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Francesco Ferro Milone
Italian neuroscientist

Francesco Ferro Milone

The basics

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Intro
Italian neuroscientist
Places
Work field
Gender
Male
Place of birth
Turin, Italy
Age
98 years
The details (from wikipedia)

Biography

Francesco Ferro Milone (Torino, 26 agosto 1926) è un neurologo, neuroscienziato e chirurgo italiano.

Biografia

Nasce il 26 agosto 1926 a Torino, figlio di Cesare Ferro Milone, docente di disegno e poi Presidente dell’Accademia Albertina di Torino, e di Andreina Gritti, studentessa di Filosofia presso la Facoltà di Filosofia e Matematica dell’Università di Torino.

Dal 1932 al 1938 frequenta la scuola elementare Don Bosco e dal 1938 frequenta il Liceo classico “Massimo D’Azeglio a Torino e poi il Liceo classico “Arnaldo da Brescia” a Brescia, per sfuggire ai continui bombardamenti di Torino e per seguire la madre, sfollata a Roè-Volciano (BS) nella casa della famiglia Gritti-Tracagni della quale era originaria. Il 2 giugno 1944 consegue il diploma di maturità classica.

Viaggia frequentemente tra Roè-Volciano e Torino in treno, a piedi, In bicicletta, tra le macerie e la distruzione della Seconda Guerra Mondiale, in compagnia di soldati italiani della Repubblica di Salò, soldati tedeschi di occupazione e partigiani, cercando di mantenere un contatto con i due fratelli più vecchi, Marco e Andrea, militari fino all’ 8 settembre e poi nella Resistenza (Andrea Ferro Milone fu vicecomandante nelle SAP, catturato e imprigionato dai fascisti nel dicembre 1944 e liberato poco prima del 25 aprile 1945).

Il 1 novembre 1944 si iscrive alla Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Torino e il 15 luglio del 1950 consegue la laurea in Medicina e Chirurgia, discutendo una tesi sperimentale preparata all’Istituto di Fisiologia dell’Università (Direttrice Ordinaria Anna Maria Di Giorgio) dal titolo: “Riflessi da ipossia nella diminuita eccitabilità del centro respiratorio bulbare”, poi pubblicata sul Bollettino della Società Italiana di Biologia Sperimentale (27 gennaio 1951) e sul suo omologo in lingua tedesca).

Dopo aver prestato servizio di leva alla Scuola Militare Alpina di Aosta, il 1 novembre del 1952 viene nominato Assistente Volontario presso la Cattedra di Clinica Delle Malattie Nervose e Mentali del’Università di Torino (Direttore Prof. Dino Bolsi).

Si dedica in particolare alla Neurochirurgia appena costituita (Direttore Prof. Paolo Emilio Maspes) con funzioni di assistente operatorio ed elettroencefalografista. Partecipa ai primi interventi eseguiti in Italia di chirurgia mediante lobotomia del lobo temporale per il trattamento delle forme gravi di epilessia resistenti agli anti-epilettici.

Nello stesso anno consegue la Specializzazione in Neurologia e Psichiatria (70/70) discutendo la tesi: "Meccanismi extra-piramidali nella patogenesi dei movimenti coreoatetosici" (vedi Bibliografia).

Il 1 novembre 1957 viene nominato Assistente Straordinario alla cattedra di Malattie Nervose e Mentali dell’Università di Torino (Direttore Prof. Dino Bolsi).

L'anno successivo, il 1 novembre 1958, viene nominato Assistente Straordinario e l’anno successivo superato il concorso pubblico diventa Ordinario con funzioni di Aiuto presso la Clinica delle Malattie Nervose e Mentali dell’Università di Siena (Direttore Prof. Giuseppe Gomirato).

