Neoptolemus of Parium

Greek grammarian, poet
The basics

Quick Facts

IntroGreek grammarian, poet
PlacesGreece
Writer Poet Grammarian
Work fieldLiterature
Gender
Male
Birth300BC, Parium, Biga, Çanakkale Province, Turkey
The details

Biography

Neottolemo di Pario (Pario, metà III secolo a.C. – III secolo a.C.) è stato un poeta e grammatico greco antico.

Biografia

La datazione di Neottolemo è ricavabile dal fatto che sia citato da Aristofane di Bisanzio per un'opera sulle glosse omeriche, il che ci riconduce alla seconda metà del III secolo a.C. Non è neppure sicuro che Neottolemo fosse accademico o peripatetico, come ipotizza qualche critico.

Opere

Durante la sua carriera letteraria, Neottolemo scrisse due poemi epici, uno riguardante le gesta di Dioniso (Διονυσιάς) e uno dal titolo incerto (forse 'Εριχϑονίας), oltre che numerose opere grammaticali: Glossografia (Γλῶσσαι) in almeno tre libri, da cui derivò il soprannome "il Glossografo", Sugli epigrammi (Περί ἐπιγραμμάτων), Sui detti arguti (Περί ἀστεισμῶν). Quest'ultimo trattato era scritto presumibilmente in versi; né si può escludere che fosse in versi anche un altro scritto, intitolato forse Poetica (Περὶ ποιητικῆς), che fu la fonte d'ispirazione dell'Epistola ai Pisoni oraziana.

Pensiero

Del trattato Sulla poetica, a cui fa riferimento il commentatore di Orazio, Porfirione, sono stati scoperti, agli inizi del XX secolo importanti riassunti, e soprattutto critiche, in un papiro ercolanese della Poetica dell'epicureo Filodemo di Gadara, pubblicato dal filologo classico Christian Jensen, nel 1918.

Influenzato dalla scuola peripatetica, Neottolemo distingue nella poesia il contenuto e la forma, che debbono armonicamente coniugarsi; quindi la poetica è formata da tre categorie: il primo è l'argomento (ποίησις) o il contenuto, per il quale sono necessari la brevità e poi la chiarezza, il secondo è lo stile (ποίημα), con gli stessi requisiti invertiti, il terzo è la persona del poeta (ποιητής) o i pregi e difetti poetici, per la quale la brevità e la chiarezza sono unite. Nei poemi più vasti sono indispensabili anche lo splendore, la varietà, la gravità. Lo scopo della poesia deve essere quello di unire il diletto e l'educazione del lettore, di procurare un beneficio e di deliziare, rappresentando la realtà, che non deve mai essere oltrepassata dalla creatività. I critici e gli storici letterati hanno anche ipotizzato che Neottolemo difendesse la poesia epica contro Callimaco, però non tutti accolgono un'influenza di Orazio così forte nei riguardi di Neottolemo e nemmeno la sicura presenza dello schema tripartito poema-poesis-poeta

Orazio aderì quasi completamente a questa dottrina caratterizzata da una formula eclettica, tra il pedagogismo e l'edonismo nel concetto dell'arte.

Bibliografia

  • (DE) Ch. Jensen, Neopt. u. Horaz, in Abhandl. preuss. Akad. Wiss., n. 14, Philol. hist. Kl., 1918.
  • (DE) Ch. Jensen, Philodemos' "Uber die Gedichte", Berlino, Fünftes Buch, 1923.
  • (DE) E. Maass, IV (Epim.), in Aratea, Berlino, 1892.
  • (DE) A. Meineke, Analecta Alexandrina, Berlino, 1846.
  • A. Rostagni, Arte poetica di Orazio, Torino, 1930.
  • (DE) F. Susemihl, Gesch. d. gr. Lit. in d. Alex., I, Lipsia, 1891.
  • (DE) U. v. Wilamowitz, Hellen. Dichtung in des Zeit der Kallimachos, I, Berlino, 1924.
  • F. K. Willing, De Neoptolemi Pariani libello qui περι ποιητικῆς inscribitur, Lipsia, 1922.
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