Gennaro Maffettone
Quick Facts
Biography
Gennaro Maffettone (Napoli, 26 aprile 1918 – Oceano Atlantico, 14 luglio 1942) è stato un militare e marinaio italiano.
Pluridecorato Sottotenente di vascello della Regia Marina, appartenente alla specialità sommergibili, combatté durante la Seconda guerra mondiale. Decorato con Medaglia d'oro al valor militare alla memoria.
Biografia
Nacque a Napoli il 26 aprile 1918, figlio di Sebastiano e Lucia Menillo, a partire dall'ottobre 1936 entrò come Allievo all'Accademia Navale di Livorno, conseguendo la nomina a Guardiamarina nel gennaio 1940, imbarcandosi sulla nave da battaglia Conte di Cavour. All'atto dell'entrata in guerra dell'Italia, il 10 giugno dello stesso , fece domanda per essere assegnato alla specialità sommergibili. Accolta la richiesta fu inviato presso la base atlantica di Betasom di Bordeaux (Francia), imbarcandosi sul sommergibile Calvi, al comando bordo del capitano di corvetta Emilio Olivieri, quale prese parte all'affondamento di 5 navi mercantili, per un totale di 34.183 tsl, un probabile danneggiamento di un sesto mercantile di 10.000 tsl, ed al danneggiamento di un settimo mercantile.
L'ultima missione
Il 2 luglio 1942 il sommergibile Calvi partì per la sua ultima missione, al comando del capitano di fregata Primo Longobardo.. Il 14 luglio l'unità si mise alla ricerca del convoglio «SL. 115» (Sierra Leone-Regno Unito con quattro unità di scorta); lo avvistò nella serata del giorno successivo ma fu rilevato dal radar delle navi britanniche, una delle quali, lo sloop-of-war Lulworth (l'ex cutter della USCG Chelan da 1.500 t) , lo attaccò costringendolo all'immersione rapida a 90 metri. Le tre successive scariche di bombe di profondità provocarono seri danni al Calvi, che sprofondò sino a circa 200 metri sbandato ed in via di allagamento, rischiando la distruzione: il comandante Longobardo ordinò allora l’emersione per tentare di reagire coi cannoni ed intanto allontanarsi. Il sommergibile fu illuminato dai proiettori e le mitragliere del Lulworth falcidiarono i serventi del cannone poppiero del Calvi, che reagì lanciando due siluri con i tubi di poppa, ma inutilmente; la nave inglese cercò di speronare il sommergibile e la terza volta ne distrusse l’elica sinistra, bloccandolo. A quel punto, con il sommergibile immobilizzato e in fiamme ed i cannoni ormai funzionanti a fatica, il comandante Longobardo ordinò di autoaffondare ed abbandonare il sommergibile, ma subito dopo fu ucciso, assieme all'ufficiale di rotta, sottotenente di vascello Guido Bozzi, da una scarica di mitragliatrice.
Poco dopo morì anche lui, colpito da una cannonata, mentre stava dirigendo il tiro del cannone poppiero. Il suo corpo non venne più trovato. Il sommergibile scomparve sotto la superficie alle 00.27 del 15 luglio, a circa 480 miglia al sud dell'Isola San Miguel delle Azzorre, portando con sé più di metà dell'equipaggio.
A lui e al comandante Primo Longobardo furono concesse la Medaglia d'oro al valor militare alla memoria, mentre alla memoria del capitano GN Aristide Russo e del 2° capo Pietro Bini fu invece conferita la Medaglia d'argento.
Onorificenze
Medaglia d'oro al valor militare | |
«Giovane ufficiale imbarcato a domanda sin dall'inizio delle ostilità su sommergibile oceanico, si distingueva per slancio, capacità e sereno coraggio durante numerose e lunghe missioni di guerra spesso coronate da successo.Compiva sempre a bordo della stessa unità, prima in qualità di Ufficiale di Rotta e quindi come Ufficiale in seconda, circa ottomila ore di moto, con un totale di naviglio avversario affondato di 62.680 tonnellate. Nel corso di attacco a convoglio fortemente scortato, l'unità veniva avvistata e sottoposta a dura caccia da parte di forze preponderanti. Costretta ad emergere per i gravi danni subiti, impegnava impari ed aspro combattimento in superficie contro l'unità attaccante reagendo con il fuoco di tutte le sue armi e con i siluri. Caduto il Comandante e falcidiata la maggior parte degli uomini in coperta, mentre l'unità più volte colpita era in preda ad incendio, con mirabile spirito aggressivo seguitava a dirigere il tiro del pezzo di poppa incitando l'equipaggio alla resistenza estrema, fino a che mortalmente colpito dal ravvicinato e nutrito fuoco avversario, scompariva in mare dopo aver dato tutto se stesso per la grandezza della Patria.» |
Medaglia di bronzo al valor militare | |
«Ufficiale imbarcato su sommergibile oceanico, in missione di guerra in Atlantico, coadiuvava con entusiasmo, coraggio e noncuranza del pericolo, il comandante nell'affondamento di cinque navi mercantili nemiche per oltre 47.000 tonnellate di stazza.» — Oceano Atlantico, 5 marzo -29 aprile 1942 — Regio Decreto 17 agosto 1942. |
Croce di guerra al valor militare | |
«Imbarcato su sommergibile, nel primo anno del conflitto 1940-1943 partecipava a numerose, dure missioni di guerra in acque fortemente contrastate dall'avversario. In ogni circostanza dimostrava sereno coraggio ed elevato sentimento del dovere.» — Mediterraneo, Atlantico, 10 giugno 1940-9 giugno 1941. |
Croce di guerra al valor militare | |
«Ufficiale in 2ª di sommergibile, animato da costante volontà combattiva ed alto spirito di sacrificio, nel terzo anno del conflitto 1940-1943 partecipava a rischiosa missione di guerra in acque aspramente contrastate dall'avversario. Scompariva in mare in seguito all'affondamento, in combattimento, della propria unità, lasciando esempio di elevato sentimento del dovere.» — Atlantico, 10 giugno-15 luglio 1942. |