Francesco Bruno
Quick Facts
Biography
Francesco Bruno | |
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Nascita | Nicosia, 4 giugno 1886 |
Morte | Nicosia, 4 giugno 1975 |
Dati militari | |
Paese servito | |
Forza armata | Regio Esercito |
Arma | Fanteria |
Corpo | Regio corpo truppe coloniali della Somalia italiana |
Anni di servizio | 1905-1943 |
Grado | Generale di brigata |
Guerre | Prima guerra mondiale Guerra d'Etiopia Seconda guerra mondiale |
Comandante di | 75º Reggimento fanteria "Napoli" |
Decorazioni | vedi qui |
Studi militari | Regia Accademia Militare di Modena |
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Francesco Bruno (Nicosia, 4 giugno 1886 – Nicosia, 4 giugno 1975) è stato un generale italiano.
Biografia
Nacque a Nicosia, provincia di Enna,il 4 giugno del 1886 figlio di Emanuele, di professione magistrato, e di Costanza Mazzocca. Entrato giovanissimo, nel 1905, alla Regia Accademia Militare di Modena, ne esce con il grado di sottotenente nel 1907, assegnato all'89º Reggimento fanteria "Salerno". Prestato giuramento a Parma nel 1911, nello stesso anno, con Autorizzazione Sovrana del 6 agosto, il giovane, divenuto tenente, sposò la figlia del Barone Salomone di Nicosia, la coetanea Concetta Salomone, andando a vivere a Siracusa. Dall'unione nacquero tre figli, Costanza Carmelina e Bruno.
Prese parte alla prima guerra mondiale con il grado di capitano in forza dapprima all'86º Reggimento fanteria "Verona" e poi al 75° "Napoli", comandandone il II battaglione dal 10 gennaio al 23 maggio 1917 nel grado di maggiore. Si distinse in numerose azioni belliche, venendo decorato con una Medaglia d’argento, una di bronzo al valor militare e con la Croce al merito di guerra.
Terminato il conflitto fu destinato a prestare servizio presso il Distretto militare di Siracusa, e nel 1922 è inviato a Bengasi, in Cirenaica, in qualità di tenente colonnello.
Passato nuovamente in servizio presso il 75º Reggimento fanteria, nel 1927 viene assegnato al Distretto militare di Parma dove rimane fino al 1935. In quello stesso anno parte per la Somalia con il grado di colonnello, assegnato al presidio di Chisimaio. Nel corso del 1936 diresse il Corso allievi ufficiali tenutosi a Mogadiscio, per assumere in quello stesso anno il comando del 75º Reggimento fanteria. Nel 1938 è trasferito al Corpo d'armata di Palermo, e nel 1939 viene inviato in Libia presso il Corpo d’armata di Bengasi. Dal 1 luglio 1940 è promosso generale di brigata, assumendo, il 6 agosto seguente, il comando della zona militare di Catania. Dal 1º settembre 1941 al 19 aprile 1942, assume l’incarico di comandante dalla fanteria della 31ª divisione fanteria Calabria di stanza a Sassari, svolgendo incarichi speciali anche di difesa costiera.
Convintosi, visto l’andamento della situazione bellica, dell’inutilità di proseguire nel conflitto contro gli Alleati, entrò in contrasto con il Capo di stato maggiore generale, Maresciallo d'Italia Ugo Cavallero, sostenendo che nessuna difesa costiera attuabile in Sicilia avrebbe mai potuto impedire lo sbarco degli anglo-americani che, a quel punto, era oramai prevedibilissimo. Per il mantenimento di tale linea fu posto in posizione fuori quadro il 1º gennaio 1943, e successivamente messo a riposo in data 16 febbraio dello stesso anno.
Rimasto a vivere in Sicilia presso il paese natale assistette alla sbarco degli anglo-americani. A quel tempo la figlia primogenita Costanza operava come crocerossina volontaria presso l'Ospedale di Nicosia, e nonostante il parere contrario dei genitori decise di rimanere a prestare servizio nell’ospedale. Il 22 luglio fu gravemente ferita durante un bombardamento aereo, spegnendosi poi il giorno dopo. Ritornato definitivamente alla vita civile dopo la fine del conflitto, si spense il 4 giugno 1975, suo compleanno, all'età di 89 anni.
Tutta la sua vita fu improntata a schiettezza, correttezza ed onestà. Dopo la morte della figlia crocerossina Costanza Bruno, morta eroicamente nell'assistenza dei feriti durante le operazioni di sbarco angloamericane in Sicilia e la cui salma riposa nella chiesa dedicata ai caduti di Siracusa all'interno di una grande croce rossa, il Francesco Bruno si avvicinò alla Religione e ripudiò la precedente carriera militare. In una lettera del 14 aprile 1963 indirizzata ad un collega generale che si presentava alle elezioni testualmente scriveva "Durante il mio servizio ho ottenuto le sue stesse decorazioni ed onorificenze. Sono anche io profondamente credente e cristiano secondo lo spirito e la lettera del Vangelo e pertanto ho sconfessato tutto il mio passato militare perché non confacente con tali insegnamenti e chiedo perdono a Dio per aver intrapreso e seguito una carriera che ha per presupposto uccidere".
Onorificenze
«Sempre in testa al battaglione di cui aveva il comando interinale, lo conduceva per ben due volte all’attacco delle posizioni nemiche, dando prova di perizia e valore personale. Passato per primo attraverso un passaggio obbligato, violentemente battuto dal nemico, vi rimaneva finché fu sfilata tutta la compagnia di testa. Costretto a ripiegare, eseguì il movimento con ordine, calma ammirevoli e disciplina perfetta. Distintosi anche nei combattimenti del 1-2 novembre 1916. Altopiano Carsico, 11-12 ottobre, 1-2 novembre 1916.» |
«Comandante di una compagnia mitragliatrici, sprezzante del pericolo, si spingeva in avanti con le truppe irrompenti all’assalto, per curare direttamente l’impiego ed il tiro delle proprie sezioni. Carso, 26 maggio 1917.» |
Bibliografia
- Luigi Cadorna, La guerra alla fronte italiana. Vol. 1, Milano, Fratelli Treves editori, 1921.
- Luigi Cadorna, La guerra alla fronte italiana. Vol. 2, Milano, Fratelli Treves editori, 1921.
- Alberto Cavaciocchi, Gli italiani in guerra, Milano, Ugo Mursia Editore s.r.l., 2014.
- Carmelo La Giglia, Tutte le poesie edite, Roma, Veutro Editore, 1975.
- Ministero della Difesa 16ª Divisione Documentazione Esercito (Fasc. Gen. Francesco Bruno)
- Stato Servizio Gen. Francesco Bruno Comando Militare Palermo n.6362
- Elenco infermità, decorazioni e campagne guerra (Distretto Militare Catania)