Enrico Rampinelli
Quick Facts
Biography
Enrico Rampinelli (San Giovanni Bianco, 4 maggio 1923 – Tegoia, 24 giugno 1944) è stato un militare e partigiano italiano, medaglia d'oro al valor militare alla memoria.
Biografia
Nell'aprile del 1943 il giovane operaio era stato arruolato nell'Aeronautica. Dopo essere stato ammesso al corso specialisti, fu destinato al centro d'istruzione di Sesto Calende e, di qui, alla scuola aerea di Pisa. Al momento dell'armistizio, l'aviere si trovava ancora nella città toscana. Non esitò a darsi alla macchia.
Qualche tempo dopo riuscì ad unirsi ai partigiani ed entrò a far parte del Distaccamento "Gentili e Savoi" della Brigata Garibaldi "Spartaco Lavagnini", impegnata contro i nazifascisti nella provincia di Siena e in quella di Grosseto. Sul finire del giugno del 1944, la sua formazione fu accerchiata dai tedeschi che stavano effettuando un rastrellamento nella zona di Molli e Tegoia (Sovicille). Rampinelli, per dare ai compagni la possibilità di sganciarsi, si piazzò all'unico mitragliatore di cui il gruppo disponeva. Tenne a bada i tedeschi sino a quando non finì le munizioni della sua arma. Ferito, non desistette dal combattimento e si buttò contro il nemico, lanciando le poche bombe a mano che gli erano rimaste. Fu abbattuto da una raffica.
Onorificenze
«Aviere di governo dell'Aeronautica militare, passò volontariamente nelle schiere partigiane e, primo fra i primi, partecipò ai più rischiosi combattimenti. Trascinatore ardente, coraggioso fino all'inverosimile, altruista fino al sacrificio, assurse ben presto a fama di Eroe. Durante una violenta azione contro forze nemiche superiori per numero e per mezzi, seppe infondere con l'esempio ai compagni l'ardore e lo slancio per sostenere l'impari lotta. Riconosciuta vana ogni ulteriore resistenza, non esitò a sacrificarsi per proteggere lo sganciamento del proprio reparto e, infervorato da epico coraggio, si slanciò da solo contro il nemico, sparandogli contro intense raffiche con l'arma che imbracciava. Ferito, continuò imperterrito a far fuoco, finché esaurite le munizioni ed incurante del sangue che abbondante perdeva, raccolse le ultime energie, e trovò la forza di portarsi ancora più innanzi, sempre più innanzi fin sotto al nemico contro cui lanciò le ultime bombe a mano. Colpito ancora al petto, cadeva gridando «Viva l'Italia!».» — Tegoia, 24 giugno 1944. |
I giardini pubblici di San Giovanni Bianco sono dedicati alla memoria di Enrico Rampinelli, medaglia d'oro al valor militare. Un cippo lo ricorda a Sovicille in località Molli
Bibliografia
- Questo testo proviene in parte, o integralmente, dalla relativa voce del progetto Donne e Uomini della Resistenza, opera dell'Associazione Nazionale Partigiani d'Italia, pubblicata sotto licenza Creative Commons CC-BY-3.0 IT