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Roberto Balzani
Italian historian, essayist and politician

Roberto Balzani

The basics

Quick Facts

Intro
Italian historian, essayist and politician
Places
Gender
Male
Place of birth
Forlì, Province of Forlì-Cesena, Emilia-Romagna, Italy
Age
63 years
The details (from wikipedia)

Biography

Roberto Balzani (Forlì, 21 agosto 1961) è uno storico, saggista e politico italiano.

È anche professore ordinario di storia contemporanea presso la Facoltà di Conservazione dei Beni Culturali, Università degli studi di Bologna, sede di Ravenna di cui è stato Preside dal 2008 al 2009. È stato Sindaco di Forlì, dal 2009 al 2014.

Biografia

Carriera accademica

Dopo aver frequentato il Liceo ginnasio Giovan Battista Morgagni di Forlì, si laurea nel 1985 presso la Facoltà di Scienze Politiche Cesare Alfieri dell'Università degli Studi di Firenze, per poi divenire borsista dell'Istituto Universitario Europeo dal 1986 al 1989 (Dipartimento di Storia e Civiltà) e, dal 1992, ricercatore di Storia contemporanea sempre presso l'ateneo fiorentino.

Trasferitosi a Bologna, dal novembre 1995 ha lavorato presso la Facoltà di Lettere, poi presso la Facoltà di Conservazione dei beni Culturali ed ha svolto attività di ricerca presso il Dipartimento di Discipline Storiche.

Formatosi alla scuola di Storia contemporanea del Cesare Alfieri di Firenze, guidata da Giovanni Spadolini e da Luigi Lotti, ha approfondito la storia politico-culturale, indirizzando il proprio lavoro sulla storia economico-sociale, economico amministrativa, soprattutto dopo l'esperienza di studio e di ricerca compiuta all'Istituto Universitario Europeo di S. Domenico di Fiesole. Da allora si dedica alla storia delle mentalità collettive e dei beni culturali.

Fra il 1992 e il 1996 ha fatto parte del consiglio d'amministrazione della Fondazione "Spadolini - Nuova Antologia" di Firenze.

È stato Presidente Nazionale dell'Associazione Mazziniana Italiana (A.M.I.) dal 2007 al 2009. È stato consigliere generale della Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì per due mandati, fino al 2009.

È stato membro del comitato scientifico dell'Istituto di ricerca "Carlo Cattaneo" di Bologna e del consiglio d'amministrazione del Museo del Risorgimento di Ravenna.

È stato componente del consiglio direttivo della Società di Studi Romagnoli, del cda dell'Istituzione Biblioteca Malatestiana di Cesena e dell'IBC Emilia-Romagna.

Fa parte del comitato scientifico del Museo Internazionale delle Ceramiche di Faenza. Collabora al Laboratorio per l'Analisi, la Ricerca, la Tutela, la Tecnologia e l'Economia del Patrimonio Culturale della Scuola Normale Superiore di Pisa.

Fa parte del comitato di direzione della rivista "Memoria e Ricerca" e del comitato di redazione di "Contemporanea". È stato nominato dalla Giunta Regionale componente del Comitato Regionale Emilia-Romagna per le Celebrazioni del 150° per la sua specifica competenza nella storia risorgimentale.

Fra le pubblicazioni da menzionare, oltre alla ricostruzione del regionalismo culturale romagnolo fra '800 e '900 (La Romagna, Bologna, 2001), la sintesi Storia del mondo contemporaneo, Milano, 2003 (con Alberto De Bernardi), la ricerca di storia dei beni culturali per le antichità e le belle arti. La legge n. 364 del 20 giugno 1909 e l'Italia giolittiana (Bologna, 2003) e la cura dei Discorsi parlamentari di Giosuè Carducci (Bologna, 2004).

È autore di manuali di storia contemporanea per le Scuole medie e i Licei.