Con il trasferimento, molto sofferto, alle sue funzioni di Aiuto presso la Clinica delle Malattie Nervose e Mentali di Siena si aggiunge il ruolo di primo operatore nella sala operatoria neurochirurgica di Arezzo (Direttore dell’Ospedale Neurologico-Neuropsichiatrico, Prof. Marino Benvenuti) dove viene invitato a formare un primo Nucleo di Neurochirurgia Stereotassica. Nel frattempo consegue la Specializzazione in Neurochirurgia presso la Clinica Chirurgica dell’Università di Torino (Direttore Prof. Achille Mario Dogliotti).

Nel 1959 realizza ad Arezzo il primo Centro di Neurochirurgia Stereotassica in Italia. L’obiettivo è quello di individuare nella profondità del cervello umano i luoghi dove si ritiene che abbiano origine le scariche epilettiche. Questa tecnica innovativa permette di introdurre attraverso piccoli fori di trapano, effettuati in anestesia locale, alcuni aghi elettrodi con funzione sia di registrazione che terapeutica (elettrolisi).

Presso il Centro di Neurochirurgia Stereotassica di Arezzo, dove opera con il contributo fondamentale dell'elettro-encefalografista Franco Angeleri (poi Direttore di Clinica delle Malatie Nervose e Mentali dell’Università di Ancona) e del neuroradiologo Silvano Parigi, porta a compimento oltre seicento esplorazioni cerebrali profonde (talamo, corpo striato, corteccia entorinale, amigdala ecc.) a mezzo di infissione di aghi-elettrrodi a dimora, seguite in casi selezionati da elettrolisi terapeutica circoscritta, senza mai registrare alcun incidente operatorio o post-operatorio.

I risultati di questo lavoro sono contenuti in un supplemento monografico della Rivista di Neurobiologia pubblicata dall’Istituto di Biologia Generale dell’Università degli Studi di Perugia (Vol.VII, Fasc.4, pag. 900-1004, 1961) avente il titolo: "Contributi di Fisiopatologia cerebrale a mezzo di esplorazioni stereotassiche e demolizioni stereotassiche nell’uomo”, contemporaneo a una pubblicazione in lingua inglese avente il titolo: "Electrical activity and reactivity of the rhinencephalic, pararhinrncephalic and thalamic strutures: prolonged implantation of electrodes in man.", (EEG Clin.Neurophysiol.16,100-129, 1964). Si tratta di un lavoro più volte citato nel volume “Electroencephalography” di Niedermeyer E. e L. Da Silva (Williams & Williams, Baltimore/US, 1999, pg. 721).

Nel 1962 si trasferisce all’Università di Pisa sulle orme del Prof. Giuseppe Gomirato, che aveva vinto la cattedra di Ordinario di Neurologia di quella Università. Pur continuando a dirigere il Centro di Neurochirurgia Stereotassica di Arezzo, si dedica principalmente all’insegnamento della neurologia e agli strumenti diagnostici collaterali, quali l'elettroencefalografia e l'elettromiografia. Svolge incarichi accademici presso la Scuola di Specializzazione in Malattie Nervose e Mentali (1962-1968) (XXXXX) e con un incarico in Neuropsichiatria infantile.

Nel 1963 con concorso ministeriale consegue la Libera Docenza in Neurochirurgia e nel 1966 quella in Clinica delle Malattie Nervose e Mentali presso l'Università di Pisa (entrambe confermate con decreto ministeriale e depositate), poi dal 1972 presso l’Università di Verona.

Il 15 Novembre 1969 vince il concorso per primario di Neurologia dell’Ospedale Civile di Vicenza e lì applica e perfeziona la propria esperienza clinica ed elettro-encefalo-mio-grafica fino al pensionamento nel 1993, per sopraggiunti limiti di età.

