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Italy
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Giorgio Aiazzone
Italian entrepreneur

Giorgio Aiazzone

The basics

Quick Facts

Intro
Italian entrepreneur
Places
Work field
Gender
Male
Place of birth
Tollegno, Italy
Place of death
Sartirana Lomellina, Italy
Age
39 years
Awards
Equestrian Order of the Holy Sepulchre
 
The details (from wikipedia)

Biography

Giorgio Aiazzone

Giorgio Aiazzone (Tollegno, 3 aprile 1947 – Sartirana Lomellina, 6 luglio 1986) è stato un imprenditore e personaggio televisivo italiano, fondatore dell'omonima impresa.

Imprenditore di successo in Italia nel settore dell'arredamento, ha ottenuto una vasta popolarità negli anni ottanta grazie alle emergenti emittenti televisive locali nate in quell'epoca, sulle quali promuoveva la sua azienda andando personalmente in video e sfruttando degli slogan semplici ed efficaci, rimasti nell'immaginario collettivo degli italiani anche in seguito alla sua morte. È considerato uno dei pionieri delle televendite e dell'utilizzo della televisione per scopi pubblicitari.

Biografia

I primi anni

Giorgio Aiazzone nacque a Tollegno il 3 aprile 1947. Suo padre, Mario Giuseppe, era un artigiano attivo nella produzione di mobili in legno. Dopo avere conseguito il diploma da geometra Giorgio incominciò ad occuparsi della promozione dei prodotti dell'azienda familiare presso i punti vendita del Biellese. Dal matrimonio con Rosella Piana (anche lei di origini biellesi e figlia di un industriale della zona) ebbe tre figli. Negli anni settanta Aiazzone continuò a lavorare nel campo della produzione di mobili e vide la propria impresa crescere rapidamente e caratterizzarsi rispetto ai concorrenti per un massiccio uso della pubblicità televisiva.

Il successo

Da una dimensione locale, incentrata in particolare sulla collaborazione con Telebiella, la promozione televisiva dei prodotti aziendali si estese prima ad altre emittenti locali dell'Italia settentrionale e in seguito a tutto il paese. Il successo dell'operazione era basato sull'efficacia degli slogan, su un'attenta scelta dei testimonial (spesso curata personalmente dallo stesso Aiazzone) e su formule di acquisto innovative quali il regalo senza obbligo di acquisto (veniva ad esempio regalato un orologio da polso senza l'obbligo di acquistare i mobili proposti) o l'ospitalità a cena presso gli architetti dell'azienda ("sarete graditi ospiti degli architetti a Biella").

A partire dal 1983 si consolidò la collaborazione con Guido Angeli che, oltre a registrare numerosi spot e a condurre quotidianamente aste televisive e televendite per il mobilificio, curava anche il look di Giorgio Aiazzone. L'attività del mobilificio si amplia e Aiazzone acquisì alcune emittenti televisive locali. Nel frattempo vennero aperti grandi punti vendita (Città del Mobile) in molte località italiane e il fatturato crebbe fino a raggiungere i 60 miliardi di lire.

Morte

Tra le passioni dell'imprenditore c'era quella per il volo, che si traduceva spesso in rapidi viaggi in compagnia di amici e familiari su aerei leggeri noleggiati per l'occasione. Il 6 luglio 1986, al ritorno a Biella dall'aeroporto di Massa, il Piper PA-34 Seneca II marche I-APAM, noleggiato da Aiazzone, decollato pur con previsioni che davano forte maltempo, tenta una deviazione sulla Lomellina, ma perde il contatto radio mentre in zona imperversano forti temporali. Le condizioni meteorologiche proibitive causano la perdita di controllo del velivolo, che precipita avvitandosi su sè stesso nei pressi di Sartirana Lomellina, subendo forti danni strutturali durante la caduta. Aiazzone e l’altro passeggero, Clelia Allegretti, magistrato e amica di famiglia, vengono sbalzati fuori dalla lacerazione della fusoliera e i loro resti saranno ritrovati distanti dal relitto; il corpo senza vita del pilota, Giacomo Ramella Cravaro, sarà ritrovato ancora allacciato alle cinture di sicurezza, in ciò che resta dell’aereo incendiatosi dopo l’impatto su cavi dell’alta tensione.

In memoria di Aiazzone, la sera del 15 luglio, Guido Angeli tenne un'orazione funebre televisiva di ottanta minuti sull'emittente Rete A riprendendo, al centro dello studio televisivo, una sedia vuota investita da un fascio luminoso. La trasmissione fu giudicata eccessiva e vagamente macabra ma ebbe un grande impatto sul pubblico e divenne a suo modo un caso di studio tra gli esperti di mass media. La sera prima, anche Wanna Marchi, pur avendo condotto in compagnia della figlia Stefania Nobile una trasmissione in onore di Aiazzone, si scagliò contro l'editore dell'emittente, Alberto Peruzzo per averle imposto quel programma, affermando che avrebbe preferito "velare a lutto il televisore per una giornata intera".

Il corpo dell'imprenditore è sepolto al cimitero monumentale del Santuario di Oropa in una cappella progettata dall'architetto Giulio Carpano.

Sulla divisione dell'eredità di Giorgio Aiazzone si trascinò per anni una controversia giudiziaria.

Onorificenze

A Giorgio Aiazzone venne conferito l'Ordine equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme.

Bibliografia

  • Giancarlo Dotto, Alberto Piccinini, Il mucchio selvaggio, Mondadori, 2006, ISBN 88-04-53952-6.

Voci correlate

Controllo di autoritàVIAF (EN80967709 · ISNI (EN0000 0000 5826 013X · WorldCat Identities (ENviaf-80967709
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