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Pietro Mei
Italian artisan and watchmaker

Pietro Mei

The basics

Quick Facts

Intro
Italian artisan and watchmaker
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Work field
Gender
Male
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Place of birth
Montecarotto, Italy
Place of death
Montecarotto, Italy
Age
81 years
The details (from wikipedia)

Biography

Pietro Mei (Montecarotto, 8 dicembre 1797 – Montecarotto, 25 dicembre 1878) è stato un artigiano e orologiaio italiano, noto per la genialità tecnica ed innovazione nella costruzione di orologi da torre.

Biografia

Nacque e visse a Montecarotto dove impiantò il suo laboratorio, e dove assunse anche alcune cariche civili. Operò con la sua azienda principalmente nella regione Marche e nelle regioni confinanti dell'Italia centrale dove tuttora alcuni dei suoi orologi sono funzionanti in torri campanarie e torri civiche. Fu prima allievo di Antonio Podrini di Sant'Angelo in Vado e poi suo socio. Succedette al Podrini morto nel 1825 nell'ultimazione del meccanismo dell'orologio pubblico di Cingoli. L'opera fu poi continuata dal Mei e dal figlio del Podrini, Eustachio, che terminarono la costruzione della macchina nel 1826. Collaborò poi dalla metà dell'Ottocento con Antonio Galli che insieme ad Edoardo Marconi furono gli esponenti di spicco della tradizione orologiaia Montecarottese.

Elenco degli orologi di Pietro Mei (elenco parziale)

