Mario Adorati
Quick Facts
Biography
Mario Adorati | |
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Nascita | Castelplanio (Ancona), 5 ottobre 1926 |
Morte | Bellaria-Igea Marina, 1996 |
Luogo di sepoltura | Bellaria-Igea Marina |
Dati militari | |
Paese servito | |
Forza armata | Esercito italiano all'epoca |
Arma | Arma dei Carabinieri |
Grado | Appuntato |
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Mario Adorati (Castelplanio, 5 ottobre 1926 – Bellaria-Igea Marina, 1996) è stato un carabiniere italiano, insignito di medaglia d'oro al valor civile.
Biografia
Arruolatosi come allievo Carabiniere nel 1946 frequentò il corso presso la Legione Allievi Carabinieri. Nel corso della sua carriera militare ha prestato servizio in numerosi reparti nel Centro, in Nord e nel Sud Italia. Destinato all'inizio degli anni Sessanta alla Stazione Carabinieri di Bellaria-Igea Marina vi rimase sino all'inizio degli anni Ottanta terminando il proprio servizio presso il Comando Legione Carabinieri di Bologna. Morto nel 1996 per cause naturali è stato sepolto nel cimitero di Bellaria-Igea Marina.
Nel corso delle iniziative promosse per celebrare il bicentenario di fondazione dell'Arma dei Carabinieri, il 17 luglio 2014 nella chiesa di San Martino di Bordonchio in Bellaria-Igea Marina si è tenuta una messa in memoria dell'Appuntato Mario Adorati a cui ha preso parte il Comandante della Legione Carabinieri "Emilia-Romagna, il Generale di Brigata Antonio Paparella, i vertici dell'Arma della provincia di Rimini, il sindaco della località balneare e l'Associazione Nazionale Carabinieri insieme ai familiari del militare scomparso. A seguire, un picchetto armato ha reso gli onori militari nella deposizione di un simbolo floreale alla tomba del decorato.
Onorificenze
«Informato che due individui stavano consumando un furto su un'autovettura interveniva prontamente e affrontava i malfattori che, per sottrarsi alla cattura, tentavano la fuga con la automobile. Coraggiosamente si aggrappava ad una portiera, che riusciva ad aprire, del mezzo in fuga e, benché gravemente ferito per lo impatto contro ostacoli fissi verso i quali si dirigevano i malviventi per farlo desistere dall'azione, faceva egualmente perdere al guidatore il controllo del veicolo che si fermava. Immobilizzava quindi ed arrestava uno dei due delinquenti e consentiva la cattura del complice e di un altro ricercato. Luminoso esempio di alto senso del dovere, di elevato spirito di sacrificio e di sprezzo del pericolo. 17 luglio 1976 - Bellaria-Igea Marina. Decreto del Presidente della Repubblica» |