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Italy
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Giorgio Ruffolo
Italian politician and journalist

Giorgio Ruffolo

The basics

Quick Facts

Intro
Italian politician and journalist
From
Gender
Male
Place of birth
Rome, Italy
Age
97 years
The details (from wikipedia)

Biography

Giorgio Ruffolo

Ministro dell'Ambiente
Durata mandato17 aprile 1987 –
28 giugno 1992
PresidenteGiovanni Goria, Ciriaco De Mita, Giulio Andreotti
PredecessoreMario Pavan
SuccessoreCarlo Ripa di Meana

Deputato della Repubblica Italiana
LegislatureIX
Gruppo
parlamentare
PSI (1983-1987)
CircoscrizioneBasilicata
CollegioPotenza
Incarichi parlamentari

  • presidente della VI commissione finanze e tesoro (10 agosto 1983 - 1º luglio 1987)
  • membro della VI commissione finanze e tesoro (12 luglio 1983 - 1º luglio 1987)
Sito istituzionale

Senatore della Repubblica Italiana
LegislatureX, XI
Gruppo
parlamentare
PSI (1987-1994)
CircoscrizioneLombardia
CollegioMilano VI
Sito istituzionale

Dati generali
Partito politicoPartito Democratico (dal 2007)
In precedenza:
PSI (1944-1948, 1958-1994)
GCR (1948-1958)
PDS (1994-1998)
DS (1998-2007)
Titolo di studiolaurea in Giurisprudenza
UniversitàUniversità “La Sapienza”
ProfessioneDirigente d'azienda, Economista e Giornalista

«Io per me ho deciso di morire socialista. Data l'età, non si tratta di un impegno di lunga lena»

()

Giorgio Ruffolo (Roma, 14 agosto 1926) è un politico, economista, dirigente d'azienda, giornalista e saggista italiano, storico esponente della cosiddetta "sinistra lombardiana" del PSI, oltreché ministro dell'Ambiente della Repubblica.

Biografia

Famiglia e studi

Nato in una famiglia borghese di tradizioni repubblicane, allievo all'Università di Giuseppe Ugo Papi, consegue la laurea in Giurisprudenza e già alla fine degli anni Quaranta Ruffolo si lega a quelli che saranno le due passioni professionali della sua vita: la politica e l'economia.. I suoi fratelli maggiori, il notaio e scrittore Nicola Ruffolo, e il pittore e grafico Sergio Ruffolo, furono entrambi partigiani e arrestati dalla polizia fascista a Roma prima della liberazione del 4 giugno 1944.

Carriera di dirigente pubblico

Economista, esperto economico presso l'ufficio studi della Banca Nazionale del Lavoro, dove diviene amico del collega Eugenio Scalfari, passa poi all'OCSE. È al fianco di Enrico Mattei, all'ENI dal 1956 fino alla morte di quest'ultimo nel 1962..

Nello stesso anno viene incaricato dal ministro del Bilancio Ugo La Malfa di riorganizzare gli uffici della programmazione presso il Ministero del Bilancio, assumendo l'incarico di segretario generale per la Programmazione economica, che svolgerà fino al 1975. Dal 1975 al 1979 Ruffolo ha presieduto la FIME (Finanziaria Meridionale) per lo sviluppo di nuove iniziative industriali nel Mezzogiorno.

Attività politica

Nel PSI e la parentesi trotzkista (1944-1958)

Socialista dal 1944, diviene giovanissimo dirigente della FGSI, entrando in seguito a fare parte della direzione nazionale del PSI. In gioventù è stato anche uno dei fondatori e promotori della sezione italiana della Quarta Internazionale, insieme a Livio Maitan e Franco Archibugi.

Il ritorno al PSI (1958), primo mandato all'europarlamento (1979-1983), e deputato del PSI (1983-1987)

Insieme a Riccardo Lombardi, Antonio Giolitti e Pasquale Saraceno è stato uno dei principali promotori di una politica di programmazione economica volta al superamento strumento degli squilibri territoriali e alla riduzione delle diseguaglianze sociali. Il Rapporto sulla Programmazione Economica che presentò al Parlamento in qualità di Segretario Generale della Programmazione Economica, patrocinato dall'allora ministro del Bilancio Antonio Giolitti, fu sarcasticamente bollato da Amintore Fanfani come "il libro dei sogni".

Alle europee del 1979 viene eletto parlamentare europeo, nelle file del Partito Socialista Europeo, da cui si dimette nel 1983 per poter candidarsi alla Camera.

