione di corna, L’amore fugge). Il primo libro della serie, iniziato nel 1985, dopo una gestazione assai lunga e complessa vede la luce nel 2003 con il titolo Otrebor e le lunule e affronta, nello stile del romanzo di formazione dall'infanzia alla maturità del protagonista, vari temi erotici, fondamentali nella sua ricerca, fra cui spicca il voyeurismo. Con il romanzo del 2005 Otrebor e la guerra del benzene Pasini abbraccia il problema dell’ecologia, mainstream del suo impegno civile e sociale, che lo ha visto fondatore a Bologna dei Comitati anti smog al tempo della reggenza Guazzaloca, unico sindaco di destra della città felsinea. A distanza di quattro anni arriva il terzo atto della saga, dal titolo Che cosa dire quando non hai niente da dire, in cui la figura di Otrebor si parcellizza e moltiplica al tempo stesso in un'infinità di eteronimi, ognuno assillato da un problema esistenziale (Proftrebor, Shoutrebor, Obretrò ecc.) in una logica che se da un lato rimonta a Uno, nessuno e centomila di Pirandello, d’altro riafferma la struttura narrativa che presiede a Le città invisibili di Calvino.

L’altra via del suo impegno intellettuale, quella in ambito artistico, ha intanto visto mutare l’attività di docente presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna (1990-2002) in Professore all'Università di Verona, dove diviene titolare della cattedra di Storia dell'arte contemporanea e dove organizza convegni (il ciclo Una cura per l’arte) e incontri dedicati agli intellettuali che - come lui - operano in più campi (Figli di Giano). A Verona Pasini riveste inoltre incarichi istituzionali in qualità di membro del Senato Accademico, della Commissione Nazionale per la conferma in ruolo dei Professori e dei Ricercatori, nonché come valutatore dei PRIN (Progetti di Rilevante Interesse Nazionale). In questi anni escono la monografia su Adriano Pitschen (2003) e Forme del Novecento. Occhio Corpo Libertà (2005), libro in cui vengono a galla il problema del visivo, quello della corporeità e quello dello statuto di libertà dell’arte, fonti di ispirazione e attuazione per molti artisti contemporanei. A queste pubblicazioni si aggiungono una serie di volumi dedicati all'analisi dei metodi e degli strumenti dell’interpretazione (Che cos’è l’arte? del 2007, con cui inizia la direzione della collana Gli Spicchi), e altri che riguardano le tematiche del vuoto (Il vuoto nell'arte contemporanea, 2010) e del sacro (Il sacro nell'arte contemporanea, 2011

L’interesse teorico, altro filone delle sue indagini scientifiche, lo porta a esaminare in modo specifico le varie espressioni dell’immagine (arte, fotografia, letteratura, video) nel libro Teoria generale dell’immagine, 2012, mentre l’insofferenza verso le inesattezze nella interpretazione e definizione dell’arte contemporanea determina la nascita di La dispensa di Suzanne. Miti, errori e false credenze nell'arte contemporanea, 2013. La ricerca di matrici operative essenziali sta alla base dello studio dal titolo Fare e non fare. Arte, cultura, società, 2014, in cui viene presentato un panorama complessivo delle due opzioni. Infine Vedere e guardare. Le avventure dell’occhio nell'arte contemporanea (2015) suggella in una nuova forma l’analisi delle problematiche visive nel percorso che va dagli impressionisti agli iperrealisti.

Opere

Storia e critica dell'arte

  • Morandi, CLUEB, Bologna 1989 (seconda edizione 2010) ISBN 978-88-491-0383-0
  • L’informe nell’arte contemporanea, Mursia, Milano, 1989 (terza edizione 2012) ISBN 88-425-0346-0
  • Carlo Patrone. La mappa segreta della materia, Mazzotta, Milano 1991 ISBN 88-202-1003-7
  • L’Informale. Stati Uniti, Europa, Italia, CLUEB, Bologna 1995 (terza edizione 2003) ISBN 88-491-2155-5
  • Cento segni di solitudine. Dal Romanticismo al Postmoderno, CLUEB, Bologna 1999 ISBN 88-491-1286-6
  • Adriano Pitschen. La forma, la proliferazione, il vuoto, Pendragon, Bologna 2003 ISBN 88-8342-204-X
  • Forme del Novecento. Occhio Corpo Libertà, Pendragon, Bologna 2005 ISBN 88-8342-325-9; ISBN 9788883423253
  • Che cos’è l’arte?, Libreria Editrice Universitaria, Verona 2007 ISBN 978-88-89844-24-3 (seconda edizione QuiEdit, Verona 2013 ISBN 978-88-6464-109-6)
  • L’ultimo degli informali, Libreria Editrice Universitaria, Verona 2007 ISBN 978-88-89844-25-0
  • Warhol e Romiti. Un confronto assurdo, Pendragon, Bologna 2008 ISBN 88-8342-684-3
  • Il vuoto nell’arte contemporanea, QuiEdit, Verona 2010 (con altri) ISBN 978-88-6464-051-8
  • Il sacro nell’arte contemporanea, QuiEdit, Verona 2011 ISBN 978-88-6464-137-9
  • Teoria generale dell’immagine, Mursia, Milano, 2012 ISBN 88-425-5074-4
  • La dispensa di Suzanne. Miti, errori e false credenze nell’arte contemporanea, Mursia, Milano 2013 ISBN 978-88-425-5326-7
  • Fare e non fare. Arte, cultura, società, Mursia, Milano 2014 ISBN 978-88-425-5567-4
  • Vedere e guardare. Le avventure dell’occhio nell’arte contemporanea, QuiEdit, Verona, 2015 ISBN 88-6464-353-2

Narrativa

  • Spermalinconia, Bonometti, Brescia, 1979
  • Otrebor e le lunule, Campanotto, Udine, 2003 ISBN 88-456-0532-9; ISBN 978-88-456-0532-1
  • Otrebor e la guerra del benzene, Pendragon, Bologna, 2005 ISBN 88-8342-424-7
  • Che cosa dire quando non hai niente da dire, Pendragon, Bologna, 2009 ISBN 8883425758; ISBN 9788883425752

    Note

    Collegamenti esterni

    Biografie Portale Biografie: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di biografie
    The contents of this page are sourced from Wikipedia article. The contents are available under the CC BY-SA 4.0 license.
    Lists
    Roberto Pasini is in following lists
    comments so far.
    Comments
    From our partners
    Sponsored
    Roberto Pasini
    arrow-left arrow-right instagram whatsapp myspace quora soundcloud spotify tumblr vk website youtube pandora tunein iheart itunes