Guido Petropoli

Italian soldier
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IntroItalian soldier
PlacesItaly
isSoldier
Work fieldMilitary
Gender
Male
Death21 January 1938
Awards
Gold Medal of Military Valour 
The details

Biography

Guido Petropoli (Parma, 4 agosto 1913 – Torquarié Agher, 21 gennaio 1938) è stato un militare italiano, insignito della medaglia d'oro al valor militare alla memoria nel corso delle grandi operazioni di polizia coloniale in Africa Orientale Italiana.

Biografia

Nacque a Parma il 4 agosto 1913, figlio di Giovanni e Maria Ada Belletti. Iscrittosi alla facoltà di giurisprudenza dell'università di Bologna, fu arruolato nel Regio Esercito ed il 16 ottobre 1933 ammesso a frequentare la Regia Accademia Militare di Fanteria e Cavalleria di Modena da cui uscì due anni dopo con la nomina a sottotenente dell'arma di fanteria. Ultimato il Corso di applicazione d'arma a Parma fu assegnato al 35º Reggimento fanteria e, nel febbraio 1937, venne trasferito in servizio nel Regio corpo truppe coloniali d'Eritrea, partendo per l'Africa Orientale Italiana. Assegnato al III Battaglione coloniale "Galliano" partecipò alle grandi operazioni di polizia coloniale distinguendosi in particolare modo nel ciclo operativo compreso tra il 1° e il 5 dicembre 1937 con la colonna del generale Archimede Mischi, venendo decorato con una medaglia d'argento al valor militare. Partecipò successivamente al ciclo operativo dal 1° al 21 giugno del 1938, cadendo in combattimento il giorno 21. Insignito della medaglia d'oro al valor militare alla memoria, nel corso del 1939 l'università di Bologna gli conferì la laurea ad honorem.

Onorificenze

Medaglia d'oro al valor militare
«Comandante di compagnia fucilieri seppe trasfondere nei propri ascari il suo ardire e il suo incomparabile entusiasmo, guidandoli con pieno successo in numerosi scontri e combattimenti di un lungo ciclo di operazioni di polizia coloniale. Fu sempre esempio di valore in ogni circostanza e con il suo coraggioso contegno destò l’ammirazione dei propri dipendenti. Pur essendo sofferente, si offriva volontario per un delicato incarico e, conscio del grave pericolo al quale si esponeva per le soverchianti forze avversarie, riusciva a prendere contatto con esse, a debellarle e ad inseguirle. Mentre impavido, con l’esempio e con la parola, animava i suoi uomini cadeva colpito a morte. Già distintosi in precedenti combattimenti. Kassam-Torquarié Agher, gennaio-21 giugno 1938
— Regio Decreto 20 gennaio 1939.
Medaglia d'argento al valor militare
«Ufficiale di elevate virtù militari, dopo essersi distinto in modo insigne per coraggio, slancio e completa dedizione al dovere in precedenti combattimenti, in successivi scontri contro ribelli, avanzando sempre alla testa dei propri uomini, che venivano animati dal suo esempio di trascinatore appassionato, si slanciava contro l'avversario, debellandolo. Esempio di sprezzo per la propria integrità personale e di elevato senso del dovere. Cabi, Sciola, Medà, Aibanba-Kassam, 1-5 dicembre 1937

Bibliografia

  • Angelo Del Boca, Gli italiani in Africa orientale. Vol. 2: La conquista dell'Impero, Milano, A. Mondadori Editore, 1992.
  • Gruppo Medaglie d'Oro al Valor Militare, Le medaglie d'oro al valor militare Volume primo (1929-1941), Roma, Tipografia regionale, 1965, p. 309.

Voci correlate

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