Diana Mac-Gill
Quick Facts
Biography
Diana Mac-Gill, nome d'arte di Fedora Fattinaldi (Padova, 19 agosto 1899 – Ferrara, 30 gennaio 1968), è stata un'attrice e cantante italiana.
Biografia
Dopo gli studi compiuti presso le scuole magistrali di Padova, si trasferì a Roma: qui pubblicò il romanzo Occhi verdi (1920, Carra editore), con copertina disegnata da Sergio Tofano. Il libro narrava una storia decadente e melodrammatica, scritta ricalcando lo stile di D'Annunzio e di Zuccoli.
A Roma conobbe Lamberto Maria Bosco, piccolo produttore cinematografico, titolare della L.M.B. Film. Innamoratosi della bella ragazza padovana, Bosco la scritturò quale protagonista di alcuni film, per i quali le fece adottare un nome d'arte «alla scozzese»: Diana Mac-Gill.
Tra il 1920 e il 1921, sotto la direzione dello stesso Bosco, Fedora girò quindi Il tesoro del Sud e Nebbia azzurra; per quest'ultimo il regista-produttore ottenne l'autorizzazione da Giacomo Puccini di effettuare delle riprese nella sua tenuta a Torre del Lago. Subito dopo la Mac-Gill girò Il mistero dell'asso di picche, diretto stavolta da Mario Volpe, scultore qui sia nelle vesti sia di regista che di attore. Questi film non ottennero successo di pubblico e l'artista padovana pensò allora di sfruttare la sua voce da soprano leggero, dedicandosi all'operetta (nel 1922 fu scritturata dalla celebre compagnia Lombardo), ma soprattutto al teatro di rivista.
Conosciuto il direttore Rodolfo De Angelis, fu anzitutto la primadonna del Nuovo Teatro Futurista, in cui si ritrovò in palcoscenico con Marinetti, Cangiullo, Depero, Prampolini, Casavola e Mix in varie città d'Italia proponendo intelligenti "declamazioni futuriste". Ma la ragazza eccelleva nel varietà più tradizionale per la bella impostazione vocale e la fine dizione, che le permise di valorizzare al massimo le canzoni di E. A. Mario (si conoscono spartiti de La gavotta dei nonni e de La canzone del Piave con la sua immagine) o di Renato Simoni (Madonnina blu), con sapienti artifici scenici che entusiasmavano il pubblico, come quando, cantando il Fox dei cioccolatini, gettava in platea decine di bon-bon.
Giunta nell'aprile 1923 a Ferrara durante una tournée in cui si esibiva al fianco del comico Lubrani in duetti tratti da famose operette, vi conobbe Olao Gaggioli, fondatore del fascio ferrarese nonché autore di qualche novella: i due si sposarono nel 1924. L'anno seguente nacquero loro due gemelli: Valerio (che verrà ucciso ventenne dai partigiani) e Savitri (1925–1987), così bizzarramente chiamata in onore dell'esotico film Savitri Satyvan, che poi diverrà una pittrice naïve.
Dopo aver fatto una fugace rentrée in palcoscenico nella rivista benefica Tele-visione al Teatro Comunale di Ferrara nel gennaio 1930, la Fattinaldi abbandonò definitivamente il palcoscenico per dedicarsi alla famiglia.
Bibliografia
- Vittorio Martinelli: I film degli Anni Venti 1921-1922, Rai-Eri, Roma 1981; ISBN 9788839709219
- Lucio Scardino, Quando trionfava (con Marinetti) Diana Mac-Gill in Ferrara, n. 3, 1985.
- Lucio Scardino, in Presenze femminili nella vita artistica a Ferrara tra Ottocento e Novecento, catalogo della IV Biennale Donna di Ferrara (voce dedicata a Fedora Fattinaldi Gaggioli); Ferrara, 1990.