  • Orologio pubblico di Penna San Giovanni ubicato originariamente nella torre del palazzo municipale: Mei del 1842, autenticato come sua opera numero 10.
  • Orologio pubblico di Petritoli: Mei del 1845 circa. Restaurato e modificato da Marconi nella prima metà del secolo XIX. Dimesso nel camerino della torre civica, visitabile.
  • Meccanismo della Torre Civica detta "DELL'OROLOGIO" di Sant'Angelo in Pontano. Questo orologio del Mei che sostituì un precedente meccanismo è rimasto in servizio sino al 1999. Il vecchio quadrante che segnava le ore “all'italiana”dell'orologio precedente a quello del Mei, che si incominciavano a contare da “un'ora di notte”, venne sostituito con quello tuttora esistente allora detto “all'astronomica”, con le ore scritte in numerazione araba da 1 a 12. Il meccanismo di Pietro Mei era azionato da contrappesi legati alle funi che scendevano sino alla base della torre e che era necessario risollevare da parte del “regolatore dell'orologio” mediante l'apposita manovella di ricarica. Ora il vecchio orologio del 1847, il cui ruotismo, recuperato e rimontato con tutte le sue componenti (ingranaggi, corde e pesi), è esposto al pubblico in cima allo scalone d'ingresso della sede comunale.
  • Orologio del palazzo dell'orologio di Massa Fermana costruito al inizio del XIX sec. Il meccanismo è stato smontato e catalogato nel 2003, è in attesa di restauro e si trova con i suoi accessori in esposizione presso il Comune di Massa Fermana.
  • Orologio pubblico della torre civica di Poggio San Marcello costruito nel 1848 e autenticato come sua opera numero 20. Il meccanismo funzionante fino a pochi anni fa, ora è stato sostituito da un congegno elettrico, è ancora posizionato nella sua sede originaria ed è in attesa di restauro.
  • Orologio pubblico del torrione dell'orologio di Montecarotto costruito nel 1849 e autenticato come sua opera numero 22. Il meccanismo è tuttora funzionante, ancora posizionato nella sua sede originaria e collegato al quadrante esterno. Come curiosità riportiamo la notizia che tuttora un addetto del comune di Montecarotto provvede giornalmente alla ricarica manuale del meccanismo.
  • Orologio pubblico di Gualdo: Mei del 1850. Restaurato dal 'Gruppo De Santis Corinaldi' ed ancora funzionante nella torre dell'orologio, visitabile.
  • Orologio della Torre campanaria della chiesa di Offida costruito nel 1853. La particolarità del meccanismo è di essere progettato in modo da funzionare con una sola ruota, sia per la suoneria delle ore che per quella dei quarti. Al contrario di altri orologi costruiti nella stessa epoca, in cui i vari ruotismi sono contenuti in massicce strutture metalliche, in quello del Mei questa funzione è svolta da un semplice telaio. Il telaio si sviluppa in orizzontale ed è particolarmente piatto. Il meccanismo è composto da tre sezioni: il treno del tempo, la suoneria delle ore, la suoneria dei quarti. Tutte e tre le sezioni sono mosse da un'unica ruota dentata. La genialità tecnica del Mei ha straordinariamente semplificato la tradizionale tecnica costruttiva degli orologi da campanile fino ad allora conosciuta. Il meccanismo è stato smontato e restaurato e si trova ora nel locale Museo civico.
  • Orologio sulla torre campanaria della chiesa di San Filippo di Montefiore dell'Aso: Mei del 1855.
  • Orologio pubblico della torre civica di Mondolfo costruito nel 1858 da Mei e Antonio Galli, autenticato dalla punzonatura originale come loro opera numero 47. La macchina venne poi restaurata e modificata nel 1926 da Edoardo Marconi, continuatore ed erede della loro scuola, come attesta la punzonatura su un particolare della macchina oraria posta sotto quella dei primi due costruttori. Il meccanismo non è più posizionato nella sua sede originaria è stato restaurato dal 'Gruppo De Santis Corinaldi' nel 2010 con il patrocinio dell'Archeoclub d'Italia sezione di Mondolfo, è funzionante a scopo dimostrativo e si trova in esposizione presso il locale museo civico nel Complesso monumentale Sant'Agostino.
  • Orologio pubblico di Arcevia ubicato originariamente nella torre del palazzo municipale: Mei del 1860, smontato dalla sede originaria, restaurato e in esposizione presso il centro culturale S. Francesco.
  • L'orologio pubblico di Serrapetrona installato nel campanile della Chiesa di Santa Maria di Piazza alla fine del mese di dicembre del 1861. Sulla ruota dentata di scappamento sono incisi i dati fondamentali: “1861 – P. MEI E A. GALLI SOCI M. CAROTTO – N. 55” ovvero: data di costruzione del meccanismo nell'anno 1861; dati dei costruttori: Pietro Mei di Montecarotto e Antonio Galli di Montecarotto; luogo di fabbricazione: Montecarotto; numero di matricola: n°55 ovvero i due maestri artigiani a quella data avevano costruito precedentemente altri 54 orologi. Il meccanismo non è più posizionato nella sua sede originale, è stato restaurato dal comune di Serrapetrona e dalla fondazione olandese di Orologeria Monumentale Stichting tot Behoud van het Torenuurwerk nel 2007, è funzionante a scopo dimostrativo e si trova in esposizione presso il comune di Serrapetrona nel museo Vecchio Mulino del Borgo in una stanza intitolata "la stanza del tempo" a lui dedicata.;

Galleria d'immagini

Orologio di Pietro Mei del torrione dell'orologio di Montecarotto

Orologio di Pietro Mei e Antonio Galli della torre civica di Mondolfo

Orologio di Pietro Mei e Antonio Galli della chiesa di Santa Maria di Piazza di Serrapetrona

Bibliografia

  • Di questo orologiaio si trovano notizie nel volume di G.C. Del Vecchio, 1996. “Addenda al dizionario degli orologiai italiani”
  • “Dell'antica Torre civica e dell'Orologio pubblico di Mondolfo” di Alessandro Berluti, 2010 curato dall'Archeoclub d'Italia sezione di Mondolfo.

Voci correlate

The contents of this page are sourced from Wikipedia article on 06 May 2020. The contents are available under the CC BY-SA 4.0 license.
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