Luigi Malabarba
Quick Facts
Biography
Luigi Malabarba detto Gigi (Gaggiano, 8 dicembre 1951) è un sindacalista e politico italiano.
Biografia
Dopo aver ottenuto la maturità scientifica ha frequentato la facoltà di Lettere e filosofia. Dopo aver svolto per qualche tempo l'attività di corrispondente per la RAI, è stato assunto come operaio presso la fabbrica dell'Alfa Romeo di Arese, rimanendovi occupato a tempo pieno fino al 1998, quando la sua attività si è concentrata sul sindacato: dopo aver aderito alla CGIL è divenuto dirigente prima della FIOM lombarda e poi coordinatore nazionale del SinCobas.
Durante gli anni Ottanta ha coniugato l'impegno sindacale con l'impegno di solidarietà verso le lotte di liberazione in America Latina, fondando la rivista Quetzal. Nel 1995 ha pubblicato un libro, Dai Cobas al sindacato, con prefazione a firma di Fausto Bertinotti.
Da sempre profondo ammiratore del politico russo Lev Trotsky, inizia a militare tra i Cristiani per il Socialismo, nel 1983 è già in Democrazia Proletaria, poi entra a far parte della Lega comunista rivoluzionaria IV internazionale (LCR) di Livio Maitan, che nel 1989 confluisce in DP, e con essa in Rifondazione Comunista. Dopo la candidatura con il PRC alle Elezioni europee del 1999 quando ottiene 8.895 preferenze nella circoscrizione nord-occidentale, con Malabarba viene eletto Senatore nel 2001 ed è Capogruppo di Rifondazione Comunista al Senato della Repubblica durante la XIV Legislatura. Nel luglio 2001, durante il G8 di Genova, visse da vicino i fatti della scuola Diaz, trovandosi fuori dall'edificio poco dopo l'irruzione della polizia: su tale tema, negli anni, ha presentato vari atti parlamentari e scritto diversi articoli.
Ammiratore del Subcomandante Marcos, egli è ispiratore e presidente di molte associazioni pacifiste ed umanitarie. Altra opera di Malabarba è Il salario sociale, in cui enuncia in chiave marxista un programma di azione del movimento di lotta contro la disoccupazione. Nella XIV Legislatura è stato anche membro del Comitato Parlamentare di Controllo sui Servizi Segreti.
Nel 2005 in occasione del Congresso Nazionale di Rifondazione Comunista è stato il primo firmatario della 4ª mozione Un'altra Rifondazione è possibile che ottenne il 6,5% dei consensi e che poi si costituì in area programmatica con il nome di Sinistra Critica.
Rieletto nella XV legislatura al Senato della Repubblica, nella circoscrizione Liguria, ha rassegnato le dimissioni il 19 luglio 2006, dovute alla sua decisione, assunta prima della candidatura, di favorire l'avvicendamento con Haidi Giuliani nella data simbolica del 20 luglio, ricorrenza della morte del figlio Carlo. Nella seduta pomeridiana del 19 luglio, l'Assemblea del Senato della Repubblica, con votazione a scrutinio segreto, ha respinto le sue dimissioni volontarie, convalidate solo nella seduta dell'11 ottobre 2006, con 186 voti favorevoli e 106 contrari.
Alla conclusione della sua esperienza senatoriale commentò:
« Haidi Giuliani mi ha fatto il regalo più grande, accettando l'avvicendamento con me al Senato. Non ce l'abbiamo fatta il 20 luglio, la data che insieme avevamo scelto, una data simbolica di quello che giustamente avevamo chiamato il nuovo movimento operaio. Ma con il voto di ieri possiamo essere certi che si rafforza anche nelle istituzioni la battaglia per ottenere verità e giustizia per Genova e per i mille casi di ordinaria repressione quotidiana. » |
Malabarba dimettendosi da senatore è poi tornato al suo lavoro allo stabilimento Alfa Romeo di Arese. La fabbrica fu chiusa definitivamente durante il suo impiego istituzionale, quindi l'ex-senatore è stato collocato in mobilità come i suoi compagni di lavoro. Malabarba è stato uno dei principali dirigenti nazionali del movimento politico Sinistra Critica occupandosi di politiche sociali, economiche e del mondo del lavoro. Nel 2009 è stato candidato consigliere alle Elezioni provinciali di Milano per Sinistra Critica, nel collegio di Abbiategrasso.
Nel 2012 in occasione del Congresso Nazionale di Sinistra Critica è tra i firmatari del documento congressuale, a cui però una parte dell'organizzazione propone dei sostanziali emendamenti. In sede di congresso le due posizioni (documento principale ed emendamenti) si eguagliano. Dopo un anno di "convivenza", nel luglio 2013, le due aree decidono di porre fine all'esistenza di Sinistra Critica. Malabarba sceglie di aderire a Solidarietà Internazionalista e in seguito a Communia Network.
Note
Bibliografia
- Gigi Malabarba, Il salario sociale, Nuove Edizioni Internazionali, 1999
Collegamenti esterni
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