peoplepill id: carlo-reina
CR
Italy
1 views today
2 views this week
Carlo Reina
Militare italiano

Carlo Reina

The basics

Quick Facts

Intro
Militare italiano
Places
Work field
Gender
Male
Place of birth
Como, Province of Como, Lombardy, Italy
Place of death
Beregazzo con Figliaro, Province of Como, Lombardy, Italy
Age
53 years
Awards
Medal of Military Valour
 
The details (from wikipedia)

Biography

Carlo Reina
NascitaComo, 9 ottobre 1881
MorteBeregazzo, 17 giugno 1935
Dati militari
Paese servito
Forza armataRegio Esercito
ArmaCavalleria
Fanteria
CorpoGranatieri
RepartoI battaglione, 2º Reggimento, Brigata "Granatieri di Sardegna"
GradoTenente Colonnello
GuerrePrima guerra mondiale
Comandante diI Battaglione
Decorazionivedi qui
Studi militariRegia Accademia Militare di Modena
dati tratti da Carlo Reina. Il monarchico che occupò Fiume ma poi fu esiliato da D'Annunzio
voci di militari presenti su Wikipedia

Carlo Reina (Como, 9 ottobre 1881 – Beregazzo, 17 giugno 1935) è stato un militare italiano, pluridecorato ufficiale del Regio Esercito durante la prima guerra mondiale, fu uno dei protagonisti della marcia su Fiume del settembre 1919.

Biografia

Nacque a Como il 9 ottobre 1881 e entrò nel Regio Esercito, frequentando la Regia Accademia Militare di Fanteria e Cavalleria di Modena al termine della quale fu assegnato come sottotenente, all'arma di Cavalleria, 16º Reggimento "Cavalleggeri di Lucca". Dopo l'entrata in guerra dell'Italia, il 24 maggio 1915, chiese, ed ottenne, il passaggio alla fanteria, venendo assegnato alla Brigata "Granatieri di Sardegna". Combattente delle trincee del Carso, decorato come Medaglia d'argento per la sua partecipazione alla battaglia di Caposile (gennaio 1918)e di bronzo al valor militare, al termine della guerra, con il grado di maggiore, comandava il II battaglione, 1º Reggimento, Brigata "Granatieri di Sardegna".

Dopo la firma dell'armistizio di Villa Giusti, e con il termine delle ostilità, la Brigata "Granatieri di Sardegna", compreso il II Battaglione, fu posta di guarnigione alla città istriana di Fiume. Per accordi intercorsi tra i comandi Alleati, il 25 agosto 1919, i granatieri, al comando del generale Francesco Saverio Grazioli, dovettero lasciare la città, sfilando in mezzo alla popolazione di Fiume che cercò di trattenerli con suppliche e manifestazioni di italianità, per essere sostituiti da un contingente di truppe di varie nazionalità, tra cui quelle francesi apertamente filo serbe. Recatosi a Venezia, dove viveva a quell'epoca Gabriele D'Annunzio, giocò un ruolo di primo pianonel convincere il "Vate", pluridecorato eroe di guerra, a mettersi alla testa di un reparto misto di granatieried arditi, e impossessarsi della città di Fiume.

L'11 settembre dello stesso anno D'Annunzio, seppur febbricitante, si recò a Ronchi dei Legionari alla testa di un gruppo di militari, tra cui i volontari al seguito del tenente Guido Keller che aveva procurato cinque autoblindo Lancia 1Z e venticinque autocarri Fiat 15ter su cui presero posto buona parte dei convenuti. Il giorno dopo i granatieri comandati dal maggiore Reina intrapresero la Marcia di Ronchi, e alla colonna in movimento via via si unirono altri volontari tra cui due reparti d'assalto di arditi che in realtà avrebbero dovuto bloccarla.Oltrepassato il confine presidiato dalle truppe del generale Vittorio Emanuele Pittaluga, dopo essersi congiunto con la Legione Fiumana di Giovanni Host-Venturi, D'Annunzio prese possesso della città acclamato dalla popolazione italiana e dai volontari lì presenti, e proclamò l'annessione all'Italia di Fiume.