Dopo il 1993 prosegue l’attività professionale e di ricerca con particolare riguardo all’elettro-encefalografia, presso l’Istituzione“Centro Alzheimer” di Villa Rota Barbieri del Comune di Vicenza e presso l’Istituzione non profitProsenectute (Ente Morale con Decreto Regionale n° 4060 del 14-07-1987), costituendo con i Prof. Adolfo Porro, geriatra, il Dott.Franco Binda, geriatra e il Prof.Tullio Minelli, docente ordinario di Matematica presso l’Istituto di Fisica “Galileo Galilei” dell’Università di Padova, un gruppo di ricerca nel campo dell’analisi nonlineare dell’elettro-encefalogramma, applicato in particolare alle problematiche dell’invecchiamento cerebrale. Da questa attività, con il contributo essenziale del prof.Tullio Minelli, scaturiscono cinque tesi di laurea e una di dottorato tra il 1997 e il 2013.

Nel periodo 2004-2008 il medesimo gruppo di ricercatori svolge una ricerca su un campione di soggetti reclutati nel Centro Diurno Alzheimer di Villa Rota-Barbieri e su un campione più ampio in tutta la Provincia di Vicenza. In totale vengono sottoposti a screening psicologico ed elettroencefalogramma 640 soggetti, maschi e femmine nel range 65-85 anni, con protocollo di studio approvato dal Comitato Etico dell’Ordine Provinciale dei Medici di Vicenza il 2 gennaio 2004, e dal Comitato Etico del SSN-USL n°6. Vicenza il 26 luglio 2004. Per la diagnosi e le procedure di reclutamento dei pazienti affetti da malattia di Alzheimer (AD) sono stati seguiti i criteri suggeriti dalla Società Italiana di Neurologia.

Scopo di tale attività è verificare se esistano meccanismi di stimolazione più efficaci di altri nel favorire il recupero delle funzionalità perdute dal cervello. In questa fase i ricercatori scoprono casualmente che, somministrando ai pazienti una Stimolazione Luminosa Intermittente (d’ora in poi SLI) durante l’esecuzione dell’elettroencefalogramma, si verifica nei soggetti anziani una risposta più ampia (sincronizzazione) delle onde alfa, rispetto alla popolazione di controllo. I risultati della ricerca mostrano come la differenza in risposta spettrale tra EEG stimolato con SLI e non stimolato sia, per la luce LED a 650 nm e con frequenze comprese tra 8 e 13 Hz, molto significativa (p<0,001) nei soggetti affetti da decadimento cognitivo medio lieve (MCI) e al contrario poco significativa nei soggetti normali e nei dementi AD (2).

Il decadimento cognitivo è stato valutato parallelamente mediante il test di Rivermead, mostrando le stesse variazioni osservate per l’EEG, ossia una differenza tra punteggio prima e dopo la stimolazione significativa (p<0,05) nei soggetti MCI e non significativa nei soggetti AD. In particolare il trattamento con SLI, inizialmente arresta il decadimento delle funzioni mnesiche e dopo 12 mesi produce un graduale miglioramento dei punteggi totali dei test, mentre per il gruppo di controllo si evidenzia un significativo e progressivo peggioramento.

Successivamente si è osservato che le variazioni in ampiezza-frequenza, quantificate mediante la determinazione della densità spettrale di potenza di Fourier su epoche EEG di 10 s, campionati a 1024 Hz (EEG quantitativo) sono più marcate con lunghezze d’onda maggiori (luce rossa) e meno marcate con lunghezze d’onda minori (luce blu).

In conclusione, la correlazione tra ritmo alfa e funzioni cognitive è stata ipotizzata fin dai primi studi dell’elettroencefalogramma oltre 50 anni fa, ma la conferma è venuta solo in questi ultimi venti anni. D’altra parte il fenomeno della sincronizzazione, inteso come fenomeno “cooperativo” tra le cellule nervose, sta alla base di gran parte delle operazioni cognitive del nostro cervello. Recenti ricerche dimostrano inoltre come il ritmo alfa, quale indice di attività talamo-corticale, sia correlato con la memoria di lavoro, attraverso fenomeni di inibizione, documentati sia con l’EEG che con la Risonanza Magnetica Funzionale (fMRI). Questo aspetto della memoria, suggerisce che il degrado cognitivo degli anziani, nei compiti di memoria, almeno in una fase iniziale, non derivi da un impoverimento generale delle capacità cognitive, ma piuttosto da un indebolimento selettivo dei meccanismi di soppressione e inibizione di stimoli irrilevanti che giocano un ruolo fondamentale nelle fasi di codifica, immagazzinamento e recupero delle informazioni.

