Mario Prato di Pamparato (Perugia, 16 giugno 1932) è un generale italiano.
Generale di Corpo d'Armata, durante la sua lunga carriera ha ricoperto il ruolo di comandante del I/5 gruppo missili c/a di San Donà di Piave (1970-1972), comandante del 5º Reggimento di Artiglieria Missili Contraerei (1978-1980) e della Scuola tecnici elettronici dell'Esercito (STELE) nel biennio 1980-1982, vice-comandante dell'Artiglieria Contraerea dell'Esercito (1983-1985), comandante della Scuola di Artiglieria di Bracciano (1985-1989), comandante dell'Artiglieria Contraerea dell'Esercito (1989-1992), Ispettore dell'Arma di Artiglieria.
Dal 1995 al 2010 ha ricoperto l'incarico di Comandante del Corpo Militare del Sovrano Militare Ordine di Malta, di cui è Cavaliere Gran Croce in Obbedienza.
Studi: Politecnico di Torino e Laurea in Scienze Strategiche.
Figlio del gen. di C. d'A. Arnaldo (1893-1986), pluridecorato al valore militare, combattente della Grande Guerra (Isonzo, Altopiano di Asiago, Montello) fu " il primo ufficiale d'artiglieria italiana ad entrare a cavallo in Gorizia alla testa della sua batteria non curante dell'incessante fuoco delle armi austriache" ( Luigi Barzini giornalista, scrittore e politico italiano). Prese parte anche alla Seconda Guerra Mondiale (Fronte occidentale, Libia, Egitto e Tunisia) durante la quale, con il grado di colonnello, comandó i reparti schierati a difesa delle principali città della Cirenaica; in particolare, comandante della difesa contraerea di Bengasi, guidó i suoi uomini all'abbattimento di oltre 200 aerei nemici. Per tali gesta, fu decorato di medaglia d'argento al valor militare e il capo del governo gli tributó un encomio solenne.
Onorificenze
| Commendatore dell'Ordine militare d'Italia |
| «Comandante del Corpo Militare Ausiliario dell’Esercito Italiano – Sovrano Militare Ordine di Malta – operava con spiccata professionalità, elevatissima capacità organizzativa, straordinaria perizia e consapevole coraggio per assicurare la piena riuscita ed il successo delle missioni affidategli nei Balcani. In particolare, all’inizio delle ostilità in terra bosniaca, esponendosi in prima persona alla testa dei suoi uomini, consapevole dei rischi, anche letali che potevano manifestarsi, dirigeva ogni attività con tenace determinazione e rara competenza, conseguendo risultati di eccezionale valenza pienamente apprezzati e riconosciuti in ambito nazionale ed internazionale. Con altrettanto encomiabile senso di responsabilità ha continuato a sviluppare una preziosissima azione di sostegno dei propri uomini, con una puntuale presenza nei teatri della Bosnia, del Kosovo e della Macedonia, ove il Corpo Militare Ausiliario dell’Esercito Italiano – SMOM – tuttora opera. Ufficiale di spicco, carismatico e generoso, con la sua limpida ed esemplare azione di comando ha contribuito ad accrescere ulteriormente il prestigio ed il lustro della Forza armata e dell’Italia. Balcani, marzo 1996 - luglio 2005.» — 29 ottobre 2005 |
| Croce d'oro al merito dell'Esercito |
| «Splendida figura di ufficiale generale in possesso di eccezionali qualità intellettuali e di non comuni doti umane e morali, ha dimostrato nel corso della sua lunga e brillante carriera somma perizia, altissima competenza e grandissimo intuito nell’assolvimento dei molteplici incarichi ricoperti. Il contributo concettuale e l’abilità realizzativa dimostrati nell’ambito della ristrutturazione funzionale della Scuola di artiglieria, nonché nel rinnovo dell’impostazione ordinativa e operativa del Corpo militare dell’Associazione dei cavalieri italiani del sovrano militare Ordine di Malta in chiave di recuperata prontezza, ne fanno una figura di sicuro e costante riferimento. Magnifico professionista, animato da profondo spirito di servizio che, grazie alle altissime virtù militari, ha contribuito a rafforzare e ad accrescere il prestigio dell’Esercito italiano in Patria e all’estero. Roma, 1954 – 2010.» |
| Croce d'argento al merito dell'Esercito |
| «"Ufficiale Generale comandante del corpo militare ausiliario speciale dell'Esercito Italiano, ha operato in seno all'Esercito e per l'esercito per oltre dieci lustri contribuendo, attraverso un forte senso di appartenenza all'istituzione, una eccezionale dedizione al servizio ed una carica di assoluto spessore, ad accrescere ed a rafforzare il lustro ed il prestigio dell'Esercito nel contesto nazionale ed internazionale". Roma, 18 febbraio 2003.» — 18 aprile 2003 |
| Cavaliere di gran croce dell'Ordine al merito della Repubblica italiana |
| — 31 marzo 1994 |
| Grande ufficiale dell'Ordine al merito della Repubblica italiana |
| «Di iniziativa del Presidente della Repubblica» — 19 febbraio 1990 |
| Commendatore dell'Ordine al merito della Repubblica italiana |
| «Di iniziativa del Presidente della Repubblica» — 6 novembre 1986 |
| Medaglia Mauriziana per merito militare di 10 lustri |
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| Croce d'Oro per Anzianità di Servizio Militare per gli Ufficiali con 40 anni di Servizio |
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| Medaglia commemorativa interventi per pubbliche calamità |
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| Medaglia commemorativa operazioni di soccorso in Campania (1980) |
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| Medaglia commemorativa per il terremoto in Italia meridionale 1980 del SMOM |
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| Croce commemorativa per le missioni di pace all'estero |
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| Medaglia di benemerenza emergenza Umbria e Marche (1997) |
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| Medaglia commemorativa operazioni in ex-Jugoslavia EI-SMOM |
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| Medaglia commemorativa NATO Bosnia Herzegovina |
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| Medaglia commemorativa NATO Kosovo (2003) |
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| Medaglia commemorativa UN Kosovo |
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| Cavaliere di Gran Croce in Obbedienza del Sovrano Militare Ordine Ospedaliero di San Giovanni di Gerusalemme, di Rodi e di Malta |
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| Gran Croce dell'Ordine pro Merito Melitensi |
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| Gran decorazione d'onore in oro con stella della Repubblica d'Austria |
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| Gran Croce dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro |
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| Croce di Commendatore dell'Ordine al merito della Repubblica Popolare di Polonia |
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| Gran Croce dell'Ordine di San Silvestro Papa |
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| Commendatore dell'Ordine equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme |
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| Gran Croce del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio |
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Note
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