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Laura Battista
Italian poet

Laura Battista

The basics

Quick Facts

Intro
Italian poet
Places
was
Work field
Gender
Female
Place of birth
Potenza, Province of Potenza, Basilicata, Italy
Place of death
Tricarico, Province of Matera, Basilicata, Italy
Age
38 years
The details (from wikipedia)

Biography

Laura Battista (Potenza, 23 novembre 1845 – Tricarico, 9 agosto 1884) è stata una poetessa italiana.

Biografia

Nacque a Potenza da Raffaele Battista, insegnante di lettere, segretario perpetuo della Società Economica di Basilicata e consigliere provinciale di Matera e da Caterina Atella.

Il padre, autore di studi e inchieste sullo stato dell'economia agraria della provincia, era un fine latinista e autore di traduzioni e fu il primo e per molto tempo l'unico maestro di Laura. Non esistevano, infatti, in quegli anni nella provincia scuole per bambine e l'analfabetismo era del 95,3%. A 14 anni iniziò a scrivere poesie, in cui si ispirava a Giacomo Leopardiː in particolare, come afferma Giulio Natali, invece di inneggiare alla vita, prendendo occasione dalla partenza di un'amica diletta, erompe in sconsolati lamenti in cui sono manifeste riminiscenze leopardiane:

« Ahi! Pria che il sole/Torni a brillar nel firmamento, e lieti/Al nuovo dì garriscano gli augelli/tra le foglie dei mirti, irrequieta,/Balzerai tosto dalle calde piume/Dell'ostello paterno e palpitando/T'involerai per sempre all'amor mio! »
()

Nel 1870, a causa di un dissesto economico familiare dovuto, secondo i biografi, alle persecuzioni di cui fu oggetto il padre in ragione delle sue posizioni politiche, i Battista furono costretti a lasciare Potenza per Matera e Laura divenne maestra di scuola elementare. Nel 1874 fu chiamata nel Convitto Magistrale di Potenza, continuò i suoi studi privatamente e, nove anni dopo, diede l'esame di abilitazione all'insegnamento di lettere, nelle scuole predisposte per la formazione dei maestri e delle maestre. Nel 1879 a Matera fu dato alle stampe il volume dei Canti, mentre nel 1880 ottenne un posto alla scuola normale di Camerino, dove, per l'inizio dell'anno scolastico, tenne una prolusione che è anche una sintesi della sua visione della donna e della vita:

« E veramente la donna, o vilipesa o trascurata presso le nazioni rozze dì qualsivoglia età, non poteva più oltre, nello svolgimento intellettuale e morale dei popoli rimanersi addietro, quasi non fosse anch’essa creatura di Dio, destinata compagna e coadiutrice dell’uomo, e capace di aspirare al Vero, al Bello e al Grande…Non cesserò di ripetere col divino Leopardi: “Donne, da voi non poco/La Patria aspetta! A senno vostro il saggio/E il forte adopra e pensa”. E a questo proposito io vi dirò, non certo per vanità di parlarvi di me, ma per esservi sprone all’onorata palestra, come dai miei teneri anni fui naturalmente inclinata a conoscere, e mi bastarono pochissime lezioni elementari, avute in famiglia dai congiunti, per mettermi in grado di superare da me sola ogni ostacolo nel progredire studiando sui libri; ... M’ebbi però, per soverchia tenerezza del mio Genitore, avvertimenti quotidiani di non dovere studiar troppo, essendo io una donna di complessione gracile, e perché mi sarebbero toccati nel mondo, insieme all’acquistato sapere, assai disinganni! Sicché dovetti, mio malgrado, e malgrado l’arcano intuito che spingevami ad adorar l’Arte e particolarmente la Poesia, sogno delle mie notti, astro de’ miei giorni tenebrosi e dolenti, almeno in parte uniformarmi a tale temperamento... io figlia della derelitta Basilicata, derelitta per secoli d’ignominioso e degradante servaggio." »
(Cit. in G. Caserta, Seguito dei Canti, Matera, Giannatelli, 2005, p.....)

Ammalatasi, dovette ritirarsi dall'insegnamento nei primi anni 1880 stabilendosi a Tricarico con il marito Giuseppe Lizzadri, al quale diede molti figli. A Tricarico, la Battista morì nel 1884 a trentotto anni; la sua tomba andò distrutta negli anni Ottanta del Novecento.

Opere

A quindici anni, nel 1860, Laura Battista pubblicò la sua prima opera, una poesia dedicata alla madre (in cui è evidente, secondo Natali, l'imitazione leopardiana) dal titolo All'usignolo in Fior di ginestra, un'antologia di poeti lucani e nel 1869 pubblicò il dramma storico in tre atti Emmanuele de Deo.

Fu autrice di poesie patriottiche, risorgimentali, e intrattenne rapporti epistolari con Giosuè Carducci, Aleardo Aleardi e altri ed Aleardi, anzi, ebbe a dire: "Ella ha avuto il coraggio di toccare un argomento che brucia, le donne greche cantavano l'amore: le nostre hanno a cantar la Patria, i suoi fremiti, i suoi gemiti, le sue speranze, le sue glorie".

Nel 1879 pubblicò la sua prima raccolta di poesie, con il titolo Canti, per i tipi di Conti, a Matera, cui seguì, nel 1883, un Seguito.

Note

Bibliografia

  • Maria Teresa Imbriani, Appunti di Letteratura lucana, Potenza, Consiglio Regionale della Basilicata, 2000.
  • Annamaria Andreoli-Maria Teresa Imbriani, Poeti neoclassici dell'Ottocento, Roma, Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, 2004.
  • Giovanni Caserta, Laura Battista. Seguito dei Canti, Matera, Giannatelli, 2005.

Collegamenti esterni

Controllo di autoritàVIAF: (EN89102779 · SBN: IT\ICCU\BASV\035210 · ISNI: (EN0000 0000 6172 2681 · BAV: ADV10305037
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