peoplepill id: vito-leccese
VL
Italy
4 views today
10 views this week
Vito Leccese
Italian politician

Vito Leccese

The basics

Quick Facts

Intro
Italian politician
Places
Work field
Gender
Male
Place of birth
Bari, Province of Bari, Apulia, Italy
Age
62 years
The details (from wikipedia)

Biography

Vito Leccese

Deputato della Repubblica Italiana
LegislatureXI, XIII
Gruppo
parlamentare
Federazione dei Verdi, Misto
CircoscrizioneXXI Puglia
CollegioBari (XI Legis.), 30-Putignano (XIII Legisl.)
Sito istituzionale

Dati generali
Partito politicoVerdi
Titolo di studioLaurea in Scienze Politiche
Professioneimpiegato pubblico

Vito Leccese (Bari, 2 agosto 1962) è un politico italiano.

Biografia

Vito Leccese è nato a Bari il 2 agosto 1962 coniugato con due figli, laureato in Scienze Politiche - indirizzo politico internazionale - all'Università degli Studi di Bari con la votazione di 110/110 e lode. Ha superato l'esame finale, presso l'Università degli Studi di Bari, in data 10 ottobre 2006, del Corso di Perfezionamento in “Politiche europee per lo sviluppo impresa sociale ed economia solidale”.

Il 2 settembre del 1985, appena ventiduenne, è stato l'unico eletto in una lista alternativa al sistema dei partiti alle amministrative a Bari. Erano gli anni delle battaglie contro la distruzione delle ville storiche, delle iniziative contro lo sperpero dei soldi per il mega stadio (fu suo il noleggio di un piper per volantinare sulla testa della delegazione FIFA a Bari il dissenso contro la realizzazione dello Stadio San Nicola), della campagna "Green mission" (una raccolta differenziata di lattine per acquistare alberi).

Giovanissimo dirigente e segretario di partito, è stato anche il Presidente di Legambiente Bari, una sorta di pioniere nell'arcipelago verde dei movimenti ambientalisti e pacifisti.

Nel 1986 a Finale Ligure ha sottoscritto l'atto costitutivo della Federazione nazionale dei Verdi.

Con lo slogan "Nucleare, no grazie" e cavalcando l'onda emotiva del disastro di Černobyl', domenica 8 novembre 1987 fu l'artefice della vittoria su Bari del referendum sul nucleare e i Verdi di Bari diventarono una roccaforte di consensi degna di attenzione nazionale. Quel risultato consentì ai Verdi di acquisire autorevolezza tanto da essere chiamati a partecipare alla Giunta comunale promossa dal Prof. Enrico Dalfino.

Fu proprio l'esperienza politica con il professore, dall'esplosiva e coinvolgente carica umana e dalla chiara fama scientifica, a caratterizzare l'attività politica di Vito Leccese. Una vera e propria sfida nella città in quel momento più sporca e con meno verde in Italia.

Furono mesi di lavoro intenso, dal recupero delle piazze storiche ai giardini sotto la muraglia, all'emergenza dell'arrivo in massa degli albanesi, interpretando quel nuovo fenomeno migratorio con le lenti della solidarietà e dell'accoglienza. Così, quando la nave Vlora con il suo carico di 18.000 disperati in cerca dell'America attraccò al molo foraneo di Bari durante la canicola agostana del 1991, il Sindaco Dalfino e la sua Giunta criticarono aspramente la latitanza del Governo centrale e la scelta di rinchiudere gli albanesi nello stadio lager, tanto che il Presidente della repubblica Francesco Cossiga chiese la rimozione di Dalfino. Questa vicenda è diventata anche la trama del docufilm di Daniele Vicari “La nave dolce”, in cui Vito Leccese offre una testimonianza della vicenda.

Intanto, la maggioranza di governo della Giunta Dalfino si sgretolava e stava venendo meno quella tensione culturale, politica e programmatica che ad agosto del 1990, sfidando i risicati numeri (solo 26 consiglieri su 50), diede vita alla prima Giunta comunale in Italia con la presenza dei Verdi.

"A Vito, con il rammarico di averlo conosciuto tardi ma con la gioia di vivere con lui le stagioni dell'impegno in Consiglio Comunale": così Enrico Dalfino vergò la lettera con cui Leccese il 16 novembre del 1991 comunicò la fine dell'esperienza dei Verdi al governo cittadino.

L'esperienza da deputato

"Vito Leccese – Un verde in più una speranza in più": con questo slogan, alle elezioni politiche del 5 aprile 1992 arrivò un successo inaspettato e con oltre 5.000 preferenze Vito Leccese fu eletto deputato.

Il 21 aprile, a 29 anni, varcò il portone della Camera dei deputati. Con Stefano Apuzzo, deputato con il quale divideva non solo il primato della giovane età, ma anche l'impegno animalista ed ecologista, ha assistito in quella legislatura al crollo del sistema dei partiti, alla delegittimazione delle istituzioni politiche, alla nuova strategia della tensione con le bombe di Roma, Firenze e Milano e la morte di Falcone e Borsellino.

La legislatura durò solo 24 mesi, fu la più breve della storia repubblicana.

