Veronica Cybo-Malaspina
Quick Facts
Biography
Veronica Cybo-Malaspina (Massa, 10 dicembre 1611 – Roma, 10 settembre 1691) è stata un'omicida e nobile italiana.
Biografia
I primi anni e il matrimonio
Nata a Massa di Lunigiana il 10 dicembre 1611, Veronica era la figlia terzogenita del duca Carlo I Cybo-Malaspina e di sua moglie, la nobildonna genovese Brigida Spinola.
Seppur come ricordato da alcuni cronisti dell'epoca non dotata di particolare bellezza, la sua ricchezza e la posizione strategica che il ducato paterni ricopriva nei domini toscani, fece si che della sua persona si interessasse ancorché quindicenne la granduchessa Maria Maddalena d'Austria, vedova di Cosimo II de' Medici, la quale la propose in sposa al marchese Jacopo Salviati, il cui padre già dalla fine del XVI aveva ereditato vasti possedimenti a Roma, presso San Giuliano, col titolo di marchese. Il contratto matrimoniale tra le due famiglie venne stipulato il 10 aprile 1627 e le nozze si svolsero a Massa durante il periodo di carnevale dell'anno successivo con uno sfarzo senza precedenti. Papa Urbano VIII, in quell'occasione, decise di elevare Jacopo alla dignità di duca sui suoi feudi romani.
Il delitto di Caterina Canacci
La coppia rimase a risiedere a Firenze nel palazzo della famiglia Salviati, ma certamente la vita matrimoniale tra i due non fu felice: la scarsa bellezza di Veronica aveva spinto suo marito a conoscere e frequentare altre donne fiorentine, fatto che aveva reso i rapporti tra i due ancora più tesi ed aspri. Jacopo venne condotto dai suoi amici nella casa di Caterina Brogi, donna fiorentina celebre per la sua bellezza, la quale pur essendo sposata col vecchio marito Giustino Canacci dal quale pure aveva avuto dei figli, ne viveva separata. Jacopo si innamorò di Caterina e prese a frequentarla sempre più alla luce del sole, motivo per cui la loro relazione divenne ben presto di dominio pubblico. Veronica, incontrando Caterina in una chiesa, la minacciò pubblicamente di morte, ma quest'ultima non diede peso alla faccenda. In realtà Veronica era seriamente intenzionata a sbarazzarsi della scomoda rivale di cui era profondamente gelosa e per questo decise di contattare il figlio nato da Giustino e da un suo precedente matrimonio, Bartolomeo, il quale sapeva essere ben disposto a vendicare l'onore dell'anziano padre e della sua casata ai danni di Caterina.
La sera del 31 dicembre 1633, quindi, un gruppo di sicari appositamente giunti da Massa si portò a casa di Caterina (la quale era già incinta di pochi mesi di Jacopo) in Via dei Pilastri e qui ella venne trucidata insieme alla propria serva; il corpo, fatto a pezzi, venne gettato in parte in un pozzo ed in parte nell'Arno, mentre la testa di Caterina, staccata dal corpo, venne riportata a Veronica come prova dell'atto compiuto. Fu a questo punto che Veronica decise di spedire la testa mozzata della sua rivale in amore in un cesto a Jacopo, coperta da alcuni panni di biancheria.
Quando Jacopo scoprì il fatto, denunciò immediatamente il delitto e per questo motivo tutti i membri della famiglia Canacci vennero imprigionati per scoprire l'origine di questa vendetta sino a quando Bartolomeo, sotto tortura, non confessò di aver compiuto l'assassinio. Bartolomeo venne pubblicamente decapitato davanti al palazzo del Bargello mentre gli altri membri della famiglia vennero liberati senza alcuna accusa, essendo stato accertato che Bartolomeo aveva agito liberamente di propria iniziativa.
Gli ultimi anni
Il nome di Veronica non venne mai fatto nel corso del processo, ma il marito si rifiutò di riaccoglierla nella propria casa e per questo ella dapprima si trasferì nella propria residenza di San Cerbone presso Figline Valdarno e solo quando ebbe ottenuta rassicurazione che i Medici non erano intenzionati a procedere legalmente contro la sua persona, decise di portarsi a Roma col marito implorando pietà di essere riaccolta.
Morì a Roma il 10 settembre 1691 a palazzo Salviati alcune ore dopo aver fatto testamento. La sua salma venne deposta nella basilica romana di Santa Maria sopra Minerva. La storia del delitto commissionato da Veronica fu oggetto di diversi racconti storici, poetici e romanzati e persino di trasposizioni teatrali e drammatiche in musica, in particolare nella letteratura romantica dell'Ottocento.
Matrimonio e figli
Sposò a Massa nel 1627 l'allora marchese Jacopo Salviati di Giuliano, figlio di Lorenzo Salviati, marchese di Giuliano, e di sua moglie Maddalena Strozzi. La coppia ebbe tre figli tra cui l'erede:
- Francesco Maria (1629-1698), II duca di Giuliano, sposò Caterina Sforza di Proceno
Albero genealogico
Veronica Cybo-Malaspina | Padre: Carlo I Cybo-Malaspina | Nonno paterno: Alderano Cybo-Malaspina | Bisnonno paterno: Alberico I Cybo-Malaspina | Trisnonno paterno: Lorenzo Cybo |
Trisnonna paterna: Ricciarda Malaspina | ||||
Bisnonna paterna: Elisabetta della Rovere | Trisnonno paterno: Francesco Maria I Della Rovere | |||
Trisnonna paterna: Eleonora Gonzaga Della Rovere | ||||
Nonna paterna: Marfisa d'Este | Bisnonno paterno: Francesco d'Este | Trisnonno paterno: Alfonso I d'Este | ||
Trisnonna paterna: Lucrezia Borgia | ||||
Bisnonna paterna: ? | Trisnonno paterno: ? | |||
Trisnonna paterna: ? | ||||
Madre: Brigida Spinola | Nonno materno: Giannettino Spinola | Bisnonno materno: Niccolò Spinola, marchese di Calice | Trisnonno materno: Luca Spinola | |
Trisnonna materna: Paola Fogliani | ||||
Bisnonna materna: Placidia Doria | Trisnonno materno: Giannettino Doria | |||
Trisnonna materna: Ginetta Centurione | ||||
Nonna materna: Diana de Mari | Bisnonno materno: Stefano de' Mari | Trisnonno materno: Francesco de' Mari | ||
Trisnonna materna: Lelia Pallavicini | ||||
Bisnonna materna: Veronica Grimaldi | Trisnonno materno: Giovanni Battista Grimaldi, signore di Montaudion | |||
Trisnonna materna: Maddalena Pallavicini |
Bibliografia
- G. Notaro, L'amante di Jacopo Salviati e altre storie, Società Editrice Fiorentina, 2011, ISBN 9788860321817
- F. D. Guerrazzi, La duchessa di San Giuliano, Livorno 1837
- A. G. Valori, Veronica Cybo Salviati ovvero effetti tragici della gelosia - 1636 - romanzo storico, Firenze 1841
- F. A. Angeloni, Veronica Cybo - Poemetto storico-romantico in tre canti, Lucca 1867
- F. A. Angeloni, Veronica Cybo ovvero il terribile assassinio commesso sulla persona di Caterina Canacci, Firenze 1873.
- G. Viani, Memorie della famiglia Cybo e delle monete di Massa di Lunigiana, Pisa 1808