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Quick Facts
Intro | Militare e carabiniere italiano | ||
Places | Italy | ||
Gender |
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Birth | 27 May 1907, Bergamo, Province of Bergamo, Lombardy, Italy | ||
Death | 28 May 1936Gradisca (aged 29 years) | ||
Star sign | Gemini | ||
Awards |
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Biography
Mario Ghisleni | |
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Nascita | Bergamo, 27 maggio 1907 |
Morte | nave ospedale Gradisca, 28 maggio 1936 |
Cause della morte | ferite riportate in combattimento |
Dati militari | |
Paese servito | |
Forza armata | Regio Esercito |
Arma | Carabinieri |
Grado | Carabiniere |
Guerre | Guerra italo-etiopica |
Battaglie | Seconda battaglia dell'Ogaden |
Decorazioni | vedi qui |
fonte carabinieri.it | |
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Mario Ghisleni (Bergamo, 27 maggio 1907 – nave ospedale Gradisca, 28 maggio 1936) è stato un militare e carabiniere italiano. Colpito a morte nella battaglia di Gunu Gadu, durante il corso della Guerra d'Etiopia, fu insignito di Medaglia d'oro al valor militare alla memoria.
Biografia
Nato a Bergamo il 27 maggio 1907, figlio di Giovanni e Lina Fumagalli, si arruolò volontario nella Legione Allievi Carabinieri di Torino nel febbraio del 1927, divenendo carabiniere effettivo nel luglio successivo. Dopo tre anni di servizio fu collocato in congedo riprendendo il suo posto di lavoro presso l'Azienda tramviaria di Bergamo. Venne richiamato in servizio attivo nel dicembre 1935, quando era in corso la Guerra italo-etiopica, e chiese di essere destinato a prestare servizio attivo in Africa Orientale. Sbarcato a Mogadiscio, Somalia, l'11 marzo 1936 fu subito inquadrato nelle Bande Autocarrate Carabinieri. In forza alla 3ª Banda aggregata alla Colonna Agostini, prese parte a vari combattimenti precedenti la battaglia di Gunu Gadu. Il 24 aprile fu coinvolto nel combattimento con la propria unità, incaricata di assalire il nemico dal nord. La colonna fu investita dal micidiale fuoco di fucileria, con le truppe nemiche nascoste in buche scavate tra le radici degli alberi. Colpito da una pallottola esplosiva che gli devastò la coscia, lo si dovette allontanare a forza dal campo di battaglia. Ricoverato sulla nave ospedale Gradisca, morì il 28 maggio 1936, durante il viaggio di ritorno in Italia. Lasciava la moglie Giacinta Arisi e quattro figli in giovane eta. In sua memoria fu decretata la concessione della Medaglia d'oro al valor militare. Portava il suo nome la Caserma sede della Stazione Carabinieri di Bergamo bassa.
Onorificenze
«Durante un violento combattimento precedeva i compagni all’attacco di munite postazioni nemiche dando prova di sereno coraggio, sprezzo del pericolo e slancio non comune. Ferito gravemente alla gamba sinistra, continuava a sparare contro l’avversario fino a che le aggravate condizioni della ferita lo costringevano ad allontanarsi. Nonostante le cure mediche apprestategli, sentendosi prossimo alla fine, in pieno possesso delle sue facoltà mentali, dichiarava di essere orgoglioso di immolare la sua vita per la Patria. Rivolgeva il suo pensiero alla famiglia esprimendo la speranza che i suoi figli fossero sempre degni di lui.» — Gunu Gadu (A.O.), 24 aprile 1936. — Regio Decreto 7 ottobre 1937 |
Bibliografia
- Gastone Breccia, Nei secoli fedele, Milano, A. Mondadori Editore, 2014, ISBN 88-520-5040-X.
- Angelo Del Boca, Gli italiani in Africa orientale. Vol. 2: La conquista dell'Impero, Milano, A. Mondadori Editore, 1992.
Periodici
- Giuliana Ubbiali, Caserma Ghisleni, non dimenticate il nome di mio padre, in Corriere della Sera, Milano, RCS Editore, 6 giugno 2012.
- 24 aprile 1936. Battaglia di Gunu Gadu, in InformaSaggi, n. 3, Roma, Università dei Saggi "Franco Romano", marzo 2012, p. 8.