A queste considerazioni bisogna aggiungere l’importanza che ricopre lo stimolo visivo nel contesto dell’economia generale del nostro cervello. Tale stimolo risulta essenziale nella sintesi dei fattori trofici (BDNF Brain-derived neurotrophic factor), che sono indispensabili per la crescita e la differenziazionedei neuroni e delle sinapsi.

In questo contesto le osservazioni svolte e l’analisi dei risultati ottenuti hanno portato a concludere che la SLI con luce monocromatica a 650 nm, centrata sulle frequenze del ritmo alfa cerebrale (8-13 Hz), può efficacemente contribuire alla prevenzione e al miglioramento delle manifestazioni patologiche di alcune malattie neuro-degenerative del cervello, che causano progressivamente diminuzione della memoria (demenza senile di diversa estrazione) e il deterioramento cognitivo. L’effetto benefico si manifesta in due modi diversi:

Effetto a breve termine: tramite i meccanismi di risonanza elettrica la SLI migliora la sincronizzazione della massa neuronale con conseguente miglioramento della memoria di lavoro e quindi delle facoltà cognitive, tale effetto si può ottenere tramite stimolazione ripetuta una o più volte al giorno per 10 minuti e per un periodo di 2-6 mesi;

Effetto a lungo termine: l’applicazione costante e prolungata nel tempo degli stimoli luminosi (trasformati dalla retina in stimoli elettrici per il cervello) favorisce lo sviluppo di nuove connessioni tra cellule cerebrali e quindi un miglioramento stabile delle funzionalità cerebrali e conseguentemente delle facoltà cognitive.

La procedura di applicazione non comporta la comparsa di effetti secondari nocivi, sia sulla retina che sul cervello, fatto salvo la principale controindicazione che ne vieta l’applicazione in presenza di predisposizione all’epilessia.

Si è osservato infine che la SLI determina, nella popolazione dei soggetti sottoposti a stimolazione prolungata (10-20 minuti al giorno per almeno 4-8 settimane), un effetto antidepressivo significativo oltre a un effetto sul ciclo sonno-veglia con regolarizzazione del riposo notturno. Osservazioni che potrebbero costituire un punto di partenza per ulteriori sviluppi del progetto.


Il progetto Mnemosline

I risultati della ricerca confluiscono nel progetto Mnemosline, con la realizzazione di un dispositivo per l'applicazione della stimolazione luminosa intermittente: si tratta di occhiali sui quali sono applicati LED che emettono impulsi luminosi con luce monocromatica a 650 nm centrata sulle frequenze del ritmo alfa cerebrale.

Gli occhiali terapeutici Mnemosline, prodotti in Italia da Telea Medical (azienda vicentina specializzata nello sviluppo e nella produzione di dispositivi medici innovativi), con un utilizzo costante consentono di ottenere risultati apprezzabili già dopo poche settimane.

LA PROPRIETA’ INTELLETTUALE a cui si fa riferimento riguarda la STIMOLAZIONE LUMINOSA INTERMITTENTE centrata sulle frequenze individuali dell’elettro-encefalogramma secondo quanto indicato nei seguenti BREVETTI (intestati F. Ferro Milone): VI2007A000313 (PROCEDIMENTO PER L’OTTIMIZZAZIONE DEI PARAMETRI DEGLI IMPULSI LUMINOSI EMESSI DA LED APPLICATI AD UN PAIO DI OCCHIALI - anche PCT) e VI2011A000285 (ELETTRODO PER ESAMI ELETTROENCEFALOGRAFICI E SUA APPLICAZIONE IN UN CASCO PORTATILE PER ESAMI ENCEFALO-GRAFICI).

