Antonio Cocozzello
Quick Facts
Biography
Antonio Cocozzello | |
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Assessore ai Lavori Pubblici nel comune di Lacedonia | |
Durata mandato | 1951 |
Consigliere comunale del comune di Torino | |
Durata mandato | 1970 |
assessore ai Servizi Demografici del comune di Torino | |
Durata mandato | 1973 |
Consigliere comunale del comune di Torino | |
Durata mandato | 1975 |
Dati generali | |
Partito politico | Democrazia Cristiana |
Antonio Cocozzello (Ascoli Satriano, 19 giugno 1930 – Torino, 3 maggio 2004) è stato un politico italiano ferito in un attentato terroristico dalle Brigate Rosse, il 25 ottobre 1977 a Torino.
Biografia
Inizia l'attività politica fin da giovanissimo e a meno di 22 anni viene eletto consigliere comunale di Lacedonia (AV) nelle liste del PCI. Fa parte della giunta come assessore ai Lavori Pubblici ed è in quel momento l’assessore comunale più giovane d’Italia.
Successivamente abbandona il PCI e, a fine 1954, aderisce alla DC schierandosi sulle posizioni dell’On. Sullo. Insieme con De Mita, Bianco, Agnes, Aurigemma, Mancino ed altri è tra i fondatori del gruppo irpino della “Sinistra di Base”. Nel 1956 s’impegna nel Sindacato-CISL, in Alta Irpinia, diventando Segretario a Nuoro nel 1957. Nel 1959, a seguito della vincita del concorso Magistrale, si trasferisce a Torino, dove continua l'attività politica. Nel 1963 fonda il Centro Studi Enrico Mattei, con sede a Torino e sezioni a Napoli, Avellino, Foggia e Lacedonia. Nel 1970 viene eletto Consigliere Comunale di Torino e dall'aprile all'ottobre del 1973 ricopre la carica di Assessore Comunale di Torino, allo Stato Civile e ai Servizi Demografici. Nel 1975 viene rieletto al Consiglio Comunale di Torino. Nel 1977 è vittima di un attentato delle BR. Nel 1979 si laurea in Scienze Politiche, presso l’Università di Torino e nel 1980 scade il suo mandato Amministrativo. Continua la sua attività politica e sociale fino alla morte.
L'attentato
Il 25 ottobre 1977, alle 07.40, esce di casa per recarsi al lavoro. Mentre attende l'arrivo di un amico viene “gambizzato” da un commando delle BR davanti a casa, in via Giovanni Cravero n.45/9. Il ferimento avviene in presenza di decine di persone, che non possono intervenire per le minacce dei terroristi. L'ambulanza lo porta all’ospedale “N.A.M.” (Nuova Astanteria Martini - oggi Giovanni Bosco).
A fine luglio del 1983 si conclude il processo penale ai terroristi delle BR torinesi, responsabili di 10 omicidi, 17 azzoppamenti, 2 tentate stragi, sequestri ed aggressioni. La prima Corte d’Assise di Torino, dopo 57 udienze e 5 giorni di Camera di Consiglio, sentenzia contro i 62 imputati: 12 ergastoli (contro i 17 richiesti dal P.M.) e complessivamente 300 anni di carcere (525 richiesti dal P.M.). I responsabili dell'attentato, tutti arrestati nel marzo 1980 per le rivelazioni di Patrizio Peci, subirono le seguenti condanne: Patrizio Peci, super pentito, 8 anni, Maria Rosaria Roppoli, 10 anni e 9 mesi, Pierluigi Bolognini, pentito, 2 anni, Leonardo Policastro, pentito: 2 anni, 4 mesi e 10 giorni.
Voci correlate
- Anni di piombo
- Terrorismo italiano
- Associazione Italiana vittime del terrorismo