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Italy
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The basics

Quick Facts

Places
Gender
Male
Birth
Place of birth
Dronero, Province of Cuneo, Piedmont, Italy
Death
Age
63 years
The details (from wikipedia)

Biography

Stefano Lombardi (Dronero, 1862 – 1925) è stato un generale italiano, distintosi particolarmente al comando del VI Corpo d'armata nel corso della prima guerra mondiale. Insignito della Croce di Commendatore dell'Ordine militare di Savoia e di tre Medaglie d'argento al valor militare.

Biografia

Nacque a Dronero, provincia di Cuneo, nel 1862. Arruolatosi nel Regio Esercito frequentò la Regia Accademia Militare di Artiglieria e Genio di Torino da dove uscì con il grado di sottotenente, assegnato all'arma di artiglieria. Mentre era in servizio presso l'artiglieria da montagna, con Regio Decreto del 4 novembre 1889 fu promosso capitano, e assegnato al Corpo di stato maggiore. Nel 1893 era capitano in forza allo stato maggiore della Divisione territoriale di Cuneo (4ª), allora al comando del tenente generale Giuseppe Besozzi.

Tra il 14 giugno 1894 e il 10 marzo 1896 fu in servizio nella Divisione di Stato Maggiore presso il Ministero della guerra, allora retto dal tenente generale Stanislao Mocenni.

Nel 1907, con il grado di tenente colonnello, risultava in servizio presso l'ufficio segreteria del Corpo di stato maggiore, alle dipendenze del capo di stato maggiore del Regio Esercito, generale Tancredi Saletta. All'atto dell'entrata in guerra del Regno d'Italia, avvenuta il 24 maggio 1915, con il grado di maggior generale ricopriva l'incarico di Intendente generale della 3ª Armata, inizialmente sotto il generale Luigi Zuccari, poi Vincenzo Garioni e quindi Emanuele Filiberto di Savoia-Aosta.Ricoprì tale incarico sino al 7 aprile 1916, quando fu sostituito dal maggior generale Giacomo Ponzio. Mentre ricopriva tale incarico fu coinvolto nella corte marziale comminata al maggiore Carlo Zunini, per aver redatto un critico memoriale contro il Comando supremo militare italiano.

Il 23 settembre 1917 fu nominato comandante, in sostituzione di Angelo Gatta, del VI Corpo d'armata, che mantenne sino al 21 gennaio 1919, comandandolo durante la battaglia di Caporetto, quella del solstizio e nel corso di quella di Vittorio Veneto.

Insignito della Croce di Commendatore dell'Ordine militare di Savoia e di tre Medaglie d'argento al valor militare, dopo la fine della guerra cedette il comando del VI Corpo d'armata a Giacomo Ponzio, ed assunse il comando del Corpo d'armata territoriale di Alessandria, che mantenne sino al 16 giugno 1920, quando fu messo a disposizione per compiti ispettivi. Si spense nel 1925.

Onorificenze

Commendatore dell'Ordine Militare di Savoia
— Regio Decreto 19 settembre 1918.
Medaglia d'argento al valor militare
«Per poter dirigere un’azione offensiva della sua divisione, abbandonato l’osservatorio, si portò e si trattenne su un tratto di trincea battuta dall'artiglieria di media e grosso calibro, finché rimase ferito e contuso in varie parti del corpo dallo scoppio di un proietto che ferì mortalmente un capitano al suo fianco. Nonostante questo con calma e forza d'animo ammirabili, non abbandonò il suo posto di comando se non ad azione vittoriosa ultimata. Val Brestovizza, 31 agosto 1917
Medaglia d'argento al valor militare
«Ad estrema difesa sull'Isonzo, indi in ripiegamento ordinato sul Tagliamento ed oltre, opponendosi costantemente all’urto nemico, sempre fra le proprie truppe ove più ferveva la mischia, imperturbabile, a tutto provvedendo, animando e sorreggendo i dipendenti con l'esplicazione continua ed incitante del più alto valore personale. Isonzo – Piave, 25-31 ottobre 1917
Medaglia d'argento al valor militare
«Comandante di Corpo d'Armata con frequenti ricognizioni fin sulle prime linee nella imminenza dell’azione, con l’intervento personale durante la lunga ed aspra lotta combattutasi sulle posizioni del massiccio del Grappa, preparò con ogni cura i particolari della battaglia e ne guidò lo svolgimento nelle sue fasi, dimostrando doti di calma, sangue freddo e sprezzo del pericolo,ammirabili virtù di condottiero e di soldato, contribuendo con intelligenza e ardire alla gloriosa nostra vittoria finale. Monte Grappa, 24 ottobre-2 novembre 1918
Commendatore dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro
— Regi Decreti 14 e 22 gennaio 1917.
Grande ufficiale dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro
— Regio Decreto 1 giugno 1919.
Medaglia commemorativa della guerra italo-austriaca 1915 – 18
Medaglia commemorativa dell'Unità d'Italia
Medaglia commemorativa italiana della vittoria

Bibliografia

  • Luigi Cadorna, La guerra alla fronte italiana. Vol. 1, Milano, Fratelli Treves editori, 1921.
  • Luigi Cadorna, La guerra alla fronte italiana. Vol. 2, Milano, Fratelli Treves editori, 1921.
  • Alberto Cavaciocchi, Gli italiani in guerra, Milano, Ugo Mursia Editore s.r.l., 2014.
  • Giancarlo Finizio, Fra guerra, aviazione e politica. Giulio Douhet, 1914-1916, Tricase, Youcanprint Self Publishing, 2017.
  • Jacopo Lorenzini, Uomini e generali: L'élite militare nell'Italia liberale (1882-1915), Milano, Franco Angeli Editore, 2017.
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