Pier Giuseppe Samengo

Pier Giuseppe Samengo (Lungro, 1825 – Roma, 1904) è stato un patriota, politico e avvocato italiano.

Biografia

Nipote di Antonio e Margherita Molfa, figlio di Francesco-Saverio e Rosa Ferrari da Frascineto, nonostante fosse quinto di otto fratelli le ottime condizioni economiche familiari (Nel 1750, dalla natia Genova tre fratelli, Antonio, Luigi, Pasquale, di una facoltosa famiglia ligure si trasferirono a Lungro, perché il primo aveva preso in appalto lo sfruttamento della miniera salgemma, la quale solo nel 1811 passò allo Stato. gli consentirono di studiare presso il Collegio Italo-Albanese San Adriano ed in seguito di frequentare con ottimi risultati la facoltà di giurisprudenza della reale università di Napoli, dove si laureò con lode.

Periodo Risorgimentale

Frequentato il movimento carbonaro in Napoli rientrato a Lungro fu tra i promotori delle sommosse sociali scoppiate nella Calabria citeriore. Partecipò alla battaglia di Campotenese, all'assedio di Castrovillari dove all'arrivo dei garibaldini i volontari, armati alla meglio, erano organizzati in cinque compagnie comandate oltre che dal Samengo, da Vincenzo Stratigò, Pietro Irianni, Pasquale Trifilio e Cesare Martino (i "500 di Lungro" dell'Esercito meridionale).. Partecipò poi alla spedizione del Volturno. A causa della sua attività politica, fu condannato al soggiorno obbligato a Lungro dal 1854 al 1860. Rispose alla chiamata di Garibaldi partecipando alla liberazione del Sud.

Carriera

Con l'Unità d'Italia riprese la propria professione di legale poi di magistrato fino a raggiungere il grado di Primo Presidente della Corte d'appello di Calabria citeriore. Ebbe lo stesso incarico a Roma, dove morì nel 1904.