La sperimentazione relativa ai brevetti è stata espletata previa AUTORIZZAZIONE dei Comitati Etici dell’Ordine dei Medici della Provincia di Vicenza (20 gennaio 2004) e del Comitato Etico dell’USL n°6 Vicenza (26 luglio 2004).

Premi e riconoscimenti

Premio Ernesto Lugaro 1961-62

Nel 1962 il suo lavoro in équipe presso il Centro di Neurochirurgia Stereotassica di Arezzo gli vale un ambito riconoscimento, il Premio Ernesto Lugaro 1961-62, con la seguente motivazione della Commissione:

"(...) Il complesso dei lavori presentati (...) può essere considerato una collana di contributi con un unico filo conduttore rappresentato dall’impiego della stereotassia per l’analisi di complessi problemi di fisiopatologia umana, sotto il profilo neurologico e psichiatrico. Essi si caratterizzano anzitutto per l’assoluta modernità dello strumento di esplorazione e di indagine adottato (...). Il gruppo unitario di pubblicazioni presentato da Angeleri, Ferro Milone e Parigi, porta un contributo assai meritevole alla conoscenza della Fisiologia e Fisiopatologia intrinseca, per la rigorosità tecnica e per il contributo che scaturisce ad esempio negli effetti della interpretazione patogenetica dell’eoilessia devono essere tenuti in primissima considerazione agli effetti del concorso al premio Ernesto Lugaro” 1961-1962” (f.to: D. Bolsi, F. Loreti, O. Pinotti, G. Gastaldi, A. Rubino).


Pubblicazioni su rivista

F. Ferro Milone, "Riflessi da ipossia nella diminuita eccitabilità del centro respiratorio bulbare", Boll. Soc. It. Biol. Sper., 27:1, 1951

F. Ferro Milone, G_B_Lussa, C.Terzuolo: "Un'ipotesi sul meccanismo dell'azione striata nei riguardi della attività elettrica cerebrale"., Neurone, 3:333-336, 1953

F. Ferro Milone, G:B:Lusso e C.Terzuolo: "Contributo sperimentale alla fisiologia del corpo striato (nucleo caudato)". Minerva Medica, 44:1-3, 1953

F. Ferro Milone, "Contributo sperimentale allo studio dei meccanismi extrapiramidali nella patogenesi dei movimenti coreo-atetosici", Rivista di Patologia Nervosa e Mentale, 76:1-6. 1955

F. Ferro Milone, G.Gomirato_ "Observations expérimentales sur le comportement de l'activité corticale spontanée et évoqué sous l'action des neuroleptiques", L'Encephale, 4:853-857, 1956

V. Bergamini, F. Ferro Milone, "Parametri del singolo potenziale di azione muscolare del muscolo miastenico. Indagine Eelettromiografica.", Archivio per le Scienze Mediche, 81:1-8, 1956

F. Ferro Milone, "Osservazioni comparative sulla evoluzione clinica dei 31 casi di astrocitomi e di glioblastomi a sviluppo prevalente nel lobo temporale", Chirurgia, 11:348-349, 1956

V. Bergamini, S. Broglia, F. Ferro Milone e L. Ravizza: "Paramentri del singolo potenziale d'azione muscolare nella distrofia muscolare progressiva miogena".Neurone, 5:1-8, 1957

F.Ferro Milone, A. Angeleri e S.Parigi: "L'attività elettrica del lobo temporale e il comportamento in rapporto a scariche postume archipalliali e amigdaloidee". Rivista di Neurobiologia, 5:477-507, 1959

F. Ferro Milone e A. Kluzer;, "Ascessi cerebrali di origine tromboflebitica da processi settici contigui". Minerva Neurochirurgica, 3:1-11, 1959.

