Pier Silvestro Leopardi
Quick Facts
Biography
Pier Silvestro Leopardi, anche noto come Pietro Leopardi, (Amatrice, 31 dicembre 1797 – Firenze, 14 luglio 1870), è stato un patriota e politico italiano.
Biografia
Nacque ad Amatrice, località del Lazio, ma appartenente all'epoca al Regno di Napoli figlio del nobile conte Giacomo e di donna Loreta Lelj di una famiglia antica ed illustre di Canzano nel Teramano. La sua famiglia era un ramo dei conti Leopardi di Recanati distaccatosi nel 1400 con un tale Bernardino Leopardi. Studiò giurisprudenza all'Università dell'Aquila; mentre era ancora studente, si unì alle bande di carbonari contro le truppe francesi di Gioacchino Murat (1814). Dopo la Restaurazione, entrò nell'amministrazione statale del Regno delle Due Sicilie e nel 1817, a soli 20 anni di età, fu capo divisione nell'intendenza generale dell'Aquila, probabilmente per l'appoggio dei Carbonari. Partecipò pertanto attivamente ai moti costituzionali del 1820-1821 militando nella Guardia nazionale dell'Aquila e servendo nello Stato Maggiore di Guglielmo Pepe; alcuni anni dopo Pier Silvestro Leopardi avrebbe attribuito la sconfitta dell'esercito delle Due Sicilie ad Antrodoco (7 marzo 1821) agli errori del generale Pepe.
Costretto ad abbandonare la carriera amministrativa, nel decennio 1821-30 Leopardi esercitò l'avvocatura e continuò i rapporti con la Carboneria. Nel 1831 fu coinvolto, con il fratello Domenico, in una congiura che gli costò alcuni mesi di carcere; dopo una assoluzione, avvenuta il 18 ottobre 1832, nel 1833 prese contratti con Giuseppe Mazzini e con una congrega aquilana della "Giovine Italia"; arrestato ancora una volta all'Aquila alla vigilia dell'insurrezione programmata per il 10 agosto 1833, su delibera del Consiglio di Stato Piersilvestro Leopardi fu condannato all'esilio perpetuo e dovette esulare in Francia.
In Francia ebbe contatti con Nicolò Tommaseo, col quale condivise per qualche tempo l'alloggio, e si avvicinò ai neoguelfi. Tradusse opere italiane in lingua francese, come per es. la Storia universale del Cantù. Tornato a Napoli agli inizi del 1848, fu inviato come ministro plenipotenziario delle Due Sicilie presso la corte di Carlo Alberto. Nell'ottobre successivo partecipò, a Torino, ai lavori del congresso indetto dalla Società nazionale per la confederazione italiana ideata da Vincenzo Gioberti. Ciò gli procurò l'accusa di aver attentato all'integrità del Regno delle Due Sicilie per non essersi opposto all'ipotesi del distacco della Sicilia, accusa per la quale fu arrestato il 24 aprile 1849 e condannato a 15 anni di carcere, tramutati in esilio perpetuo. Si recò in Piemonte: nel 1853 ottenne la cittadinanza sarda e nel 1856 aderì alla cavouriana Società nazionale italiana. Dopo l'Unità, fu deputato della Destra storica nel 1861. Nel 1865 fu nominato Senatore del Regno.].
Nel 1856 ha scritto una documentata autobiografia dal titolo "Narrazioni storiche" (on-line).
Note
Bibliografia
- G. Monsagrati, «LEOPARDI, Pier Silvestro», in Dizionario biografico degli Italiani, vol. LXIV (on-line)
Controllo di autorità | VIAF: (EN) 51679883 · SBN: IT\ICCU\TO0V\092361 · ISNI: (EN) 0000 0001 2096 1085 · BNF: (FR) cb10604695b (data) · BAV: ADV11018880 |
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