Aldo Beolchini
Quick Facts
Biography
Aldo Beolchini | |
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Nascita | Parma, 26 febbraio 1906 |
Morte | Roma, 29 giugno 1994 |
Cause della morte | naturale |
Dati militari | |
Paese servito | |
Forza armata | Esercito Italiano |
Arma | Fanteria |
Corpo | Alpini |
Anni di servizio | 53 |
Grado | Generale di corpo d'armata con incarichi speciali |
Guerre | Seconda guerra mondiale |
Campagne |
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Battaglie | Battaglia difensiva sul Don |
Comandante di |
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Decorazioni |
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Comando Truppe Alpine | |
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Aldo Beolchini (Parma, 26 febbraio 1906 – Roma, 29 giugno 1994) è stato un generale e partigiano italiano; ha vissuto 53 anni di carriera militare, dei quali 19 col grado massimo di generale di corpo d'armata.
Biografia
Arruolato come volontario nel 1924 come allievo ufficiale presso la scuola militare di Torino, partecipò alle campagne militari italiane sul fronte greco-albanese e sul fronte russo. In quest'ultima fu in servizio di Stato maggiore al comando della Divisione "Sforzesca" (dal marzo 1942 al febbraio 1943) impegnata nella battaglia sul fiume Don.
Dall'ottobre del 1943 si dedicò alla riorganizzazione militare del fronte partigiano del Comitato di Liberazione Nazionale e del Corpo Volontari della Libertà. Catturato il 7 febbraio del 1944 e detenuto in prigionia nel carcere di San Vittore a Milano, tentò l'evasione in due occasioni per poi essere messo in libertà il 25 aprile 1945.
Al comando del 4º Corpo d'armata di Bolzano (dal giugno 1959 all'aprile 1961) si dedicò al problema altoatesino che sfociò nella Notte dei fuochi (tra l'11 e il 12 giugno 1961) ed alla tutela dell'Alto Adige.
Dal febbraio 1967 al 1969 fu incaricato di condurre la commissione parlamentare d'inchiesta mirata ad indagare sull'attività del SIFAR e del generale De Lorenzo (la Commissione Beolchini).
La relazione finale della commissione fu trasmessa al ministro della Difesa Roberto Tremelloni il 28 marzo 1967 ma secretata a metà dagli omissis apposti, per conto dell'esecutivo (III governo Moro), dal sottosegretario alla Difesa Francesco Cossiga, adducendo il segreto politico-militare. Il testo completo della relazione finale della commissione d`inchiesta ministeriale fu pubblicato nel libro Dossier Sifar.
In occasione della sua scomparsa, il 29 giugno 1994, il presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro ha espresso "commossa solidarietà nel ricordo di un grande servitore dello Stato", che "nell'esercizio dei suoi delicati e altissimi compiti ha sempre operato con assoluto rigore ed indiscussa fedeltà ai maggiori ideali umani e patriottici e rimane come esempio e richiamo per ciascuno di noi".
Incarichi
- 36º Comandante delle truppe alpine (1959 - 1961)
- Presidente del Centro alti studi per la Difesa (CASD) (dal 01 luglio 1962 al 19 ottobre 1964)
- Presidente del Consiglio supremo delle FF.AA.
- Presidente della commissione parlamentare d'inchiesta sul SIFAR (Commissione Beolchini)
- Commissario generale alle onoranze ai caduti in guerra (dal 26 febbraio 1969 al 10 giugno 1977)
Onorificenze
Medaglia d'Argento al Valor Militare - Campagna Italiana di Grecia (1941)
Medaglia d'Argento al Valor Militare - Campagna Italiana di Russia (1943)
Croce di Guerra al Valor Militare (1945)
— 16 marzo 1966 |
— 2 giugno 1960 |