
Quick Facts
Biography
Bernardino Lotti (Massa Marittima, 4 maggio 1847 – Roma, 11 gennaio 1933) è stato un geologo italiano.
Bernardino Lotti nacque a Massa Marittima il 4 maggio 1847 da Luigi Lotti e Maria Manenti. Fece i suoi primi studi nella sua città natale e a Siena, passando poi all'Università di Pisa, dove si laureò in Scienze Matematiche nel 1870 e l'anno successivo conseguì il diploma di Ingegnere civile. Subito dopo vinse il concorso di operatore straordinario del Regio Comitato Geologico che aveva sede a Firenze, in attesa di essere trasferito nella nuova capitale. In quel periodo, per ragioni di famiglia, il Lotti non accettò la nomina come ingegnere nel Corpo Statale delle Miniere ma intraprese tutta una serie di studi che gli valsero una certa notorietà tanto che nel 1876 fu chiamato a reggere la cattedra di Geologia e Mineralogia all'Università di Catania. Anche in questo caso fu costretto a rifiutare sempre per motivi familiari.
Dal 1871, anno in cui aveva vinto il concorso, il Lotti prenderà servizio effettivo come geologo-rilevatore del R. Comitato Geologico, che aveva il compito di preparare la carta geologica del nuovo Stato italiano, solo nel 1879. Terminato il rilevamento geologico della Toscana (fra cui va ricordata la prima carta geologica dell'Isola d'Elba del 1882), fu chiamato, in qualità di Ingegnere Capo all'Ufficio Geologico di Roma, dove si interessò del rilevamento geologico dell'Umbria. Passò poi alla Direzione dell'Ufficio stesso rimanendovi fino al momento nel quale raggiunse l'età della pensione.
Nei 40 anni che trascorse al Regio Ufficio Geologico, il Lotti rilevò, in buona parte da solo, 22 fogli al 100.000 della carta geologica d'Italia, ossia tutti i 16 fogli della Toscana e 6 dell'Umbria. A questo proposito il professore Giorgio Marinelli dell'Università di Pisa, in un suo scritto commemorativo sul Lotti del 1983, afferma che l'illustre geologo massetano "dall'età di 32 anni, quando nel 1879 prese servizio, a quando andò in pensione nel 1919, percorse a piedi e talvolta con il mulo, il territorio di 252 tavolette al 25.000, scala in cui veniva effettuato il rilevamento, ognuna delle quali rappresenta una superficie di 100 km²".
Nel necrologio del Lotti, scritto nel 1934, anno successivo alla morte dell'illustre geologo massetano, dal prof. Michele Gortani dell'Università di Bologna sul Bollettino del R. Ufficio Geologico d'Italia, si legge: "Bernardino Lotti fu invero uno dei più eminenti e caratteristici rappresentanti di quel periodo degli studi geologici italiani che si è chiuso, può dirsi, con la Grande Guerra (1914-18): eminente così per vigore d'ingegno come per attività indefessa, così per vastità di campi esplorati come per varietà di argomenti approfonditi, così per l'appassionato entusiasmo come per l'ardore tenace nelle discussioni scientifiche. Entrato a trentadue anni (definitivamente) nel R. Ufficio Geologico, egli vi manifestava subito le sue doti preclare, ponendosi tosto in linea con quella schiera valorosa che poneva l'ancor giovane istituzione al livello delle più ammirate e celebrate straniere, alacremente rilevando il suolo italiano con solidità di preparazione, continuità di metodo e accuratezza di indagine". Più avanti l'illustre professore, a proposito degli "acuti studi di geologia mineraria" condotti dal Lotti, afferma: "Se a lui deve progressi notevoli la scienza, il Massetano e la regione Amiatina gli devono gran parte della prosperità che acquistarono nell'ultimo cinquantennio. Specialmente fertile di risultati fu a questo riguardo l'attività del Lotti nel periodo tra il 1885 e il 1900; è di tali anni lo studio genetico dei giacimenti di Massa Marittima con la scoperta dei filoni calaminari e della mineralizzazione cuprifera del grosso filone di Boccheggiano, la scoperta del grande giacimento piritoso di Gavorrano, la messa in evidenza dei giacimenti cinabriferi di Abbadia S. Salvadore e di Pereta". Gortani conclude: "Ben a ragione, pertanto, la Società Geologica Italiana voleva Bernardino Lotti alla sua presidenza nel 1912 e la Società Mineralogica di Pietroburgo e la Società Belga di Geologia lo nominavano loro membro onorario".
Bernardino Lotti morì serenamente a Roma l'11 gennaio 1933.
A lui è intitolato l'Istituto Statale di Istruzione Superiore di Massa Marittima.
Di idee socialiste, collaborò al periodico La Martinella, usando lo pseudonimo di "Biel".
Opere principali
- Descrizione geologica dell'isola d'Elba, Tipografia Nazionale, Roma, 1886 (in Memorie descrittive della carta geologica d'Italia, R. Ufficio geologico).
- Descrizione geologica dell'Umbria, Ministero dell'economia Nazionale, r. Ufficio geologico, Provved. Gen. Dello Stato, Roma, 1926.
- I depositi dei minerali metalliferi : guida allo studio e alla ricerca dei giacimenti metalliferi con speciali esemplificazioni di giacimenti italiani, Edizioni de "L'industria mineraria", 1928.
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