Giuseppe Leoni
Quick Facts
Biography
Giuseppe Leoni | |
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Senatore della Repubblica Italiana | |
Legislature | XI, XIII, XV, XVI |
Gruppo parlamentare | Lega Nord |
Circoscrizione | Lombardia |
Collegio | Varese (XI) |
Incarichi parlamentari | |
13ª Commissione permanente (Territorio, ambiente, beni ambientali) (XV, XVI legislatura) | |
Sito istituzionale | |
Deputato della Repubblica Italiana | |
Legislature | X, XII |
Gruppo parlamentare | Misto, Lega Nord |
Circoscrizione | Varese-Como-Sondrio (X), Lombardia (XII) |
Collegio | Gallarate (XII) |
Sito istituzionale | |
Dati generali | |
Partito politico | Lega Nord |
Titolo di studio | laurea in architettura |
Professione | architetto |
Giuseppe Leoni (Mornago, 15 aprile 1947) è un politico, giornalista e architetto italiano.
Biografia
Nel 1984 Giuseppe Leoni è tra i fondatori della Lega Autonomista Lombarda, che prenderà poi il nome di Lega Lombarda. Con questo partito viene eletto alla Camera dei deputati nel 1987, subentrando ad Umberto Bossi che opta per il Senato. Dopo le elezioni politiche del 1992 Leoni passa al Senato: in questo periodo è il presidente della Consulta cattolica della Lega Nord.
Nel 1993 Leoni riceve un avviso di garanzia per la vicenda di un finanziamento illecito in cui sarebbe stato coinvolto in quanto responsabile editoriale di una radio locale; il reato viene poi prescritto.
Nel 1994 è rieletto alla Camera nel collegio uninominale di Gallarate, appoggiato dal Polo delle Libertà con il ruolo di vice capogruppo vicario della Lega Nord alla Camera. Dal 1995 al 1999 è Presidente della Lega Lombarda subentrando a Roberto Calderoli. Due anni dopo la Lega lo candida al Senato nel collegio di Varese, ma arriva terzo; ritorna in parlamento nel 1999, come primo degli esclusi, grazie alle dimissioni di Francesco Speroni, eletto al Parlamento europeo. Nel frattempo diventa il leader del movimento dei Cattolici Padani, che si presenta nel 1997 alle elezioni per il cosiddetto parlamento della Padania, gestite e organizzate dalla Lega, e a partire dal 1998 a diversi appuntamenti amministrativi all'interno della coalizione del "Blocco padano". Alle elezioni politiche del 2001 si ripresenta nel collegio senatoriale di Varese per la lista "Va' pensiero Padania": il suo risultato (3,9%) è il più alto per questa lista in Lombardia, ma è insufficiente per fargli ottenere la riconferma, che arriva invece nel 2006 e nel 2008.
Appassionato di volo sportivo, titolare di una licenza di pilota civile, dal 2002 è ininterrottamente alla guida dell'Aero Club d'Italia, prima come commissario straordinario, poi come presidente eletto e quindi ancora come commissario straordinario, ottenendo in ultimo, nel luglio 2012, con un emendamento ad personam da lui stesso presentato al disegno di legge denominato “Spending Review” il rinnovo per un ulteriore anno del mandato commissariale.
A seguito di indagini della Guardia di Finanza, su richiesta della Corte dei Conti del Lazio, nella gestione commissariale dell'AeCI, il 14 maggio 2013 Giuseppe Leoni è stato citato dalla Procura Regionale del Lazio della Corte Dei Conti per il pagamento di danno erariale di circa 19.000 Euro con ulteriori indagini in corso per altri analoghi casi, successivamente la Corte dei Conti con Sent. N. 730/2013, ha assolto Giuseppe Leoni dall'accusa di illecito amministrativo contabile; l'assoluzione è giunta con formula piena.
Leoni è stato condannato in primo grado dalla Sez. X del Tribunale di Roma a tre anni di reclusione, a 80.000 euro di multa e all'interdizione dai pubblici uffici. Per effetto della legge Severino, l'interdizione non si applica, poiché come presidente dell'Aero Club d'Italia non ha deleghe gestionali dirette.