Arrigo Lorenzo Osti
Quick Facts
Biography
Arrigo Lorenzo Osti | |
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Nascita | Mantova, 26 agosto 1891 |
Morte | 1977 |
Dati militari | |
Paese servito | |
Forza armata | Regia Marina |
Anni di servizio | 1912 - 1945 |
Grado | Capitano di fregata |
Guerre | Prima guerra mondiale Seconda guerra mondiale |
Decorazioni | vedi qui |
Studi militari | Regia Accademia Navale di Livorno |
dati tratti da Grande Guerra, dirigibili verso il futuro | |
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Arrigo Lorenzo Osti (Mantova, 26 agosto 1891 – 1977) è stato un militare e ufficiale italiano, veterano della prima, dove operò come dirigibilista, e seconda guerra mondiale, decorato di tre Medaglie di bronzo al valor militare. Dopo la fine del secondo conflitto mondiale ricoprì l'incarico di direttore generale della società Italcable.
Biografia
Nacque a Mantova il 26 agosto 1891, figlio di Annibale e Maria Bonvicini. Nel 1909 entrò iniziò a frequentare la Regia Accademia Navale di Livorno da cui uscì con il grado diguardiamarina nel 1912. Nel 1914 fu trasferito in servizio dallo Stato maggiore della Marina a un gruppo di dirigibili che poi entrarono a far parte della prima ossatura dell’aeronautica militare italiana, utilizzando vari aeroscali tra i quali Campalto e Grottaglie.
Dopo l'entrata in guerra del Regno d'Italia, avvenuta il 24 maggio 1915, prese parte a numerose azioni belliche venendo decorato con due Medaglie di bronzo al valore militare per azioni compiute nel cielo di Lussinpiccolo (3 settembre) e Sebenico (31 ottobre 1916) e poi ancora nel 1918. Nel maggio 1917 sposò la signorina Mercedes del Bono, conosciuta negli anni dei frequentazione dell'accademia e figlia del futuro Ministro della Marina, l'ammiraglio Alberto Del Bono. Nel 1920 nacque il figlio Gian Lupo. Subito dopo la fine della grande guerra comandò nel 1919 l’aeroscalo di Jesi e nel 1923 quello di Sebenico.
Nei primi anni venti si iscrisse alla facoltà di ingegneria all'università di Napoli, e dopo essersi laureato lasciò la Marina per entrare a far parte della dirigenza della società privata Italcable di Roma. Diresse personalmente la posa del primo cavo sottomarino italiano tra l’Italia e il Sud America. Ritornò in servizio attivo agli inizi della seconda guerra mondiale con il grado di capitano di fregata, distinguendosi subito per una brillante operazione speciale che gli valse la concessione della terza Medaglia di bronzo al valor militare. Catturato dai tedeschi a Patrasso, in Grecia, di cui era comandante del porto, subito dopo la proclamazione dell'armistizio dell'8 settembre 1943, venne internato ma poi rilasciato e rimpatriato nel corso del 1944 a causa delle sue gravi condizioni di salute. Ritornato in Patria entrò nel Fronte militare clandestino, rimanendovi fino alla data della Liberazione. Dopo la fine del conflitto riprese il suo lavoro di ingegnere alla Italcable, di cui poi fu direttore generale. Si spense nel 1977.
Onorificenze
«Ufficiale di aeronave, coadiuvava intelligentemente con calma e ardimento il comandante, dando prova di possedere buone qualità tecniche e spirito guerresco. Alto Adriatico, Lussinpiccolo, 3 settembre 1916-Sebenico, 31 ottobre 1916.» — Decreto Luogotenenziale 7 dicembre 1916 |
«Comandante di una squadriglia di dirigibili esploratori in 12 mesi di attività guerresca ed in numerose missioni di guerra dimostrava abilità, coraggio e sprezzo del pericolo, dando ai suoi dipendenti nobile esempio di alte virtù militari. Alto Adriatico, novembre 1917-novembre 1918.» — Decreto Luogotenenziale, 10 aprile 1919 |
«Comandante di un gruppo di unità speciali, destinato ad interrompere all’inizio delle ostilità le comunicazioni fra due importanti basi nemiche, si dedicava con slancio e abnegazione all'approntamento dei mezzi ed all’allenamento degli ufficiali e dell’equipaggio. In ripetute missioni effettuate con le unità al suo comando, in acque vigilate e prossime a basi del nemico, dirigeva con grande perizia e coraggio lunghe e pazienti ricerche, riuscendo dopo aver superato pericoli e difficoltà,a trovare e tagliare i cavi sottomarini nemici. Canale di Sicilia, 3 luglio-22 agosto 1940.» — Regio Decreto 11 febbraio 1943 |
— Regio Decreto 30 marzo 1942 |
Bibliografia
- Alessandro Fraschetti, La prima organizzazione dell'Aeronautica Militare in Italia 1884-1925, Roma, Ufficio Storico dell'Aeronautica Militare, 1986.
- Luigi Mancini (a cura di), Grande Enciclopedia Aeronautica, Milano, Edizioni Aeronautica, 1936.
- Giuseppe Pesce, I dirigibili italiani, Modena, Mucchi Editore, 1982.
- Periodici
- Tito Tombesi, Dirigibili italiani in guerra, in Ali nuove, nº 5-6, Roma, Ali Nuove Editrice s.r.l., marzo 1960,pp. 68-70.
Voci correlate
- Gian Lupo Osti