Carriera politica

Candidato sindaco forlivese

Roberto Balzani, dopo essere stato per anni iscritto al Partito Repubblicano Italiano, entra in politica come espressione del movimento di rinnovamento culturale e civile che anima il PD in occasione delle “primarie” organizzate in città per scegliere il futuro candidato sindaco della coalizione di centro-sinistra alle elezioni amministrative del 2009.

Le primarie si svolgono il 14 dicembre 2008 - si tratta di una delle prime esperienze a livello nazionale - e in quella tornata Balzani riesce ad affermare la propria candidatura superando con il 50,27% di preferenze il Sindaco in carica Nadia Masini. La vittoria delle primarie conquistata partendo da una posizione di outsider apre le porte alla campagna elettorale per diventare Sindaco di Forlì.

Riunita una coalizione composta da Partito Democratico, Italia dei Valori, Rifondazione Comunista, Verdi, Sinistra per Forlì e 2 liste civiche, Balzani, manca la vittoria al primo turno nelle elezioni comunali del 6 e 7 giugno 2009 per qualche centinaio di voti fermandosi al 49.40%. Al ballottaggio, sconfigge con il 55.05% delle preferenze Alessandro Rondoni candidato di PDL, UDC, Lega Nord e Partito Repubblicano che si ferma a 44.95%. La maggioranza di Roberto Balzani in consiglio comunale è formata da 22 seggi del PD e 2 dell'Italia dei Valori su 40 totali.

Sindaco di Forlì

Dopo l'elezione a Sindaco nomina una giunta composta da cinque donne e cinque uomini, adotta inoltre un criterio di riequilibrio di genere per le nomine nelle società partecipate.

Il 21 ottobre 2009, il Comune di Forlì, sceglie di non vendere le reti di distribuzione del gas, di proprietà comunale alla holding Hera.

L'8 gennaio 2011 il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano visita Forlì, città di primo piano nel risorgimento italiano, lanciando sul territorio le celebrazioni per il centocinquantesimo anniversario dell'unità italiana. Balzani organizza in occasione dell'anno celebrativo una campagna di educazione e confronto sul tema unitario: incontri con la cittadinanza, nelle scuole, nelle carceri. il 4 giugno 2011 organizza in piazza Saffi il Pranzo patriottico, rievocazione degli storici pranzi rivoluzionari svoltisi a Forlì nel 1849.

Il 31 gennaio 2011 inizia la raccolta differenziata dei rifiuti con il sistema porta a porta nei primi quartieri, viene poi esteso ad altre aree nel settembre 2011 e marzo 2012. Oggi 44.000 cittadini conferiscono con tale sistema.

Balzani nell'estate 2011, rilancia una sua proposta del 2008 di giungere a formare una provincia unica di Romagna, al fine di creare un sistema decisionale più efficiente, con minori costi a carico del cittadino. Seguono lo stesso filo conduttore le proposte per arrivare alla creazione di un sistema aeroportuale e fieristico su scala romagnola. Nel 2012, il tema della provincia unica, fino ad allora avversato dalla classe dirigente del Pd, viene fatto proprio dal ceto politico regionale in vista della riaggregazione delle province proposta dal ministro Filippo Patroni Griffi. Nonostante il successivo fallimento del progetto Patroni Griffi, che la scala di "governo vasto" dell'area romagnola debba coincidere con l'area delle tre province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini (oltre un milione di abitanti), è oggi patrimonio diffuso degli amministratori pubblici.

Nel maggio 2011 le scelte proposte dall'Amministrazione Comunale alla città per il rilancio del Centro cittadino vengono discusse in consiglio Comunale. Seguono una serie di incontri di approfondimento con associazioni economiche, circoscrizioni, quartieri, sindacati, ordini professionali, associazioni culturali, ambientaliste e cittadini e viene attivato un percorso di consultazione della cittadinanza mediante questionario cartaceo e online. Nella seduta di lunedì 1º agosto 2011, il Consiglio comunale di Forlì approva il programma di interventi per la riqualificazione e il rilancio del Centro Storico di Forlì.

