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Biography
Laura Battista (Potenza, 23 novembre 1845 – Tricarico, 9 agosto 1884) è stata una poetessa italiana.
Biografia
Nacque a Potenza da Raffaele Battista, insegnante di lettere, segretario perpetuo della Società Economica di Basilicata e consigliere provinciale di Matera e da Caterina Atella.
Il padre, autore di studi e inchieste sullo stato dell'economia agraria della provincia, era un fine latinista e autore di traduzioni e fu il primo e per molto tempo l'unico maestro di Laura. Non esistevano, infatti, in quegli anni nella provincia scuole per bambine e l'analfabetismo era del 95,3%. A 14 anni iniziò a scrivere poesie, in cui si ispirava a Giacomo Leopardiː in particolare, come afferma Giulio Natali, invece di inneggiare alla vita, prendendo occasione dalla partenza di un'amica diletta, erompe in sconsolati lamenti in cui sono manifeste riminiscenze leopardiane:
« Ahi! Pria che il sole/Torni a brillar nel firmamento, e lieti/Al nuovo dì garriscano gli augelli/tra le foglie dei mirti, irrequieta,/Balzerai tosto dalle calde piume/Dell'ostello paterno e palpitando/T'involerai per sempre all'amor mio! » |
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Nel 1870, a causa di un dissesto economico familiare dovuto, secondo i biografi, alle persecuzioni di cui fu oggetto il padre in ragione delle sue posizioni politiche, i Battista furono costretti a lasciare Potenza per Matera e Laura divenne maestra di scuola elementare. Nel 1874 fu chiamata nel Convitto Magistrale di Potenza, continuò i suoi studi privatamente e, nove anni dopo, diede l'esame di abilitazione all'insegnamento di lettere, nelle scuole predisposte per la formazione dei maestri e delle maestre. Nel 1879 a Matera fu dato alle stampe il volume dei Canti, mentre nel 1880 ottenne un posto alla scuola normale di Camerino, dove, per l'inizio dell'anno scolastico, tenne una prolusione che è anche una sintesi della sua visione della donna e della vita:
« E veramente la donna, o vilipesa o trascurata presso le nazioni rozze dì qualsivoglia età, non poteva più oltre, nello svolgimento intellettuale e morale dei popoli rimanersi addietro, quasi non fosse anch’essa creatura di Dio, destinata compagna e coadiutrice dell’uomo, e capace di aspirare al Vero, al Bello e al Grande…Non cesserò di ripetere col divino Leopardi: “Donne, da voi non poco/La Patria aspetta! A senno vostro il saggio/E il forte adopra e pensa”. E a questo proposito io vi dirò, non certo per vanità di parlarvi di me, ma per esservi sprone all’onorata palestra, come dai miei teneri anni fui naturalmente inclinata a conoscere, e mi bastarono pochissime lezioni elementari, avute in famiglia dai congiunti, per mettermi in grado di superare da me sola ogni ostacolo nel progredire studiando sui libri; ... M’ebbi però, per soverchia tenerezza del mio Genitore, avvertimenti quotidiani di non dovere studiar troppo, essendo io una donna di complessione gracile, e perché mi sarebbero toccati nel mondo, insieme all’acquistato sapere, assai disinganni! Sicché dovetti, mio malgrado, e malgrado l’arcano intuito che spingevami ad adorar l’Arte e particolarmente la Poesia, sogno delle mie notti, astro de’ miei giorni tenebrosi e dolenti, almeno in parte uniformarmi a tale temperamento... io figlia della derelitta Basilicata, derelitta per secoli d’ignominioso e degradante servaggio." » |
(Cit. in G. Caserta, Seguito dei Canti, Matera, Giannatelli, 2005, p.....) |
Ammalatasi, dovette ritirarsi dall'insegnamento nei primi anni 1880 stabilendosi a Tricarico con il marito Giuseppe Lizzadri, al quale diede molti figli. A Tricarico, la Battista morì nel 1884 a trentotto anni; la sua tomba andò distrutta negli anni Ottanta del Novecento.
Opere
A quindici anni, nel 1860, Laura Battista pubblicò la sua prima opera, una poesia dedicata alla madre (in cui è evidente, secondo Natali, l'imitazione leopardiana) dal titolo All'usignolo in Fior di ginestra, un'antologia di poeti lucani e nel 1869 pubblicò il dramma storico in tre atti Emmanuele de Deo.
Fu autrice di poesie patriottiche, risorgimentali, e intrattenne rapporti epistolari con Giosuè Carducci, Aleardo Aleardi e altri ed Aleardi, anzi, ebbe a dire: "Ella ha avuto il coraggio di toccare un argomento che brucia, le donne greche cantavano l'amore: le nostre hanno a cantar la Patria, i suoi fremiti, i suoi gemiti, le sue speranze, le sue glorie".
Nel 1879 pubblicò la sua prima raccolta di poesie, con il titolo Canti, per i tipi di Conti, a Matera, cui seguì, nel 1883, un Seguito.
Note
Bibliografia
- Maria Teresa Imbriani, Appunti di Letteratura lucana, Potenza, Consiglio Regionale della Basilicata, 2000.
- Annamaria Andreoli-Maria Teresa Imbriani, Poeti neoclassici dell'Ottocento, Roma, Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, 2004.
- Giovanni Caserta, Laura Battista. Seguito dei Canti, Matera, Giannatelli, 2005.
Collegamenti esterni
Controllo di autorità | VIAF: (EN) 89102779 · SBN: IT\ICCU\BASV\035210 · ISNI: (EN) 0000 0000 6172 2681 · BAV: ADV10305037 |
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