Fabio Venezia

Sebastiano Fabio Venezia, detto Fabio (Catania, 31 gennaio 1982), è un politico e storico italiano. Sindaco di Troina, è divenuto celebre in Italia per avere sottratto oltre 4000 ettari di boschi comunali alle gestione della mafia dei pascoli. Nel 2018 è stato rieletto con oltre il 77% dei voti dei suoi concittadini.

Si laurea in lettere moderne nel 2007 all’Università di Catania con il massimo dei voti e nel 2009 consegue nello stesso ateneo la laurea specialistica in filologia moderna ancora con il massimo dei voti. Già durante gli studi comincia a collaborare con la cattedra di storia moderna e storia della Sicilia del Dipartimento di Scienze umanistiche dell’Università di Catania, interessandosi in particolare alla storia culturale e socio-religiosa siciliana e italiana dell'età tardo medievale e della prima età moderna. Nel 2015 ottiene il riconoscimento di Cultore della materia “Storia moderna”.Dal 2007 al 2017 partecipa a numerosi gruppi di ricerca, all’organizzazione di convegni nazionali e internazionali e pubblica diversi saggi e articoli sui temi di interesse.

2002 – l’inizio dell’attività politica

Nel 2002, appena ventenne, è stato tra i fondatori di “Democrazia e Libertà - La Margherita” a Troina e nel 2003 è stato eletto al Consiglio Comunale di Troina.Ha fatto anche parte del Direttivo provinciale e dell’Assemblea regionale dello stesso partito.Fin dalla nascita del Partito Democratico aderisce alla nuova formazione politica di cui riveste il ruolo di Coordinatore del Comitato promotore cittadino a Troina. Dal gennaio 2008 al maggio 2013 è stato Segretario cittadino e componente della Direzione e dell’Esecutivo provinciale dello stesso partito.Nel giugno 2008 è stato rieletto per la seconda volta al Consiglio Comunale dove ha rivestito il ruolo di capogruppo del Partito Democratico. Durante questo mandato è scelto come rappresentante della Provincia di Enna agli Stati generali della cultura del Pd che si tengono a Roma nel 2011. Dal giugno 2013 è Sindaco di Troina. Nel giugno 2018 è stato rieletto con oltre il 77% dei voti. Dal dicembre 2013 fa parte dell’Assemblea nazionale del PD.

1º mandato 2013-2018

Nel 2013 per la prima volta si candida a sindaco e viene eletto il 10 giugno con il 47,6% dei voti. Tra le prime attività avviate nella qualità di sindaco, pone sotto verifica i contratti di affitto degli oltre 4 mila ettari di boschi comunali da sempre affidati ad allevatori dei Nebrodi. Riscontrato che i titolari degli affitti appartengono a famiglie mafiose, sottrae loro tutti i terreni e per questo diventa un bersaglio della criminalità organizzata. A seguito di alcune intercettazioni telefoniche effettuate dagli organi di polizia nell’ambito delle indagini sulla mafia dei pascoli nel Parco dei Nebrodi, contro la quale si batte il presidente del Parco Giuseppe Antoci, emergono minacce e intimidazioni nei confronti del sindaco che, dal dicembre 2014, vive sotto scorta.

Nel gennaio 2018 viene candidato dal Pd alla Camera dei Deputati nel collegio uninominale di Enna. Nelle elezioni del marzo successivo non viene eletto.

2º mandato 2018-in corso

Nel giugno 2018 è stato rieletto sindaco di Troina con oltre il 77% dei voti.

• 2014 - Premio Rocco Chinnici per l'educazione alla legalità (Piazza Armerina, XXIII edizione, “Per l’impegno profuso a difesa dell’economia locale dall’influenza di organizzazioni criminali, attraverso l’affermazione della legalità quale presupposto di crescita economica. Per il sostegno e la vicinanza mostrato al mondo dell’imprenditoria, anche attraverso la promozione della neo costituita associazione antiracket di Troina”
• 2016 - Premio Internazionale Rosario Livatino – Antonio Saetta – Gaetano Costa, XXII edizione, “per l’impegno profuso per riportare la legalità nel territorio dei Nebrodi”;
• 2016 – Riconoscimento “Paul Harris Fellow” da parte della Fondazione Rotary con la seguente motivazione: “Emblema di un'antimafia vera, radicata sul senso del dovere e sulla legalità. Per avere coraggiosamente avviato ed attuato un processo virtuoso di denuncia e di condanna della illegalità, convintamente spendendosi con spezzo del pericolo per il bene comune della sua città e del territorio nebroideo, non lasciandosi irretire da minacce o pressioni mafiose, cancellando consolidate prassi illegali, di asservimento ai potentati locali, al fine di garantire crescita e sviluppo alla sua comunità”;
• 2016 – insignito a Roma dalla Fondazione internazionale Foedus del “Riconoscimento Italia” con la seguente motivazione: “Per dimostrato che il servizio alla comunità è ogni giorno una sfida che si porta avanti con dignità e orgoglio, sempre dalla parte dei cittadini e contro ogni sopruso, con vero senso di servizio per le istituzioni e i cittadini”;
• 2016 - Premio nazionale Angelo Vassallo, a Roma alla Camera dei Deputati, con la seguente motivazione: “Per aver difeso con coraggio la legalità nella gestione del patrimonio naturale dei Nebrodi e per la qualità dei progetti di rilancio del territorio e di riqualificazione del centro storico”;
• 2016 - Premio “Obiettivo legalità 2016” (Monreale) insieme a Giuseppe Antoci con la seguente motivazione: “Nello svolgimento del loro mandato istituzionale non hanno esitato, al fine di ripristinare la legale fruibilità del territorio dei Nebrodi, a contrastare apertamente e con coraggio le mafie dedite al pascolo abusivo, agli incendi dolosi, all'abigeato, alla macellazione clandestina e alle frodi CEE”;
• 2017 - Premio internazionale al merito sociale “Arti e Mestieri” nell'ambito della categoria “Economia equa e solidale” conferito a Roma dall'Associazione Nazionale di Azione Sociale;
• 2019 - Menzione speciale al Riconoscimento alla memoria di Pio La Torre, in occasione del 37º anniversario dell’approvazione della legge Rognoni-La Torre.