Nominato Capo di stato maggiore del Comando Città di Fiume, Reina cercò, invano, di far rispettare la disciplina militare alle truppe, e agli ufficiali di complemento che quindi ogni giorno raggiungevano la città per unirsi ai rivoltosi, in ciò coadiuvato dal comandante dell'8º Reparto d'assalto, maggiore Giuseppe Nunziante, un ufficiale nazionalista e legalitario. Fu sempre, fortemente, contrario che qualsiasi deriva rivoluzionaria circolasse tra gli ambienti dei legionari fiumani. Favorevole ad una soluzione politica del problema fiumano, contrario alla deriva repubblicana, con connotati quasi dittatoriali, intrapresa da D'Annunzio, rimase scandalizzato dal regime di vita da lui tenuto, insieme al suo "entourage".

Il 31 ottobre i due entrarono in aperto contrasto per via dell'allontanamento del tenente Rosalli da Fiume, decisione fortemente criticata da D'Annunzio, cui seguì un nuovo scontro il giorno 9 novembre, quando D'Annunzio si accorse che Reina aveva segretamente richiesto l'invio di un contingente di Carabinieri dall'Italia, per mantenere l'ordine pubblico in città. Congedato definitivamente da D'Annunzio il 28 novembre, fu arrestato e sottoposto a processo per tradimento, venendo espulso dal territorio fiumano nel gennaio 1920, quando raggiunse Zara, dove rimase fino al luglio successivo quando rientrò in Italia. I due non si riappacificarono mai più. Lasciato l'esercito nel 1929, con il grado di tenente colonnello, si spense a Beregazzo il 17 giugno 1935, lasciando la moglie, contessa Maria Braghenti.

Onorificenze

«Condusse brillantemente il suo battaglione alla conquista di posizioni fortemente e tenacemente difese dall'avversario, facendo numerosi prigionieri ed abbondante bottino, resistendo poi ai violenti contrattacchi. Due giorni dopo, costretto da violento attacco in forze e da intendo bombardamento, a ripiegare sulla seconda linea, seppe con saldo animo, animosamente seguito dalle sue truppe, riconquistare le posizioni perdute e ricacciare il nemico, infliggendogli gravi perdite, catturando numerosi prigionieri e materiale di guerra. Capo Sila, 14-16 gennaio 1918.»
«Capitano aiutante di campo, durante vari combattimenti adempì lodevolmente il suo mandato, coadiuvando con efficacia il proprio superiore. Volontariamente prese la direzione di due squadra inviate ad asportare i reticolati nemici con un apparecchio speciale, riuscendo tutte e due le volte nell'intento, sebbene fatto segno all'intenso fuoco della fucileria avversaria. Selz, 25 marzo-6 aprile 1916»

Bibliografia

  • Enrico Serventi Longhi, Alceste De Ambris.L'utopia concreta di un rivoluzionario, Milano, Franco Angeli, 2011, ISBN 88-568-7055-X.
  • Enrico Serventi Longhi, Il faro del mondo nuovo. D'Annunzio e i legionari tra guerra e rivoluzione, Udine, Gaspari, 2019.
  • Roberto Vivarelli, Storia delle origini del fascismo. Vol. I, Bologna, Il Mulino, 2012.

Voci correlate

  • Impresa di Fiume
  • Incidenti di Spalato
The contents of this page are sourced from Wikipedia article. The contents are available under the CC BY-SA 4.0 license.
Lists
Carlo Reina is in following lists
comments so far.
Comments
From our partners
Sponsored
Carlo Reina
arrow-left arrow-right instagram whatsapp myspace quora soundcloud spotify tumblr vk website youtube pandora tunein iheart itunes