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Italy
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Sandra Lonardo
Italian politician

Sandra Lonardo

The basics

Quick Facts

Intro
Italian politician
Places
Work field
Gender
Female
Place of birth
Ceppaloni, Italy
Age
71 years
Family
Education
Naples Eastern University
The details (from wikipedia)

Biography

Sandra Lonardo

Presidente del Consiglio regionale della Campania
Durata mandato5 aprile 2005 –
29 marzo 2010
PredecessoreLuigi D'Errico
SuccessorePaolo Romano

Senatore della Repubblica Italiana
In carica
Inizio mandato23 marzo 2018
LegislatureXVIII
Gruppo
parlamentare
Forza Italia
CircoscrizioneCampania
Sito istituzionale

Dati generali
Partito politicoUDEUR
Forza Italia
Titolo di studioLaurea in Filosofia
UniversitàUniversità degli Studi di Napoli "L'Orientale"
ProfessioneImprenditore

Alessandrina Lonardo, detta Sandra (Ceppaloni, 9 marzo 1953), è una politica italiana, Presidente del Consiglio regionale della Campania dal 2005 al 2010.

È moglie di Clemente Mastella.

Biografia

Nata nella frazione San Giovanni, nel comune di Ceppaloni, trascorre gran parte della giovinezza nella città natale. Insieme alla sua famiglia all'età di dodici anni si trasferisce ad Oyster Bay, sull'isola di Long Island nella contea di Nassau (Stati Uniti), proseguendo gli studi all'Oyster Bay High School. Una volta ritornata in Italia ottiene la maturità e si laurea in Filosofia all'Istituto Universitario Orientale di Napoli.

Per alcuni anni insegna lingua inglese nelle scuole della regione, mentre in seguito riveste alcuni incarichi nel settore sanitario. Nel 1975 sposa il politico Clemente Mastella, con cui ha due figli; nel 2009 diventa nonna. Alle elezioni politiche del 2001 è candidata per L'Ulivo alla Camera dei Deputati nel collegio uninominale di Capua, ma viene sconfitta da Lorenzo Montecuollo della CdL e non viene eletta.

Nel 2005, candidatasi per gli UDEUR Popolari alle elezioni regionali nella coalizione di centrosinistra, viene eletta presidente del Consiglio regionale della Campania: ha mantenuto l'incarico fino alle successive consultazioni, tenutesi nel 2010.

Nelle elezioni regionali 2010 gli UDEUR Popolari si pongono in Campania a sostegno del candidato di centro-destra Stefano Caldoro, e Sandra Lonardo è eletta tra i consiglieri regionali nella circoscrizione di Benevento.

Nominata nel 2014 vice-coordinatrice campana di Forza Italia con delega al rapporto con i Club Forza Silvio, nel 2015 si ricandida sempre a sostegno di Caldoro ma, inserita nella lista degli impresentabili dalla Commissione Parlamentare Antimafia per le accuse dell'inchiesta del 2008 sulla sanità campana, prende 10.000 voti nella circoscrizione di Benevento, giungendo prima, ma non venendo rieletta. In seguito decide di aprire il laboratorio artigianale di dolci "Ceppaloni Events" a Ceppaloni.

Alle elezioni politiche italiane del 2018, candidata come capolista al Senato della Repubblica nelle liste di Forza Italia, viene eletta nel collegio proporzionale Avellino-Benevento.

Nel dicembre 2019 è tra i 64 firmatari (di cui 41 di Forza Italia) per il referendum confermativo sul taglio dei parlamentari: pochi mesi prima i senatori berlusconiani avevano disertato l'aula in occasione della votazione sulla riforma costituzionale.

Procedimenti giudiziari

Sandra Lonardo nel 2008

Il 16 gennaio 2008 il gip di Santa Maria Capua Vetere ne dispone gli arresti domiciliari, ravvisando una tentata concussione nei confronti di Luigi Annunziata, direttore generale dell'ospedale di Caserta. L'arresto del presidente del consiglio regionale campano si inquadra in un'inchiesta più ampia che vede implicati oltre all'allora guardasigilli Clemente Mastella (per il quale si sono ipotizzati vari reati, compreso quello di tentata concussione nei confronti di Antonio Bassolino), anche esponenti della giunta regionale campana, consiglieri regionali, amministratori dell'Udeur e il sindaco di Benevento Fausto Pepe.

Il 29 gennaio 2008 la X Sezione del Tribunale del Riesame ha disposto la scarcerazione per Sandra Lonardo; il tribunale ha, poi, disposto la revoca degli arresti domiciliari e, successivamente, annullato l'obbligo di dimora nel comune di residenza. Il 26 febbraio 2008 la Gazzetta Ufficiale ha pubblicato il decreto con cui il Presidente del Consiglio ha sospeso Sandra Lonardo dalle cariche di presidente del Consiglio regionale della Regione Campania e di consigliere regionale. Successivamente sono state chiuse le indagini che la riguardano a seguito delle quali è stata rinviata a processo insieme ad altre nove persone (tra cui gli ex assessori regionali al Personale Andrea Abbamonte e all'Ambiente Luigi Nocera ed i consiglieri regionali Nicola Ferrero e Ferdinando Errico), mentre la posizione del marito è stata stralciata per la sua posizione di eurodeputato, in attesa dell'autorizzazione a procedere.

Il 21 ottobre 2009, in seguito ad una seconda tranche della precedente inchiesta condotta dalla Direzione distrettuale antimafia di Napoli che la vede indagata insieme ad altre 63 persone per presunti episodi di corruzione e concussione di esponenti dell'UDEUR Popolari della Campania (in particolare presso l'Agenzia regionale per l'ambiente della Campania, un provvedimento del Gip di Napoli dispone il divieto di dimora per la Lonardo in Campania e nelle sei province limitrofe di Latina, Frosinone, Isernia, Campobasso, Foggia e Potenza. Per le stesse ragioni è stata quindi rinviata a giudizio assieme ad altre 9 persone, tra cui i politici Andrea Abbamonte, Nicola Ferraro, Ferdinando Errico. Il processo per tentate pressioni sul manager dell'ospedale Sant'Anna e San Sebastiano di Caserta, per ottenere la nomina di tre primari, avrà inizio il 15 febbraio 2010. La posizione di Clemente Mastella è stata stralciata per via dell'utilizzabilità delle telefonate di parlamentari. Il 4 maggio 2010 il gup annulla il divieto di dimora nella regione Campania e nelle province limitrofe.

Nel marzo 2011 viene rinviata a giudizio, assieme al marito Clemente Mastella, per una presunta raccomandazione.

Il 12 settembre 2017, a distanza di quasi 10 anni, i Mastella, l’ex consuocero Carlo Camilleri, gli ex assessori Nicola Ferraro e Andrea Abbamonte vengono assolti in primo grado per tutti e tre i capi di imputazione con formula piena, anche per i due capi per i quali il pm aveva chiesto la prescrizione, perché il fatto non costituisce reato e perché il fatto non sussiste.

Voci correlate

  • Eletti al Senato della Repubblica nelle elezioni politiche italiane del 2018
  • Elezioni politiche italiane del 2018
  • XVIII legislatura della Repubblica Italiana
  • Clemente Mastella

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