G. Gomirato, A.Sicuro,e F. Ferro Milone, "Considerazioni anatomo-cliniche su 53 casi di metastasi del sistema nervoso centrale"Minerva Medica,50, 1-11, 1959.

G.F: Fasssina e F. Ferro Milone: "Efficacia del cortisone nel trattamento dell'edema cerebrale post-operatorio". Rivista di Patologia Nervosa e Mentale, 81:70.7165, 1960,

F. Angeleri, F. Ferro Milone e S.Parigi:, "Possibilità della Neurochirurgia Stereotassica nel trattamento della epilessia psicomotrice (primi risultati terapeutici sulle manifestazioni critiche e sui disturbi del comportamento), Rivista di Neurobiologia, 6:263-276, 1960.

F. Angeleri, F. Ferro Milone, S.Parigi: "Trattamento chirurgico stereotassico del Morbo di Parkinson (risultati ottenuti con la elettrolisi del nucleo ventrolaterale del talamo in 20 casi operati). Rivista di Neurobiologia, 6:1, 1960

F. Ferro Milone, F. Angeleri, S.Parigi:, "Impianto stereotassico di sonde multiple a dimora nell'encefalo dell'uomo a scopo diagnostico e terapeutico, Rivista di Neurobiologia, 7:157.163, 1961.

S.Parigi,F., F. Angeleri,,e F. Ferro Milone:, "Contrazioni facciali omolaterali da stimolazione dell'ippocampo nell'uomoRivista di Neurobiologia, 7:187-196, 1961.

F. Angeleri, F. Ferro Milone,S.Parigi:, "Contributi delle registrazioni profonde simultanee dal cervello umano al problema dell'elettroencefalografia della epilessia con particolare riguardo per quella del lobo temporale"Rivista di Neurobiologia, Supplemento, 6:901-1094, 1961.

F. Angeleri, F. Ferro Milone, S.Parigi: “Electrical activity and reactivity of the rhinencephalic pararhynencephaloc and thelamic structures: prolongedimplantation of electrodes in man”. EEG Clin Neurophysiol.:16,100-129,1964.

F. Angeleri, F. Ferro Milone, S.Parigi, "Elettrofisiopatologia talamica nell'uomo"Rivista di Neurobiologia, Supplemento, 7:944-985, 1961

F. Angeleri, F. Ferro Milone, S.Parigi, "Osservazioni sull'attività elettrica del bulbo olfattivo e della corteccia piriforme temporale nell'uomo ottenuta mediante impianto di elettrodi profondi (coordinate pneumo-encefalografiche per i bersagli stereotassici, Rivista di Neurobiologia, Supplemento, 7:986, 1961

F. Angeleri, F. Ferro Milone, S.Parigi, "Prime osservazioni sulle modificazioni dei tracciati di profondità in extrapiramidali, epilettici, schizofrenici, indotte da farmaci ad azione sul S.N.C.", Rivista di Neurobiologia, Supplemento, 7:1041, 1961

F. Angeleri, F. Ferro Milone, S.Parigi, "Rinencefalo e comportamento sessuale" Rivista di Neurobiologia, Supplemento, 7:1008, 1961,

F. Angeleri, F. Ferro Milone, S.Parigi, "Effetti psichici per stimolazioni o lesioni talamiche e rinencefaliche. Considerazioni introduttive alla psicochirurgia stereotassica", Rivista di Neurobiologia, Supplemento, 7:1075, 1961

F. Ferro Milone, GF: Fassina. “Primi soccorsi ai traumatizzati cranio-cerebrali (azione dei cortisonici sull'edema cerebrale conseguente al trauma)", Minerva Chirurgica, 17:209, 1962.