Le Amministrative del 1995 e il ritorno a Montecitorio

E così a marzo del 1994 con il nuovo sistema elettorale, si ritrovò candidato nel collegio n. 20 di Bari città contro un avversario temuto da tutti: Giuseppe Tatarella. La gara di Davide contro Golia. Il rappresentante del più piccolo partito della coalizione dei progressisti contro l'esponente più influente e temuto del Polo di centro-destra. Fu proprio questa candidatura che richiamò su di lui l'attenzione dei media nazionali, tant'è che nel libro di Claudio Fava “Sud” edito da Mondadori, in cui l'autore compie una sorta di viaggio verso sud nelle città che un tempo furono feudi inespugnabili del vecchio regime democristiano, Vito Leccese “scuro e riccio come un pescatore di Tunisi” diventa il narratore-protagonista per la città di Bari.

Fu così che Toti e Tata lanciarono lo slogan "Mentre gli altri sfilano gli assi, noi ci giochiamo il due di coppe". L'amicizia con Emilio Solfrizzi, Antonio Stornaiolo e Gennaro Nunziante gli diede la possibilità di partecipare da attore improvvisato alla sit com più vista ed ascoltata in città, “Filomena Coza Depurada”, rendendolo popolare al punto di essere eletto, nelle elezioni amministrative della primavera 1995, contemporaneamente consigliere regionale, consigliere comunale e consigliere in alcune circoscrizioni.

L'anno dopo, il 9 maggio, vincendo nel collegio Gioia-Putignano, ritornò a Montecitorio, dove per 5 anni si è occupato di politica estera, di tutela dei diritti umani e garanzie democratiche, svolgendo anche missioni difficili di "osservatore internazionale" in zone di conflitto in Bosnia, in Albania, in Serbia, in Turchia e in Iraq.

Nell'aprile del 1998 dopo aver fatto 11 giorni di sciopero della fame per esprimere solidarietà a Dino Frisullo, pacifista italiano ingiustamente detenuto in Turchia, fu inviato a Diyarbakir nella Turchia centrale, a maggioranza curda, dal Presidente Luciano Violante come osservatore nel processo al pacifista. Il 28 aprile riporta in Italia Dino Frisullo dalla Turchia.

Nel 2001, deluso per la sconfitta elettorale nel collegio n.21 (Bari - Mola), si allontana dalla politica, appesantita anche dai contrasti con la nuova leadership dei Verdi.

Attività politica

Ha ricoperto l'incarico di Direttore Generale dell'Unione Province Italiane sezione Puglia.

Attualmente è Capo di gabinetto della Città di Bari, incarico ricoperto anche dal 16 aprile 2007 al 6 luglio 2009.

È stato Direttore Generale della Città di Bari dal 7 agosto 2009 al 24 giugno 2014.

È stato Presidente della Delegazione Trattante del Comune di Bari ed è stato componente del Nucleo di Valutazione.

È stato Capo di gabinetto del Rettore dell'Università degli Studi di Bari nel periodo luglio 2004 - ottobre 2006.

È stato Consigliere comunale della Città di Bari nel quinquennio 1985/1990 e, successivamente, negli anni 1991, 1992 e 1995.

È stato Assessore comunale della Città di Bari dall'agosto 1990 a novembre 1991 ed ha ricoperto l'incarico di Assessore della Provincia di Bari dal 1999 al 2000.

È stato Deputato nella XI e XIII legislatura e Consigliere della Regione Puglia da maggio 1995 a maggio 1996.

Rappresentante italiano della delegazione parlamentare italiana in seno al Consiglio d'Europa dal 1992 al 1994.

Vicepresidente della III Commissione parlamentare permanente “Affari esteri e comunitari” dal giugno 1996 al maggio 2001.

È stato relatore della Legge 21 marzo 2001 “Disposizioni per la partecipazione italiana alla stabilizzazione, ricostruzione e sviluppo dei Paesi dell'area balcanica”.

È stato relatore di oltre 50 disegni di legge di ratifica di trattati internazionali.

Nella XIII legislatura è stato membro dell'Ufficio di Presidenza dell'Unione Interparlamentare e Vice Presidente del Comitato per la legislazione.

Negli anni 2003 e 2004 ha seguito per conto della Fiera del Levante le procedure e le iniziative relative alla costituzione del Segretariato del Corridoio paneuropeo n. 8.

In veste di Direttore Generale dell'Unione Province Italiane ha coordinato il gruppo di lavoro regionale sulla cooperazione internazionale.

È autore di numerosi articoli apparsi sui quotidiani relativi alle tematiche dell'internazionalizzazione e della cooperazione transfrontaliera.

Ha curato il capitolo sulle “Politiche di cooperazione” nel volume “Transizione nei Balcani e reti transadriatiche. Il valore della prossimità” edito da Cacucci Editore – Bari.

È stato docente all'interno del Master "Regional Public Management" organizzato dal Formez sul tema “Il potere estero delle regioni. L'organizzazione: strutture e risorse per le relazioni internazionali. Il rapporto tra le regioni e il governo centrale. I gemellaggi delle regioni. Le principali organizzazioni internazionali”.

The contents of this page are sourced from Wikipedia article. The contents are available under the CC BY-SA 4.0 license.
Menu Vito Leccese

Basics

Introduction

Biografia

Attività politica

News

Gallery (1)

Lists

Also Viewed

Lists
Vito Leccese is in following lists
comments so far.
Comments
From our partners
Sponsored
Credits
References and sources
Vito Leccese
arrow-left arrow-right instagram whatsapp myspace quora soundcloud spotify tumblr vk website youtube pandora tunein iheart itunes