Piero Formica

Piero Formica (Genova, 29 giugno 1943) è uno scrittore e accademico italiano, attivo nel campo dell'economia della conoscenza.

Per completare i suoi studi in economia internazionale, grazie a borse di studio ha frequentato il Centro di Bologna della Johns Hopkins University nel 1966-68. La JHU è presente a Bologna dal 1955,contribuendo alla vitalità de "la Dotta", il cui nome ricorda la nascita nel 1088 della prima università del II millennio a Bologna - l'Alma Mater Studiorum.

Gli inizi della carriera: gli anni '70

All'inizio degli anni '70, Formica era un giovane economista nella Divisione delle prospettive economiche dell'OCSE. Come parte del team editoriale dell'Economic Outlook, l'analisi semestrale delle principali tendenze e prospettive economiche per i successivi due anni, insieme ai colleghi ha contribuito a studi e ricerche comparative delle economie dei paesi membri dell'OCSE, in particolare sul mercato del lavoro e l'output gap. L'OCSE ha pubblicato questo secondo studio nel luglio 1973 con il titolo "The Measurement of Domestic Cyclical Fluctuations".

Negli ultimi anni '70, con un gruppo di economisti di Cambridge diretto da Nicholas Kaldor e Wynne Godley, Formica ha condotto ricerche sulle politiche economiche europee e regionali come consigliere economico del governo regionale dell'Emilia-Romagna. All'Università di Cambridge, quel gruppo elaborò un manifesto pubblicato su tre quotidiani europei (The Guardian, Le Matin e il Giorno) in cui si affermava che "le politiche europee in atto non risolveranno mai le disparità di disoccupazione che esistono all'interno della Comunità europea".

Tra la fine di quel decennio e il successivo, Formica contribuì alla creazione dell'Associazione italiana di scienze regionali (AISRe), e fu uno dei suoi fondatori.

Gli anni '80 e '90

Negli anni '80 e '90 Formica si è impegnato in attività accademiche nel Regno Unito (Londra e Birmingham) e all'Università di Bologna, dove è stato anche membro del Consiglio di amministrazione per quattro anni. Nel 1988, l'Università di Bologna ha celebrato il suo nono centenario, intrecciando una vasta rete di collaborazioni con atenei di tutto il mondo. Da allora ad oggi, l'Alma Mater si confronta con il salto dall'economia industriale a quella della conoscenza, dalla produzione di "atomi" in forma di macchine che svolgono funzioni 'fredde' o non intelligenti alla generazione di "bit" anche associati a macchine che influenzano la nostra stessa cultura - in altre parole, dal "fare solo cose" alle imprese orientate al pensiero e basate sulle idee. "Business as usual" viene sostituito dall'emergere di nuove personalità di spicco che, supportate da persone i cui processi mentali sono rivoluzionari , si dispongono a cambiare il tessuto fabbricato dalle consuetudini e dalle idee convenzionali.

Gli anni '80 e '90 vedono Formica coinvolto nei programmi europei per la nascita e lo sviluppo di incubatori e parchi scientifici e tecnologici. Ha collaborato con l'European Business Network - una rete di circa 140 EUICIC di qualità certificata (Centri d'Impresa e Innovazione) e altre organizzazioni che sostengono lo sviluppo e la crescita di imprenditori innovativi, start-up e PMI - e per un decennio (1995-2006) è stato membro del comitato scientifico dell'Associazione internazionale dei parchi scientifici (IASP). In qualità di esperto della direzione generale della Commissione europea responsabile dei programmi sopra menzionati, ha fatto parte di team internazionali per la progettazione di incubatori e parchi scientifici / tecnologici (STP) in diversi paesi: Regno Unito, Italia, Francia, Spagna, Portogallo, Paesi Bassi, Germania, Finlandia, Australia, Cina, Canada, Argentina, Brasile e Canada. Da quelle esperienze Formica ha maturato la convinzione che gli investimenti intangibili sono la chiave del successi degli incubatori e degli STP. Gli incubatori e gli STP devono potenziare il loro ruolo di motore dell'economia digitale.

Il periodo più recente: gli anni 2000

Durante gli anni 2000, Formica ha trascorso la sua vita accademica quasi interamente nell'area della ricerca alla convergenza tra scienze fisiche, naturali e umane, svolgendo un'intensa attività editoriale con la pubblicazione di libri e articoli su riviste accademiche internazionali. All'università di Tartu, in Estonia, ha progettato il primo master di quell'ateneo dedicato all'imprenditoria innovativa e vi ha insegnato, inizialmente grazie al programma Marie Curie dell'Unione europea, fino ai primi anni del decennio in corso. Negli Emirati Arabi Uniti, Formica ha inaugurato nel 2003 la cattedra di innovazione e imprenditorialità presso gli Higher Colleges of Technology. Dal 2006 al 2009 è stato professore di conoscenza, innovazione e imprenditorialità presso l'Università Jonköping in Svezia. Dal 2010 è Senior Research Fellow presso l'Innovation Value Institute della Maynooth University in Irlanda e professore invitato presso Unismart Padova Enterprise, la comunità di innovazione tecnologica dell'Università di Padova.