N. D'Antona, S. Parigi e F. Angeleri,e F.Ferro Milone, "Comportamento dell'escrezione urinaria di gonadotropine ipofisarie in soggetti sottoposti ad interventi stereotassici sul rinencefalo (amigdala) e sul talamo (N. ventro-laterale del talamo)", Boll. Soc. Ital. Biol. Sper., 38:1, 1962.

G. Gomirato, G.F. Fassina, F. Ferro Milone, ”L’impiego del cortisone e dell’anti-ipertermia nel trattamento dei traumi cranio-cerebrali acuti”.Minerva Neurochirurgica,7,1-52,1963.

F. Angeleleri, F. Ferro Milone, S.Parigi:"Effetti sensoriali uditivi e verbomotori coatti da stimolazione dei nuclei talamici di relais extrapiramidale" . Rivista di Neurobiologia, 10:81-90, 1964.

G. Martinelli, F. Alunni Gaggioli, F. Ferro Milone : "L'elettroencefalogramma negli idioti mongoloidi adolescenti (considerazioni sull'immaturità bioelettrica corticale", Rivista di Neurobiologia, 10:539-550, 1964.

S.Parigi e F. Ferro Milone: “Osservazioni sulla stimolazione con metodo stereotassico del nucleo caudato nell’uomo”. Rivista di Neurobiologia,12:3-9, 1966.

S.Parigi e F. Ferro Milone:”Talamo e stato di coscienza”.Riv.Neurobiologia, 12: 18-24, 1966-

S.Parigi e F. Ferro Milone:” Talamo e affettività”. Rivista Neurobiologia, 12: 10-17, 1966.

F. Ferro Milone, C.C.Perfetti: "Studio elettro-neuro-miografico sulla paralisi periferica del faciale e sui suoi postumi". Riv. Oto-Neuro-Oftalmologia, 41:1-18, 1966.

F. Ferro Milone, C.C.Perfetti: "Disturbi della sensibilità soggettiva e oggettiva nella paralisi facciale".Riv. Oto-Neuro-Oftalmologia, 41:1-10, 1966.

F.A. Lorizio e F. Ferro Milone, "L'esame elettroencefalografico attivato da sonno spontaneo o da sonno indotto da ipnotico non barbiturico (orto-chinazolone) in 50 bambini epilettici e cerebropatici". Riv. Neurobiol., 12:605-621, 1966.

F. Ferro Milone, E.Gandini-Collodelme, S.Parigi, "Considerazioni fisiopatologiche e cliniche su 4 casi di torcicollo spastico di cui 2 trattati con Talamo-pallidolisi". Riv. Neurobiol., 13:177-191, 1967.

F. Ferro Milone e S.Parigi: "Sulle possibilità diagnostiche e terapeutiche della biopsia cerebrale eseguita con metodo stereotassico (in malati affetti da m. di Parkinson, corea di Huntington, torcicollo spastico". Riv. Neurobiol., 13:167-176, 1967.

F. Ferro Milone, R. Pezzini, A. Lorizio: "Studio clinico ed elettroencefalografico di bambini che hanno sofferto di ipossia perinatale", Riv. Neurobiol., 12:11-19, 1967.

F. Ferro Milone, C.C.Perfetti: "La velocità di conduzione del fascio piramidale nell'uomo (studio preliminare mediante la stimolazione capsulare con metodica stereotassica in tre soggetti parkisoniani” Riv. Neurobiol., 13:447-453, 1967.

C.C.Perfetti, F. Ferro Milone, A.Pacchiani "Inibizione delle risposte muscolari riflesse nell'orbicolare dell'occhio in seguito a stimoli condizionanti trigeminali ed extratrigeminali" (in coll. con C. C. Perfetti), Riv. Neurobiol., 13:491, 1967

C.C.Perfetti, F. Ferro Milone, e A. Lorizio: "Studio dei riflessi mono e polisinaptici dei muscoli facciali e trigeminali nell'uomo"Riv. Neurobiol., 13:1-10, 1967.

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