Nel novembre 2011 il Comune di Forlì diventa capofila di un gruppo di amministrazioni che sostengono una legge di iniziativa popolare per il riordino della gestione dei rifiuti. Tale iniziativa è stata elaborata dall'amministrazione comunale in coordinamento con un comitato di associazioni, di cui fanno parte Ecoistituto di Faenza, WWF e Legambiente Emilia-Romagna. La proposta di legge contiene due importanti elementi per promuovere la realizzazione di una società del riciclo: introduce un meccanismo di fiscalità ambientale per garantire l'applicazione del principio chi più inquina più paga. Dichiara privi di rilevanza economica i servizi di raccolta domiciliare e di riuso e riduzione dei rifiuti, quindi i comuni possono individuare direttamente le modalità di affidamento del servizio.

Nel dicembre 2011 il Comune di Forlì presenta all'Unione europea il Piano di Azione per l'Energia Sostenibile e diventa così il settimo Comune italiano con popolazione superiore a 100.000 abitanti a realizzare questo importante strumento. Nell'ottobre 2010, infatti, il Comune di Forlì aveva aderito al Patto dei Sindaci lanciato dalla Commissione Europea, impegnandosi a realizzare localmente la riduzione del 20% delle emissioni climalteranti entro il 2020, attraverso la promozione di pratiche di risparmio energetico e di utilizzo di energia rinnovabile.

Il 17 febbraio 2012 il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, durante la cerimonia solenne per la chiusura delle celebrazioni del 150º anniversario dell'Unità d'Italia, consegna un encomio speciale alla Città di Forlì inserendola fra le capitali d'Italia del 150º anniversario dell'Unità nazionale in virtù del legame con fatti salienti del Risorgimento e per l'impegno profuso nell'organizzare progetti e manifestazioni".

Il 31 marzo 2012 in occasione del “Earth hour 2012 / L'ora della terra WWF”, il Comune di Forlì viene premiato fra le città italiane virtuose per le buone pratiche di sostenibilità urbana. Il progetto riconosciuto meritorio è stato quello della campagna “Pannolini lavabili tutta un'altra scelta!” che, distribuendo buoni acquisto alle famiglie, ha permesso di risparmiare 732.000 pannolini usa e getta nel giro di 2-3 anni, abbassando significativamente le spese per le famiglie e riducendo la produzione di rifiuti indifferenziati.

Fra le politiche messe in atto dalla giunta Balzani, vanno segnalate anche:

  • l'approvazione del Poc in riduzione, cioè il primo tentativo di impostare a Forlì una politica di contenimento del consumo di territorio, puntando sulla "città compatta";
  • la creazione di un'autentica politica culturale cittadina, con l'apertura di Palazzo Romagnoli, sede di una parte delle collezioni civiche, e la promozione di una apertura ai temi del contemporaneo, visibile nella straordinaria partecipazione dal basso alla sottrazione di via Giorgio Regnoli ad un destino di degrado attraverso l'arte e la sperimentazione;
  • la costituzione nel 2014 della Unione dei comuni della Romagna Forlivese, la più grande Unione dei comuni d'Italia, con 15 comuni partecipanti per un totale di circa 190.000 abitanti;
  • la chiusura di partecipate in perdita e la salvaguardia del patrimonio pubblico, con una sensibile riduzione dello stock di debito comunale;
  • l'inserimento, sempre nel 2014, di Forlì fra le Rotte culturali europee, attraverso il Progetto Atrium;
  • il completamento del campus universitario, attraverso una stretta collaborazione con l'Alma Mater;
  • la costituzione della holding delle partecipate forlivesi "Livia Tellus Governance", che ha riordinato e gestito con correttezza le società pubbliche, producendo notevoli utili a favore del bilancio comunale;
  • la promozione, attraverso la Fabbrica delle Candele e la presidenza del Gaer, di una politica per i giovani e per le iniziative (artistiche e imprenditoriali) giovanili, quale non si vedeva in città da decenni.

