Ernesto Picchioni
Quick Facts
Biography
Ernesto Picchioni, detto Il mostro di Nerola (Ascrea, 1900 – Porto Azzurro, 9 settembre 1967), è stato un criminale e assassino seriale italiano, fu responsabile dai 4 ai 16 omicidi tutti commessi nel paese di Nerola.
Biografia
Nato nel 1900 ad Ascrea in provincia di Rieti, si trasferì a Nerola in provincia di Roma (a soli 40 km da Roma) nel 1944 in una casa fatiscente al km 47 della SS4 Via Salaria con sua moglie Angela Lucarelli e i quattro figli. Aderì al Partito Comunista Italiano e forse commise delitti anche durante la guerra, oltre già quelli presunti, ammise infatti di aver anche ucciso due ufficiali nazisti e inoltre commise alcuni reati minori. Ai Carabinieri che chiesero di cosa viveva, lui rispose "guadagno vendendo lumache". Nel 1946 scontò quattro mesi di carcere per aver aggredito, colpendolo con una pietra alla testa, il proprietario del fondo in cui abitava abusivamente. Nel terreno intorno alla casa vennero trovati cadaveri di cani, resti di biciclette smontate e alcuni cadaveri, anche intorno al paese vennero trovati altri due cadaveri (quello di un tredicenne e di un uomo anziano), ma gli ultimi due cadaveri non vennero ricondotti al Picchioni per mancanza di prove.
Dopo l'arresto fu portato in una cella di massima sicurezza del carcere di Civitavecchia; venne in seguito condannato a due ergastoli e 26 anni di prigione il 12 marzo 1949. L'unica sua difesa fu il movente politico ai suoi delitti e si definì sempre comunista. Dopo aver tentato di aggredire papa Giovanni XXIII durante una visita in carcere, venne portato nel carcere di massima sicurezza di Porto Azzurro nell'Isola d'Elba dove morì a causa di un arresto cardiaco nel 1967 a 67 anni d'età, non ricevette in carcere mai nessuna visita dai parenti infatti affermava che li avrebbe uccisi nel momento in cui li avesse visti.
Le figlie Carolina e Gabriella dopo l'arresto del padre vennero adottate nel 1952 dall'imprenditore Robert Wilbraham Fitz Aucher, benefattore e re dell'acciaio e ricevettero in eredità 2 milioni di dollari.
Curiosità
Nella vicenda compare più volte il numero 47 (il morto nella smorfia napoletana) informazione ripresa anche dai telegiornali dell'epoca come la Settimana Incom:
- nel 1900 al km 47 della Via Salaria venne ucciso un uomo di 47 anni, l'assassino non venne mai scoperto.
- Picchioni abitava al km 47 e venne arrestato nel 1947 a 47 anni d'età.
- Anche il re dell'acciaio finì sotto inchiesta a 47 anni per aver violato una banca dati condivisa tra NATO e Unione Sovietica.
- Nel film Totò contro i quattro, l'attore napoletano menziona proprio il nome che i media diedero all'assassino, rivolgendosi ad Aldo Fabrizi quando gli chiede l'indirizzo di uno scassinatore per poterlo aiutare ad aprire una serratura rotta; in tutta risposta, Totò risponde: "Sicché quando deve tirare il collo a una gallina che fa? Chiama il mostro della Salaria!?"
Note
Bibliografia
- Armati C., Selvetella Y., Roma Criminale, Newton & Compton, Roma, 2005.