Luigi Moneta
Quick Facts
Biography
Luigi Moneta (Milano, 7 marzo 1870 – Roma, 10 marzo 1964) è stato un attore italiano.
Biografia
Si sa poco della vita, ma anche della carriera, di questo attore milanese che ha lavorato davanti e dietro la macchina da ripresa; nel cinema italiano il primo film dove viene accreditato con sicurezza è nel periodo del muto, nel 1921, quando aveva già 51 anni, in una pellicola prodotta dalla Tespi Film e diretta da Mario Corsi, La scimitarra di Barbarossa. Dopo altri due cortometraggi rientra sul grande schermo nel periodo sonoro addirittura nel secondo dopoguerra, nel 1950 (quindi a ben 80 anni; con ogni probabilità si tratta del debutto in età più avanzata che si ricordi) ricoprendo generalmente ruoli di nonno. Appare in nove film fino al 1957, lo si può sentire nel suo accento meneghino in Miseria e nobiltà dove interpreta il portiere del teatro, ed interpreta inoltre il padre di Antonio Caccavallo (Totò) in Totò e Carolina di Mario Monicelli, doppiato da Lauro Gazzolo.
Ne Il cappotto è colui che da i soldi necessari a Renato Rascel per comprare il cappotto, ne Il generale Della Rovere è l'anziano al quale De Sica chiede ancora soldi davanti alla Caserma. Quindi ricompare nel 1961, quando aveva 91 anni, nella parte del saggio in Maciste alla corte del Gran Khan e per altri ruoli in due pellicole. In occasione del suo 94º compleanno oltre ai "Pionieri del Cinema" di cui era, il portabandiera, intervennero anche un fotografo ed un giornalista dell'AGI al quale raccontò alcuni dettagli di quando fece parte della prima troupe che portò la cinepresa in Africa, insieme a Enrico Guazzoni. Morirà dopo tre giorni dall'evento, ultimo a dargli l'estremo saluto Alessandro Blasetti; che arrivato in ritardo fece riaprire la cassa per poterlo sollevare ed abbracciare. Sposato con Rosa Perego, attrice teatrale che comparve in poche pellicole, figlia di Giacinto Perego che lavorò con Edoardo Ferravilla, era il padre delle attrici Vittorina, Lidia e Gina, la terza caratterista che iniziò la carriera cinematografica nel periodo muto, talvolta accreditata come Gina Moneta Cinquini, è la madre di Roberto, Renato e Jole Cinquini; i primi due montatori cinematografici, la terza capo sartoria del centro di Produzione Rai di Roma a partire dagli anni '60. Era inoltre zio di Mario Volpicelli e nonno di Barbara Volpicelli, entrambi attori.