Durante l'amministrazione Balzani si sono tuttavia verificati anche alcuni problemi: la città di Folì è stata colpita nel 2010 da un forte gelicidio e da una forte tempesta di neve nel 2012 che hanno creato diversi disagi, nel 2010 la Sapro (la società pubblica per l'urbanizzazione delle aree industriali) è fallita e la scommessa sull'aeroporto (chiusura della società pubblica e creazione di una società privata) in via di risoluzione solo nell'estate 2014.

Nel dicembre 2013 rinuncia alla ricandidatura in seguito ad un evento generato dallo scontro politico con il Presidente della Regione, Vasco Errani, sul tema dell'Ausl unica di Romagna, che Balzani vorrebbe frutto di un grande progetto collettivo e che invece nasce all'insegna del più tradizionale dirigismo burocratico.

Sull'amministrazione Balzani vi è una visione di fondo: quella che tiene insieme istanze di riformismo radicale, imperniate sui beni comuni e su un'idea del protagonismo pubblico molto netta (e assai poco consociativa), con strumenti tecnici avanzati, razionali, efficienti. Da tecnocrati, in qualche caso. Perché Balzani ritiene che l'amministrazione pubblica possa e debba assumere la sfida della modernizzazione del paese, senza rinunciare alla sua fondamentale vocazione all'equità e al rispetto dell'art. 3 della nostra Costituzione.

Opere

Oltre a numerosi articoli apparsi su riviste e pubblicazioni scientifiche, è autore di vari testi di saggistica:

  • Aurelio Saffi e la crisi della sinistra romantica, 1882-1887, Roma, Edizioni dell'Ateneo, 1988.
  • Ugo La Malfa in Romagna. Scritti e discorsi dal 1947 al 1979, a cura di e con Angelo Varni, Imola, Santerno, 1990.
  • Un comune imprenditore. Pubblici servizi, infrastrutture urbane e società a Forlì, 1860-1945, Milano, Angeli, 1991. ISBN 88-204-6669-4.
  • Circoli e politica. Le origini della Consociazione repubblicana ravennate 1863-1872, Imola, University press Bologna, 1993.
  • Le tradizioni amministrative legali, in L'Emilia-Romagna, Torino, Einaudi, 1997. ISBN 88-06-14390-5.
  • Una borghesia di provincia. Possidenti, imprenditori e amministratori a Forlí fra Ottocento e Novecento, a cura di e con Peter Hertner, Bologna, Il Mulino, 1998. ISBN 88-15-06705-1.
  • Il forziere della città. La Cassa dei risparmi e la società forlivese dalle origini al secondo dopoguerra, Bologna, Il Mulino, 2000. ISBN 88-15-07860-6.
  • La Romagna, Bologna, Il Mulino, 2001. ISBN 88-15-08353-7.
  • Per le antichità e le belle arti. La legge n. 364 del 20 giugno 1909 e l'Italia giolittiana, con CD-ROM, Bologna, Il Mulino, 2003. ISBN 88-15-09336-2.
  • Storia del mondo contemporaneo, con Alberto De Bernardi, Milano, Bruno Mondadori, 2003. ISBN 88-424-9554-9.
  • Collezioni, musei, identità fra XVIII e XIX secolo, a cura di, Bologna, Il Mulino, 2007. ISBN 978-88-15-11815-8.
  • Cinque anni di solitudine. Memorie inutili di un sindaco, Bologna, Il Mulino, 2012. ISBN 978-88-15-23836-8.
  • La Romagna nel Risorgimento. Politica, società e cultura al tempo dell'unità, a cura di e con Angelo Varni, Roma-Bari, Laterza, 2012. ISBN 978-88-420-9691-7.

Note

Controllo di autoritàVIAF: (EN66488518 · BNF: (FRcb12060556p (data)
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