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Italy
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Sabato Visco
Italian physiologist and politician

Sabato Visco

The basics

Quick Facts

Intro
Italian physiologist and politician
Places
Gender
Male
Place of birth
Torchiara, Italy
Place of death
Rome, Italy
Age
83 years
The details (from wikipedia)

Biography

Sabato Visco

Deputato del Regno d'Italia
LegislatureXXIX

Consigliere nazionale del regno d'Italia
In carica
Inizio mandato23 marzo 1939
LegislatureXXX
Gruppo
parlamentare
Corporazione dei cereali

Dati generali
Partito politicoPNF
Titolo di studioLaurea in medicina
Professioneaccademico

Sabato Visco (Torchiara, 9 aprile 1888 – Roma, 1º maggio 1971) è stato un fisiologo, accademico e politico italiano; illustre nutrizionista, fu acceso sostenitore della politica razzista in Italia durante il regime fascista alla cui caduta riuscì, tuttavia, a mantenere la propria posizione.

Biografia

Fu una figura di primo piano nella vita accademica e della vita politica italiana soprattutto durante il periodo fascista. Fisiologo, i suoi studi riguardarono soprattutto i problemi dell'alimentazione umana, in particolare quelli legati ad alcune sindromi carenziali quali la pellagra. I suoi successi accademici furono legati all'attività politica: nazionalista, aveva preso parte all'impresa di Fiume, era stato consigliere della milizia e successivamente deputato fascista. Nel 1931 fu nominato professore ordinario di fisiologia generale nell'Università di Roma, succedendo a Giulio Fano, fu poi preside della Facoltà di Scienze dell'Università di Roma, segretario del Comitato Biologico del Consiglio Nazionale delle Ricerche, fondatore (nel 1936) e direttore dell'Istituto Nazionale di Biologia (in seguito Istituto Nazionale della Nutrizione e Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione), e socio dell'Accademia Nazionale dei Lincei/Accademia d'Italia.

Visco svolse un ruolo di primaria importanza nella politica razziale del regime fascista: fu primo firmatario del «Manifesto degli Scienziati razzisti» (15 luglio 1938), Capo dell'Ufficio per gli Studi e la Propaganda sulla Razza del Minculpop (dal febbraio 1939 al maggio 1941) come successore di Guido Landra, membro del Consiglio Superiore della Demografia e della Razza, vicepresidente della Commissione ordinatrice e del Museo della Razza nell'ambito dell'E42, e fu anche candidato alla direzione della rivista La difesa della razza. In un intervento alla Camera, nella primavera del 1939, Visco dichiarò che l'università italiana perdeva i docenti ebrei «con la più serena indifferenza» e che anzi ne guadagnava in «unità spirituale».

Con il ritorno della democrazia, il 4 gennaio 1946 una commissione di epurazione, presieduta da Benedetto Croce e Vincenzo Rivera, lo dichiarò decaduto dall'Accademia dei Lincei assieme ad altri accademici compromessi col fascismo e perfino assieme ad alcuni grandi scienziati di origine israelita, quali Tullio Terni, Mario Camis e Carlo Foà, i quali a partire dal 1938 erano stati perseguitati dai fascisti. Visco riottenne tuttavia senza difficoltà la cattedra di fisiologia, la presidenza della facoltà di Scienze all'Università di Roma e la direzione del suo Istituto Nazionale della Nutrizione, grazie all'abilità nel trovare appoggi all'interno dei maggiori partiti politici italiani riciclandosi come antifascista.

Bibliografia

  • Sabato Visco, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
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