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Italy
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The basics

Quick Facts

From
Gender
Male
Birth
16 April 1912, Toscolano-Maderno
Death
25 June 1943, Aeolian Islands (aged 31 years)
Age
31 years
The details (from wikipedia)

Biography

Pietro Serini (Toscolano Maderno, 16 aprile 1912 – Cielo delle Isole Eolie, 25 giugno 1943) è stato un militare e aviatore italiano, decorato di Medaglia d'oro al valor militare alla memoria nel corso della seconda guerra mondiale. Secondo alcune fonti durante il conflitto ha abbattuto 11 velivoli avversari, divenendo un Asso dell'aviazione da caccia.

Biografia

Nacque a Toscolano Maderno, sul Lago di Garda, il 16 aprile 1912. Dopo aver conseguito il diploma di maturità scientifica a Brescia, nell’ottobre 1930 si arruolò volontario nella Regia Aeronautica, venendo ammesso a frequentare il 'Corso Ibis presso la Regia Accademia Aeronautica di Caserta. Conseguito il brevetto di pilota, nel settembre 1933 fu nominato sottotenente in s.p.e., e poi conseguito quello di pilota militare fu promosso tenente e assegnato al 14º stormo Bombardamento Terrestre.

Il 10 giugno 1934 ebbe un grande incidente a causa della rottura del carrello di atterraggio del suo Fiat C.R.20 a doppio comando riportando serie ferite. Nel corso del 1935 partì per l’Africa Orientale Italiana per partecipare alla guerra contro l’Etiopia, in forza alla 22ª Squadriglia del 7º Stormo Bombardamento Terrestre. Promosso capitano il 2 luglio 1937, rientrò in Italia per essere assegnato ai reparti da caccia, assumendo nel novembre successivo il comando della 152ª Squadriglia del 6º Stormo Caccia Terrestre. Nel novembre 1938 fu mandato presso la Scuola di pilotaggio di 2° periodo di Castiglione del Lago dove fu nominato istruttore.

Un caccia Aermacchi C.202 Folgore ripreso su un campo d'aviazione dell'Italia meridionale nel corso del 1943.

All’atto dell’entrata in guerra dell’Italia, il 10 giugno 1940, prestava servizio presso la 380ª Squadriglia del 156º Gruppo, transitando successivamente presso il 23º Gruppo Autonomo Caccia Terrestre dislocato in Sicilia. Il 27 settembre 1941, nel corso di durissimi combattimenti aeronavali contro la flotta britannica nel Mediterraneo, decollò alle 14.05 a bordo del suo C.R.42 Falco appartenente alla 75ª Squadriglia del 23º Gruppo, e durante gli scontri il suo velivolo fu colpito dal fuoco nemico risultando gravemente danneggiato. Lanciatosi in mare con il paracadute dall’aereo in fiamme, fu tratto in salvo da un cacciatorpediniere della Regia Marina, ma riportò gravi ustioni. Nonostante le ferite rientrò subito in azione in seno al 12º Gruppo Autonomo Caccia Terrestre, dotato dei caccia Fiat G.50 Freccia, e venendo successivamente trasferito a Castelbenito, in Africa settentrionale, e poi in Calabria alla testa del 6º Gruppo. Volò a bordo dei caccia Reggiane Re.2000, Aermacchi C.200 Saetta e C.202 Folgore, e nell’aprile 1943 assunse il comando del 161º Gruppo Autonomo, alla testa del quale moltiplicò le missioni giornaliere del reparto. Con i pochi C.R.42, C.200 e C.202 efficienti nel mese di maggio il 161º Gruppo compì 27 missioni nel mese di maggio, decollando da Grottaglie, Gioia del Colle, Brindisi, Reggio Calabria, Crotone, Catania e Sciacca contro formazioni di bombardieri quadrimotori americani Consolidated B-24 Liberator. Nel mese di giugno, promosso maggiore, volando sul suo C.202 eseguì venti missioni in ventiquattro giorni, perdendo la vita nel corso della ventunesima.

Il 25 giugno 1943 il 161º Gruppo decollò per intercettare una formazione di 150 quadrimotori tipo Boeing B-17 Flying Fortress, ma dopo averne abbattuti sette in collaborazione con altri piloti, il suo C.202 venne colpito dal fuoco di risposta di un B-17F ed esplose in volo causando la morte del pilota. Per onorarne la memoria fu decretata la concessione della Medaglia d’oro al valor militare, e nel dopoguerra gli fu intitolato l’aeroporto di Montichiari.


Onorificenze

Un caccia Aermacchi C.200 Saetta esposto al U.S. Air Force Museum di Dayton, Ohio.
Medaglia d'oro al valor militare - nastrino per uniforme ordinariaMedaglia d'oro al valor militare
«Comandante di un gruppo da caccia di eccezionale perizia e valore volontariamente ritornato in linea dopo un precedente ciclo operativo durante il quale riportava gravissime ferite conduceva il suo reparto a brillanti vittorie contro soverchianti forze avversarie. Sempre primo nell’imperi lotta sempre primo ove più cruenta ferveva la mischia dimostrandosi degno continuatore della tradizione di valore dei cacciatori italiani cadeva da eroe additando ai gregari con il costante esempio spinto fino al cosciente olocausto della vita, la via da seguire per la salvezza della Patria. Cielo del Mediterraneo Centrale, 4 giugno 1942 -25 giugno 1943.»
— Decreto del Capo Provvisorio dello Stato 11 luglio 1947
Medaglia d'argento al valor militare - nastrino per uniforme ordinariaMedaglia d'argento al valor militare
«Comandante di squadriglia da caccia, nei combattimento sostenuti contro velivoli avversari, si prodigava alla testa della sua squadriglia, per il conseguimento di brillanti risultati. In lunghi voli di scorta su mare aperto, dava prova di non comune perizia e valore portando sempre a termine le missioni da compiere. Cielo del Mediterraneo, 17 febbraio 1941-27 settembre 1941.»
Medaglia di bronzo al valor militare - nastrino per uniforme ordinariaMedaglia di bronzo al valor militare
«Capo equipaggio di apparecchio da bombardamento, partecipava a numerose ardite azioni su obiettivi avversari, fortemente difesi da artiglieria antiaerea, posti a oltre 400 km dalle basi, superando talora proibitive condizioni atmosferiche. Rientrato talvolta con l’apparecchio colpito da reazione antiaerea avversaria, dimostrava sempre mirabili doti di ardimento, calma e sprezzo del pericolo. Cielo della Somalia, marzo-maggio 1936.»
Croce di guerra al valor militare - nastrino per uniforme ordinariaCroce di guerra al valor militare

Note

Annotazioni

Fonti

Bibliografia

Aviazione Portale Aviazione
Biografie Portale Biografie
Seconda guerra mondiale Portale Seconda guerra mondiale
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