Aurelio Liotta (Sant'Agata di Militello, 10 novembre 1886 – Messina, 26 marzo 1948) è stato un generale e politico italiano.
Biografia
Nato da una famiglia aristocratica, il padre Ignazio era medico e la madre, la baronessa Pirrone Maria, era proprietaria di latifondi presso San Fratello. Aurelio venne indirizzato inizialmente dai genitori verso gli studi religiosi presso un collegio palermitano , ma preferì la vita militare. Trasferitosi a Modena il 5 novembre 1906 , frequentò la scuola militare di Modena, specializzandosi nel campo aeronautico, ed uscì da sottotenente il 4 settembre 1908 con l' assegnazione all'8º Reggimento Bersaglieri. Trasferì la sua residenza a Roma in Via Gian Battista Benedetti, 3. Allo scoppio del conflitto fece parte del battaglione ciclisti. A gennaio del 1916 chiese di essere ammesso alla scuola di pilotaggio a Cameri e a Venaria Reale. Fu promosso Maggiore, dopo un periodo passato da insegnante, rientrò ai reparti di linea in Albania al comando prima dell'8º gruppo, poi della 116ª squadriglia. Nel 1923, all'atto della costituzione della Forza Aeronautica, col grado di Tenente Colonnello ricoprì diversi incarichi di stato maggiore. Nei successivi gradi si occupò della 3ª zona aerea, degli aeroporti (costruzione) e del Reale Aero Club d'Italia come commissario straordinario. Fu promosso generale di divisione il 30 ottobre 1933.
In Africa Orientale
Il 17 febbraio 1936 assunse il comando dell'aviazione in A.O.I. Nel '37 il generale Liotta agì eroicamente durante l'attentato a Graziani, salvando la vita di quest'ultimo. “…Un secondo ordigno sfiora ancora le autorità italiane, ma un terzo colpisce in pieno il Viceré, esplodendo alle sue spalle e riempiendo il suo corpo di ferite. Graziani cade a terra, riverso in una pozza di sangue, mentre tutto intorno a lui si scatena la strage. Vengono lanciate altre bombe, 7 o 8 secondo i primi rapporti, più tardi si parla di 18 . Si contarono sette morti e una cinquantina di feriti. Fra di essi il generale Liotta, cui fu amputata una gamba e che perse la vista da un occhio…” Le gravi ferite riportate gli valsero la medaglia d'Oro militare aeronautica di lunga navigazione aerea di 1º grado ma lo resero inabile al servizio aprendogli le porte della carriera diplomatica come addetto militare aeronautico all'Ambasciata d'Italia a Berlino (4 aprile 1938). Qui conobbe la sua anima gemella Steiman Elena (da lui soprannominata “Lilly”) la quale aveva già una figlia Schoch Ester. Per questo amore il generale Aurelio Liotta ottenne una seconda residenza a Berlino in C/o Regia Ambasciata d'Italia a Berlino. Il 27 marzo 1939 dal ministero dell'aeronautica e prefetto di Messina Ciampani Tommaso fu proposta la nomina a senatore che fu convalidata il 5 aprile 1939. Ha eseguito il giuramento il 17 aprile 1939. Allo scoppio della II guerra mondiale riprese il comando dei servizi aerei speciali fino al 1941. Morì a Messina il 26 marzo 1948 dopo essere stato epurato e spogliato (18 gennaio 1945) del titolo di Senatore dall'Alta Corte di Giustizia per le Sanzioni contro il Fascismo (ACGSF). Le spoglie furono trasferite nella sua città natale, Sant'Agata di Militello, dove l'amministrazione comunale, i concittadini e il sindaco si unirono al dolore della famiglia proclamando lutto cittadino. Per contribuire ad una degna commemorazione del generale,il giorno del funerale, l'aviazione militare italiana ha inviato una serie di idrovolanti che sorvegliarono la cittadina nebroidea scortando la salma nel tragitto casa paterna-cimitero. In suo onore fu intitolata una delle vie più centrali di Sant'Agata di Militello.
Onorificenze
Servizi bellici
- 1911-1912 guerra italo-turca
- 1915-1918 I guerra mondiale
- 1919-1920 campagna d'Albania
- 1935-1936 operazioni in A.O.I
Commissioni
- Membro della Commissione degli affari esteri, degli scambi commerciali e della legislazione doganale (17 aprile 1939-27 gennaio 1941)
- Membro della Commissione per il giudizio dell'Alta Corte di Giustizia (17 aprile 1939-5 agosto 1943)
- Membro della Commissione delle forze armate (27 gennaio 1941-5 agosto 1943)
Note
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