Nell'ideare un progetto editoriale per un nuovo rinascimento imprenditoriale, Piero Formica affermava: "Ho tratto ispirazione dall'intreccio di discipline umanistiche, scienze sociali e scienze naturali che caratterizzano l'Università di Maynooth. Fondata nel 1997, l'Università è la più giovane e una delle più antiche istituzioni di istruzione superiore in Irlanda. Le sue origini risalgono alla fondazione del Royal College of St.Patrick nel 1795. Fu lì che padre Nicholas Joseph Callan (1799-1864), professore di filosofia naturale, dimostrò la trasmissione e la ricezione di energia elettrica senza fili con un dispositivo che ora è conosciuto come trasformatore elettrico. Scoperte, invenzioni e innovazioni sono fiorite in contesti ibridi come il Collegio di St Patrick dove un filo invisibile legava insieme teologia, filosofia, arte e scienza - un retaggio rinnovato dall'Università di Maynooth arricchendolo di nuovi contenuti. Entrati nell'età dello sviluppo postindustriale, la missione da perseguire, in uno spirito di altruismo, è l'accompagnare le nuove generazioni lungo il cammino di rinascita imprenditoriale. Supportato dalle tecnologie digitali che creano le infrastrutture della conoscenza, la cui forza di trasmissione è paragonabile a quella delle reti elettriche del primo Novecento, il crescente potere della mente umana dei giovani costruisce volontariamente il suo futuro usando la ginnastica mentale per gestire le incertezze".

Sulla scia di questo pensiero, nel 2018 Piero Formica ha pubblicato "Exploring the Culture of Open Innovation: Towards an Altruistic Model of Economy" e "Il Bazar delle Follie: Pensieri sull'Italia nell'età della conoscenza" in cui tutte le illustrazioni e le opere grafiche sono state realizzate dalla Guermandi Group.

Il professor Formica è membro degli Editorial Boards di: Industry & Higher Education; International Journal of Knowledge Economy; International Journal of Social Ecology and Sustainable Development; Journal of Global Entrepreneurship Research; South Asian Journal of Management; Frontiers in Education.

Scrive per l'edizione digitale di Harvard Business Review.

Il professor Formica ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti: Professore Onorario dell'Università di Mar del Plata (Argentina); Professore ospite presso la King Saud University (Arabia Saudita) e la Curtin University of Technology, Curtin Business School (Perth, WA); Professore internazionale di economia della conoscenza presso la Beihang University (Università di aeronautica e astronautica) di Pechino (Cina); Professore internazionale di economia della conoscenza e dell'imprenditorialità presso gli Higher Colleges of Technology Emirati Arabi Uniti; Senior Rsearch Fellow presso la Business School dell'University of Central England in Birmingham; Professore visitante di Economia della conoscenza e dell'imprenditorialità presso la Facoltà di Studi Politici Jean Monnet (Seconda Università di Napoli, Italia); membro del Consiglio consultivo dell'Institute for Enterprise and Innovation dell'Università di Nottingham e del Consiglio di amministrazione dell'Università di Bologna, dove ha ricoperto la cattedra di Economia dell'Innovazione nel Master in Business Law e nel Master di Gestione della tecnologia.

Nel 2017, Formica ha ricevuto l'Innovation Luminary Award dall'Open Innovation Strategy and Policy Group, sotto l'egida dell'Unione Europea, con questa motivazione: Al professor Formica è conferito l'Innovation Luminary Award 2017 "for his outstanding work on sustained contributions to entrepreneurial research, development of the Experimental Labs approach and advocating for an Innovation Renaissance”.

Il professor Formica ha ampiamente pubblicato nei settori dell'economia della conoscenza, dell'imprenditorialità e dell'innovazione. I suoi lavori più recenti includono:

• The Experimental Nature of New Venture Creation: Capitalizing on Open Innovation 2.0 (Springer, 2013)
• Stories of Innovation for the Millennial Generation: The Lynceus Long View (Palgrave Macmillan, 2013)
• The Role of Creative Ignorance: Portraits of Path Finders and Path Creators (Palgrave Macmillan, 2015)
• Grand Transformation Towards an Entrepreneurial Economy: Exploring the Void (Emerald Group Publishing, 2015)
• Entrepreneurial Renaissance: Cities Striving Towards an Era of Renaissance and Revival (Springer, 2017)
• Exploring the Culture of Open Innovation: Towards an Altruistic Model of Economy (Emerald Group Publishing, 2018)
• Il Bazar delle Follie: Pensieri sull'Italia nell'età della conoscenza (DuePuntoZero di Ad Maiora Editoria, 2018)