Francesco Crucioli
Quick Facts
Biography
Francesco Crucioli | |
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Nascita | Grottammare, 10 ottobre 1908 |
Morte | Monte Isorà Adivi, 5 dicembre 1937 |
Cause della morte | Caduto in combattimento |
Dati militari | |
Paese servito | |
Forza armata | Regio Esercito |
Corpo | Regio corpo truppe coloniali |
Reparto | XIX Battaglione coloniale |
Anni di servizio | 1935-1937 |
Grado | Tenente di complemento |
Guerre | Guerra d'Etiopia |
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Francesco Crucioli (Grottammare, 10 ottobre 1908 – Monte Isorà Adivi, 5 dicembre 1937) è stato un militare italiano.
Partecipò alla Guerra d'Etiopia, e in seguito alle operazioni di controguerriglia contro le bande di insorti etiopici che operavano nel paese opponendosi all'occupazione italiana. Fu decorato con Medaglia d'oro al valor militare alla memoria.
Biografia
Nacque a Grottammare il 10 ottobre 1908, figlio di Croce e Tina Cafarini, all'interno di una famiglia originaria di Ascoli Piceno. Nel 1935 si arruolò volontario nel Regio Esercito, partendo per la guerra d'Etiopia nell'ottobre dello stesso anno. Durante i sette mesi di campagna in Africa Orientale Italiana si distinse in numerosi combattimenti, ottenendo la promozione a tenente. Dopo la fine delle ostilità, il 9 maggio del 1936 fu proclamato l'Impero, le operazioni belliche non terminarono a causa della crescente attività della guerriglia etiope. Assegnato dapprima al XXV Battaglione coloniale, si distinse nelle operazioni belliche venendo decorato con la Croce di guerra al valor militare.
Transitato nel XIX Battaglione coloniale, mentre stava per accingersi a rientrare in Patria per trascorrere con i suoi familiari le festività natalizie, il 5 dicembre 1937 prese parte ad un'azione di controguerriglia nella zona del Monte Isorà Adivi. Colpito al cuore da un proiettile di arma da fuoco, cadde da cavallo, ma continuò ad incitare i suoi ascari fino alla fine al grido di Viva l'Italia!. Per questo fatto gli venne assegnata la Medaglia d'oro al valor militare alla memoria.
Alla memoria di Crucioli sono intitolate due vie, una a Grottammare e un'altra a Teramo. Una delle lapidi a suo ricordo si trova nella Chiesa dei SS. Pietro e Paolo di Ascoli Piceno, insieme ad altri militari caduti in guerra. La sua salma si trova ancora in Africa.
Onorificenze
«Comandante di mezza compagnia, la guidava in quattro combattimenti con capacità, ardimento e sprezzo del pericolo, assolvendo brillantemente tutti i compiti affidatigli. In successivo combattimento, comandante di una compagnia inviata di rinforzo ad altra che era stata violentemente attaccata di sorpresa, da forze ribelli quattro volte superiori, si lanciava alla testa dei suoi ascari, ripetutamente, all'assalto, debellando e fugando infine gli attaccanti. Lasciava la sua nobile e giovane esistenza, mentre, ritto in piedi, incitava i suoi bravi ascari al grido di "Viva l'italia". Zona di Nefas Muggiè, 19 - 23 ottobre 1937; Aggità, 1º dicembre; M. Udivì, 5 dicembre 1937.» — Regio Decreto 20 febbraio 1939 |
«Comandante di un reparto indigeno, avuto l'ordine di eseguire una puntata contro un rilevante gruppo di ribelli, seppe portare con slancio ed ardimento i propri uomini verso le difficili posizioni avversarie, assolvendo pienamente il compito ricevuto e dimostrando calma, coraggio e sprezzo del pericolo. Bellinà, 3 settembre 1937.» — Regio Decreto 21 dicembre 1938 |
Bibliografia
- Croce Crucioli, In memoria di un eroe - Tenente Francesco Crucioli, Teramo, Casa Ed. Tip. Teramana L. D'ignazio, 1938.
- Angelo Del Boca, Gli italiani in Africa orientale. Vol. 2: La conquista dell'Impero, Milano, A. Mondadori Editore, 1992.
- Vincenzo Lioy, L'Italia in Africa. L'opera dell'Aeronautica. Eritrea Somalia Etiopia (1919-1937) Vol.2, Roma, Istituto Poligrafico dello Stato, 1965.