Inoltre è stato uno dei membri più autorevoli della corrente giolittiana, per poi diventare negli anni un esponente del gruppo di minoranza rispetto alla linea del Segretario del PSI Bettino Craxi, di cui si è definito, in un'intervista a Il Riformista del 2007, "critico moderato e non un reale oppositore".

Senatore del PSI (1987-1994), incarico di ministro dell'Ambiente (1987-1992) e l'uscita dal PSI

È stato ministro dell'Ambiente dal 1987 al 1992.

È sua la legge 150/92 con la quale diventa reato, perseguibile con ammenda, la detenzione di animali feroci o in via di estinzione.

Quando il Partito socialista mandò al governo un gruppo di personalità di alto profilo professionale, tanto che alcuni dissero che "Craxi ha messo in mostra l'argenteria di famiglia".

Secondo mandato all'europarlamento come indipendente e poi nei DS (1994-2004)

Si è ricandidato al Parlamento europeo nelle europee del 1994, aderendo alla sinistra indipendente ed è stato eletto anche nelle successive europee, aderendo questa volta ai Democratici di Sinistra, non condividendo l'idea di quanti, a livello nazionale, fra gli ex socialisti, ritenevano di rifondare un partito socialista di piccole dimensioni.

Egli ha sempre sostenuto con forza l'idea di dare vita, assieme agli ex comunisti, ad un partito socialdemocratico di stampo europeo.

Nel 2007 è stato coinvolto nella redazione del manifesto programmatico del Partito Democratico,a cui non risparmia critiche anche severe.

Pensiero e attività culturale

In qualità di esperto economico ha collaborato con numerose istituzioni italiane ed europee, partecipando a vari comitati di studio, fra cui si ricorda il gruppo del progetto Europa. Nel 1981 ha costituito insieme ad altri studiosi, tra i quali si ricordano Antonio Pedone e Luigi Spaventa, il Centro Europa Ricerche, un istituto specializzato in previsioni economiche e analisi critiche della politica economica, del quale è presidente dal 1994. È stato il fondatore nel 1986 della rivista MicroMega.

Nella sua produzione scritta si è dedicato spesso all'analisi storico-economica delle società occidentali e dei fondamenti del pensiero economico. Ha maturato nel tempo una spiccata sensibilità ambientale ed ecologica. Ha scritto per Bompiani la prefazione del celebre rapporto della commissione Bruntland "Our common future" ("Il futuro di noi tutti"), che ha contribuito in modo decisivo allo sviluppo del concetto di sviluppo sostenibile. Negli ultimi anni le sue analisi hanno indagato i limiti fisici e biologici che il sistema pone alla crescita economica. Da anni collabora con La Repubblica scrivendo editoriali di stampo economico e politico nei quali esibisce spesso la sua verve ironica.

Vita familiare

Sposato con Edda Bonfiglio, ha avuto due figli, il giornalista Marco Ruffolo (1955) e la grafica Silvia Ruffolo (1958).

Opere

Opere di Giorgio Ruffolo

Ha pubblicato diversi saggi di argomento storico ed economico:

  • La grande impresa nella società moderna, Einaudi, 1971
  • Rapporto sulla programmazione, Laterza, 1973
  • Riforme e controriforme, Laterza, 1976
  • La qualità sociale. Le vie dello sviluppo, Laterza, 1990
  • Il cavallo di Federico (romanzo), Arnoldo Mondadori Editore, 1991
  • Lo sviluppo dei limiti. Dove si tratta della crescita inventata, Laterza, 1994
  • Cuori e denari, Einaudi 1999 e 2005
  • Riformismo e capitalismo globale con Alfredo Reichlin; Passigli Editori, 2003
  • Quando l'Italia era una superpotenza, Einaudi, 2004
  • Lo specchio del diavolo, Einaudi, 2006
  • Il libro dei sogni, Donzelli, 2007
  • Il capitalismo ha i secoli contati, Einaudi, 2008
  • Un paese troppo lungo, Einaudi, 2009
  • Testa e croce. Una breve storia della moneta, coll. I Passaggi, Einaudi, 2011 ISBN 978-88-06-20891-2
  • Il film della crisi. La mutazione del capitalismo con Stefano Sylos Labini, Einaudi, 2012

Opere su e in onore di Giorgio Ruffolo

Premi e riconoscimenti

  • 2008 - Premio Nazionale Letterario Pisa - sezione saggistica con l'opera Il capitalismo ha i secoli contati;
  • A lui sono intitolate le borse di studio in scienza della sostenibilità dell'università di Harvard;

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The contents of this page are sourced from Wikipedia article on 25 Mar 2020. The contents are available under the CC BY-SA 4.0 license.
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